Un piano di infrastrutture per un valore complessivo di 100 miliardi di euro, pari al 5-6% del PIL, da realizzarsi nell’ambito dell’attuale legislatura e, quindi, in tempi brevi rappresenta un obiettivo raggiungibile. Il messaggio di ottimismo arriva dal Ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, che lo ha detto ai giornalisti intervenuti per il lancio del nuovo sito del Ministero.
“Cento miliardi equivale al 5-6% del PIL”, ha detto Passera, “ovvero qualcosa che può fare la differenza in termini di crescita per il nostro Paese”. I fondi per fare partire il programma di infrastrutture sarebbero reperiti attraverso una sinergia tra soggetti privati, Governo e Unione europea.
Passera non si è limitato a fornire una generica disponibilità di investimenti, ma ha dato anche una ripartizione delle risorse: 27,7 miliardi di opere già approvate dal Cipe, confermate e Piano Sud (comprensivi di 2,7 miliardi di fondi regionali e 2,8 miliardi di fondi privati); 24,5 miliardi di opere già sbloccate da un punto di vista burocratico e cantierabili tra il 2012 e il 2013 (circa 6,7 miliardi ancora da reperire); 50,9 miliardi di opere identificate e in corso di approfondimento per essere cantierabili tra il 2014 e il 2015.
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