Quando parliamo di luce intendiamo qualcosa che condiziona notevolmente le nostre vite quotidiane, in quanto regola i nostri ritmi circadiani, aiuta la concentrazione e migliora le condizioni di benessere all’interno di uno spazio.
Un buon progetto illuminotecnico permette di decidere dove e quando produrre la luce con un livello, una direzione e una qualità idonei per il tempo richiesto. L’illuminazione, oltre quella naturale, può essere una serie di combinazioni di sorgenti, grazie anche un impianto ben progettato, installato e funzionante. Ecco perché l’importanza delle fonti luminose per rendere gli ambienti più confortevoli e vivibili. Vediamo degli esempi.
Soluzioni illuminotecniche per gli spazi residenziali e lavorativi
Si è chiusa con un bilancio più che positivo la partecipazione di Delta Light al Fuorisalone 2021, grazie all’installazione multisensoriale #wantyouclose e il grande interesse per le presenze di Ben van Berkel e Dean Skira. Con la partecipazione della multinazionale belga alla kermesse, i suoi nuovi sistemi luminosi sono stati i protagonisti, tutti ispirati ad una visione di human-centric e future-proof design.
Si tratta di eleganti luci a misura d’uomo progettate per durare nel tempo, che l’azienda ha presentato nel Delta Light Studio, ma anche come lighting partner di iniziative culturali e di beneficenza.
“Abbiamo presentato soluzioni illuminotecniche che mostrano concretamente come migliorare la vivibilità degli spazi residenziali e lavorativi” ha dichiarato Gianluca D’Avino, country manager di Delta Light Italia “Siamo contenti che pubblico e critica abbiano apprezzato la nostra idea di tutelare l’ambiente e la salute delle persone senza rinunciare a raffinate soluzioni estetiche”.
Per approndire il tema: Illuminazione, benessere e sostenibilità: pubblicata la Lighting Bible 2021 di Delta Light
Come l’illuminazione può essere utile per creare luoghi salubri e funzionali?
Emblematica rappresentazione di questa visione è stata l’installazione #wantyouclose, che ha trasformato lo showroom di via Bugatti in un giardino indoor contemporaneo, grazie alla combinazione di un suggestivo tappeto di fiori con l’innovativo sistema luminoso Soliscape progettato da Ben van Berkel.
Nel corso di una conferenza stampa è stato proprio il fondatore dell’UNStudio a spiegare come questo prodotto sia capace di regolare in tempo reale l’emissione luminosa, ottimizzandola per il benessere delle persone presenti nell’ambiente in cui è installato. Ben van Berkel ha parlato del sofisticato meccanismo di acquisizione e analisi di dati su cui è basato il sistema, evidenziandone la straordinaria capacità di mettere in relazione l’illuminazione con l’acustica e l’IOT (Internet of Things).
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“Soliscape è un sistema di illuminazione che può analizzare molti dati.” ha sottolineato van Berkel “Può registrare il cambiamento della luce solare durante il giorno ricalibrando immediatamente la luminosità di un ambiente; ma le opportunità sono infinite perché la tecnologia che abbiamo implementato può prendere in considerazione altri parametri che impattano sulla salute delle persone. Ad esempio, può valutare anche la qualità dell’aria e il livello di rumorosità. L’illuminazione giocherà un ruolo sempre più cruciale per creare luoghi salubri e funzionali. In questo senso, questo prodotto fa dell’adattabilità uno dei suoi punti di forza”.
La tecnologia consiste nella diffusione costante di luce bianca naturale, favorendo così la produzione di melatonina secondo il naturale ritmo circadiano. Un sistema per favorire il benessere delle persone limitando anche l’inquinamento acustico, con l’utilizzo di pannelli fonoassorbenti realizzati in PET riciclato da bottiglie, per ricordare il proposito dell’azienda di puntare sempre più verso un futuro sostenibile.
>> Leggi anche: Soliscape, il sistema che illumina gli spazi operativi con l’analisi dei dati
Una luce puntuale senza l’effetto di abbagliamento
Altra presenza internazionale di prestigio è stata quella di Dean Skira, che ha presentato Nime, nuova tappa della sua storica collaborazione con Delta Light.
Il designer croato ne ha parlato in occasione dell’iniziativa benefica A flame for research, La più piccola lampada da incasso mai realizzata è stata scelta infatti per illuminare i dieci candelabri d’autore messi all’asta a favore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri. Forte di una possibilità di rotazione a 360° e di una capacità di illuminazione puntuale e senza alcun effetto di abbagliamento, Nime è stata fortemente voluta dagli organizzatori per il suo essere “invisibile ma tangibile”. Inoltre, permette di:
• Enfatizzare oggetti su superfici verticali ed orizzontali lasciando invisibile l’apparecchio e la sua sorgente luminosa;
• illuminare oggetti piccoli e grandi anche quando questi non sono allineati con l’apparecchio;
• indirizzare con precisione la luce anche in presenza di soffitti inclinati;
• creare cerchi di luce di eguale dimensione anche in presenza di installazioni ad altezze.
Illuminazione architettonica: le luci nel camerino in Between del teatro Arcimboldi
Con l’iniziativa Vietato l’ingresso, poi, le luci Delta Light hanno fatto il loro ingresso nel Teatro degli Arcimboldi: i sistemi luminosi della multinazionale sono presenti all’interno di ben 4 dei 17 storici camerini appena ristrutturati.
Nelle vesti di unico partner di illuminazione architettonica, infine, da ricordare la presenza nella mostra La casa Fluida svoltasi a Palazzo Bovara.
Dagli esempi proposti, abbiamo visto come l’azienda riesce a proporre molteplici soluzioni progettuali per realizzare sistemi illuminotecnici all’avanguardia e ambienti sempre più confortevoli e funzionali.
Per maggiori informazioni:
Foto di copertina: Soliscape, Delta Light
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