Il settore dei controlli strutturali fuori controllo. Con la pubblicazione di due sentenze del TAR Lazio si apre il far west dei controlli sulle strutture esistenti.
Questi sono titolo e sottotitolo del comunicato stampa CODIS – Associazione per il Controllo, la Diagnostica e la Sicurezza di Strutture, Infrastrutture e Beni Culturali – che commenta la pubblicazione di due sentenze in merito ai ricorsi pendenti al Tar Lazio ed inerenti la disciplina dei controlli sulle costruzioni.
>> Vorresti ricevere news come questa? Clicca qui, è gratis
Vediamo nel dettaglio cosa prevendono le due sentenze, secondo le quali viene:
- Sentenza n. 03134/2022: ricorso NTC – abolito ogni riferimento al campionamento in capo ai Laboratori Autorizzati che comporta libera esecuzione dei campionamenti strutturali da parte di chiunque.
- Sentenza n. 03132/2022: ricorso DM ponti – concessa l’esecuzione delle indagini sulle strutture, sui materiali e le prove sulle terre da parte di un qualsiasi professionista che eserciterebbe un servizio di pubblica utilità, senza doversi dotare dei necessari mezzi, delle necessarie certificazioni, senza standard di qualità e, soprattutto, senza alcun controllo da parte di Ente supervisore.
Leggi anche: Prove sui materiali da costruzione, pubblicati criteri per l’autorizzazione ai Laboratori
Sentenza n. 03134/2022: ricorso NTC
La sentenza n. 03134/2022 arriva circa 4 anni dopo il ricorso presentato al TAR nel 2018.
Nel testo della sentenza in oggetto si accoglie l’istanza di eliminazione del comma aggiuntivo del paragrafo 8.5.3 che includeva i campionamenti fra le attività dei Laboratori di cui all’art. 59 del DPR 380/01 afferenti alla Circolare 7617. Si tratta di una modifica al previgente paragrafo 8.5.3 delle NTC 2008 che creò non poco scalpore.
Il commento di CODIS è che se da un lato verrebbe da dire “meglio tardi che mai”, mai come in questo caso la Giustizia è arrivata in ritardo. In ritardo nei tempi e nei modi. In questi ultimi 4 anni infatti, il mondo dei controlli strutturali è stato totalmente rivoluzionato. Purtroppo solo una tragedia, quale quella del Ponte Morandi, ha dato la giusta scossa ad un settore strategico per il nostro Paese.
Trattasi quindi, di una sentenza tardiva sia per i tempi mostruosi sia per il mutato contesto storico. Oltretutto, all’atto della presentazione del ricorso, a cui parteciparono gran parte dei laboratori oggi confluiti in CODIS, sembrò chiaro l’orientamento non favorevole in quanto, l’udienza cautelare rigettò l’ipotesi di sospensiva.
Cerchi una guida sulla diagnostica delle strutture esistenti? Scopri il volume edito da Maggioli Editore
In assenza di riscontri anche dagli ordini professionali provinciali, gran parte dei ricorrenti, intesero che era necessario riformare l’intero settore dei controlli dal di dentro, rendendosi parte attiva. Per questa ragione i ricorrenti, poi confluiti per il 90% in CODIS, avevano richiesto, per il tramite della stessa CODIS, il percorso di riforma dell’art. 59 del DPR 380/01.
Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della riforma dell’art. 59 del DPR 380/01, oltre il
90% dei ricorrenti decise per la carenza di interesse e lasciarono il ricorso. Attraverso la creazione dei Laboratori prove su strutture esistenti, di cui ci facemmo promotori infatti, abbiamo dato riconoscibilità a questa professione che ad oggi, nonostante le tardive sentenze, ha identità solo attraverso la creazione di un laboratorio ai sensi della Circolare 633.
Leggi anche: Autorizzazioni laboratori prove costruzioni esistenti. Proroghe rallentano il settore e compromettono la sicurezza
Sentenza n. 03132/2022: ricorso DM ponti
Con la seconda sentenza, la n. 03132/2022 viene stabilito che i controlli strutturali sono competenza non demandabile in via esclusiva a nessuno dei Laboratori ex art. 59 del DPR 380/01.
CODIS palesa una certa perplessità in merito, commentando che nei fatti tutta la disciplina dei controlli non sarebbe più un settore sensibile e quindi, governato dallo Stato per conto del Ministero. È bene qui ricordare infatti, che la ratio della norma sui Laboratori, in vigore con la Legge 1086/71, demanda allo Stato, attraverso i laboratori ufficiali in capo alle Università, all’ANAS e ad RFI, il controllo sulle costruzioni.
Ma con una modifica successiva al 1971, con la sempre crescente richiesta di controlli sui materiali da costruzione, si concesse l’attività anche a soggetti privati, i cosiddetti Laboratori Autorizzati. Inoltre i Laboratori, cosa non da poco su cui occorre fare una riflessione, venivano dichiarati servizi di pubblica utilità.
La sentenza potrebbe indurre quindi, ad una totale deregulation del settore dei controlli strutturali, intendendo per questo anche il settore controlli dei materiali da costruzione e prove su rocce e terre. Difatti, questa sentenza apre le porte al Far West dei controlli strutturali con tanto di pistoleri fuori controllo.
Secondo CODIS, ad oggi viene meno qualsiasi controllo sul settore dei controlli strutturali, nel più classico dei cliché “chi controlla il controllore?”. E pensare che l’Italia vanta una delle prime norme di settore nella storia delle costruzioni, tanto che poteva fare a meno dei laboratori certificati ai sensi della ISO 17025, che invece sono attivi nel resto della UE.
Oltretutto, vista la specialità sismica del territorio italiano ed avendo sin qui una norma nazionale, CODIS precisa che non è mai stato fatto ricorso alla disciplina della ISO 17025 sui Laboratori. In altri termini oggi l’Italia, dopo le sentenze del TAR Lazio è priva di qualsiasi norma che regoli i Laboratori di prova nel settore dei controlli strutturali.
Per CODIS, in uno scenario in cui il Paese ha estremo bisogno di competenze certificate per l’analisi diagnostica delle strutture, qualcuno ha pensato bene di portare il dibattito nei tribunali, piuttosto che nelle opportune sedi di confronto. Anzi gli attori dei due ricorsi si sono sottratti a qualsiasi forma di confronto, nonostante il fatto che il Consiglio Nazionale degli Ingegneri si sia più volte pronunciato a favore della riforma.
Potrebbe interessarti: Prove su materiali da costruzione, le Associazioni chiedono l’autorizzazione a operare
CODIS chiede una cabina di regia governativa
Nel comunicato stampa dell’Associazione si legge di un rifiuto di accettazione di questa condizione di perenne confusione ed incertezza che le due sentenze non hanno fatto altro che rinfocolare.
Tutto questo in uno scenario in cui una rivista illustre come Forbes in data 14 marzo 2022 pubblica un articolo in cui si parla di multinazionali dei controlli strutturali pronte a comprare ogni anno dei Laboratori italiani. Il fatto di per se non costituisce una novità.
Negli ultimi 3 anni almeno 5 multinazionali straniere stanno operando una costante opera di acquisto di laboratori italiani. Gli stessi laboratori che sono chiamati dalla norma a svolgere un servizio di pubblica utilità. In questo contesto, quindi, solo un meccanismo di tutela della Stato potrà consentire a tutti un mercato accessibile, terzo e giusto.
CODIS conclude: “occorre garantire un servizio di qualità per la sicurezza degli italiani. Non accettiamo la logica del Far West e dei pistoleri fuori controllo. Il Paese ed il Settore meritano ben altro. Per questa ragione invochiamo sin da subito una cabina di regia governativa, che riunendo tutti gli enti preposti alla sicurezza ed alla vigilanza sulle strutture ed infrastrutture, risolva prontamente la questione prima che sia troppo tardi”.
Consigliamo
Tecniche di diagnosi, riparazione e miglioramento di strutture in calcestruzzo armato degradate
Il problema del degrado delle strutture ed infrastrutture in calcestruzzo armato in Italia ha assunto negli ultimi anni il carattere di vera emergenza. Il manuale tratta vari casi di interventi sulle strutture esistenti in calcestruzzo armato ponendosi quale ideale complemento del testo sul Degrado delle Strutture in Calcestruzzo Armato curato da Felitti e Mecca.L’opera, illustrando alcuni interventi realizzati dagli stessi Autori nello loro ultraventennale attività professionale, offre suggerimenti e spunti di approccio ai problemi che il progettista ed il costruttore si trovano più comunemente ad affrontare. Per tutti i casi studio il testo accenna all’esigenza “storica” (in funzione del dettato normativo)che influenza la capacità e l’accuratezza delle analisi sul comportamento del calcestruzzo armato, che nel tempo hanno visto il modificarsi sia delle tecniche di rilievo del danno e sia delle modalità di intervento. Allo stesso modo si sono modificati gli obiettivi progettuali passando dagli approcci prescrittivi a quelli prestazionali.Vengono esaminati, con dovizia di immagini e schemi commentati, casi che riguardano interi sistemi strutturali e interventi locali (travi, pilastri, fondazioni, ecc.).Matteo Felitti Titolare dello studio tecnico ENGINEERING & CONCRETE CONSULTING, si occupa principalmente di calcolo strutturale, dissesti statici nelle costruzioni esistenti, degrado dei materiali e risoluzione contestazioni in collaborazione con lo Studio Legale dell’Avv. Paola Tucci. Svolge, inoltre, attività di consulenza tecnologica presso importanti Aziende che operano nel settore della prefabbricazione e della fornitura di calcestruzzi prestazionali. Docente Esterno di “Calcolo Automatico delle Strutture” presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II (Titolare Cattedra: Prof. Francesco Marotti de Sciarra). Certificato Livello 2 per i metodi PND: ES-MG-MO-PC-SC-UT-VT. Certificato Livello 3 per i metodi PND: TT. Settore: Ingegneria Civile, Beni Culturali e Architettonici. Autore di testi e pubblicazioni per collane e riviste di settore. Lucia Rosaria Mecca Ingegnere strutturista, titolare dello studio MECCAINGEGNERIA nel quale si occupa prevalentemente di progettazione e direzione lavori di opere ed infrastrutture realizzate in ambito civile ed industriale. Svolge attività di consulenza negli ambiti dell’ingegneria geotecnica e strutturale per Professionisti, importanti Società ed Aziende operanti in ambito nazionale ed internazionale. È direttore tecnico e socio titolare della Geomonitor srl, società di Ingegneria specializzata nel settore delle prove, dei monitoraggi e dei controlli non distruttivi, per i quali possiede la qualifica di Esperto. Autrice di testi e pubblicazioni per collane e riviste di settore.
Matteo Felitti, Lucia Rosaria Mecca | 2019 Maggioli Editore
29.00 € 23.20 €
Il monitoraggio dinamico delle strutture
La diagnostica strutturale degli edifici riveste da anni un ruolo determinante per la conoscenza delle strutture civili, dalla caratterizzazione dei materiali con cui sono realizzate alla comprensione del loro comportamento statico.Interventi come miglioramenti e adeguamenti sismici richiedono una conoscenza approfondita di queste strutture, sia dal punto di vista statico che dinamico.Inoltre è sempre più utile e auspicabile utilizzare tecniche diagnostiche che siano poco distruttive, al fine di limitare l’invasività delle prove in situ.Il monitoraggio dinamico degli edifici ha assunto negli ultimi anni un grandissimo interesse nel campo dei controlli non distruttivi (CND) grazie al fatto che questa tecnica risulta del tutto non distruttiva e non invasiva.Un secondo aspetto che ha permesso la diffusione di questa tecnica consiste nel supporto che è in grado di fornire alla progettazione strutturale, al fine di calibrare i modelli numerici a elementi finiti (Finite Element Method – FEM) utilizzati dai progettisti per le analisi sismiche.Il testo esamina i differenti aspetti del monitoraggio dinamico, dalle basi della teoria dei segnali agli algoritmi di identificazione dinamica, mostrando alcune semplici applicazioni e approfondendo le tematiche con casi studio su differenti tipologie strutturali.Il libro tratta inoltre l’effetto delle vibrazioni sugli edifici e sull’uomo.Tali tematiche sono al giorno d’oggi particolarmente sensibili in quanto le sorgenti di vibrazioni possono causare all’edificio danni cosmetici o strutturali, oltre che causare disturbo alle persone.Anche su questa tematica viene fornita una panoramica sulle attuali normative e vengono mostrate alcune applicazioni su casi studio reali.Verrà infine fatto cenno ad ulteriori applicazioni in ambito strutturale che appartengono alla famiglia delle indagini di tipo dinamico: la determinazione del tiro delle catene metalliche mediante la misura delle vibrazioni e le prove dinamiche sulle fondazioni profonde.Alessio PierdiccaIngegnere libero professionista, dottore di ricerca in Ingegneria nell’ambito del monitoraggio dinamico. Opera nel campo della diagnostica strutturale degli edifici ed è specializzato nell’identificazione dinamica e monitoraggio delle strutture. Ingegnere progettista presso CapStudio srl, autore di numerose pubblicazioni scientifiche in riviste nazionali ed internazionali.Fabio MattiaudaIngegnere libero professionista, esperto in diagnostica strutturale. Client Account Manager presso DRC Italia srl.
Alessio Pierdicca, Fabio Mattiauda | 2021 Maggioli Editore
31.00 € 24.80 €
Foto:iStock.com/Daniel Balakov
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento