È entrata in vigore lo scorso 17 marzo, la legge regionale Lombardia n. 4/2012 recante disposizioni per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in materia urbanistico-edilizia (leggi anche Piano Casa Lombardia, le novità della nuova legge). La nuova legge riprende e aggiorna il Piano Casa Lombardia (l.r. 13/2009) e da attuazione alle norme contenute nel Decreto Sviluppo (d.l. 70/2011).
Gli interventi ammessi dalle disposizioni della nuova legge sono in deroga alla strumentazione urbanistica, ma devono essere richiesti entro il 31 dicembre 2013 (31 dicembre 2014 per l’edilizia residenziale sociale) e presuppongono sempre motivate determinazioni comunali.
Gli interventi previsti dal “nuovo” Piano Casa Lombardia
1. Demolizione e ricostruzione, con incrementi volumetrici, di edifici residenziali e produttivi esistenti, con l’esclusione dei centri storici.
2. Ampliamento di alberghi, fino a un massimo di 200 metri quadrati.
3. Recupero edilizio e funzionale degli edifici ultimati alla data del 18 luglio 2009, con possibile bonus volumetrico del 5% a fronte di una migliore performance energetica.
4. Trasformazione di edifici terziari, esistenti e inutilizzati alla data del 31 marzo 2005, per finalità residenziali, con quota minima del 20% da destinare ad edilizia residenziale sociale.
5. Ampliamento del 10% di edifici industriali e artigianali, ultimati alla data del 18 luglio 2009, finalizzato all’inserimento di nuovi addetti.
6. Interventi di ampliamento e sostituzione edilizia con incrementi volumetrici, anche tramite il trasferimento di volumetrie, espressamente finalizzati all’edilizia residenziale sociale.
La nuova legge regionale n. 4/2012 apporta anche importanti novità alla legge sul governo del territorio della Lombardia (l.r. 12/2005). Nello specifico le novità riguardano:
– nuove regole in materia di VAS per PGT e accordi di programma;
– una nuova disciplina per incentivare il recupero delle aree non residenziali dismesse, in attuazione delle previsioni del PGT;
– regole più flessibili per recuperare i sottotetti, mantenendo il limite di altezza massima degli edifici solo nei centri storici;
– norme per incentivare la conversione di coperture in cemento amianto;
– possibilità di realizzare in deroga autorimesse interrate e ascensori esterni, a pertinenza di fabbricati esistenti;
– il recepimento della nuova procedura per il rilascio del permesso di costruire, incentrata sul silenzio-assenso, con riduzione di termini;
– adozione e approvazione dei piani attuativi conformi demandate, nei Comuni oltre i 15 mila abitanti, alla Giunta comunale;
– proroga al 31 dicembre 2013 del termine per l’adeguamento, da parte dei Comuni e degli altri enti, al Piano Paesaggistico Regionale approvato nel 2010.
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