Piano Operativo Sicurezza: i contenuti minimi del POS

In edilizia la gestione di tutti gli aspetti riguardanti la sicurezza sul lavoro e la tutela della salute dei lavoratori è particolarmente complessa, dato che in cantiere sono sempre coinvolte imprese diverse o lavoratori autonomi diversi.

Proprio per questo motivo il Titolo IV del d.lgs. 81/2008 e s.m.i. stabilisce che l’organizzazione della sicurezza avvenga contestualmente alla progettazione dell’opera, pianificando i vari aspetti e assegnando compiti e funzioni in modo coordinato a tutte le figure coinvolte. Negli articoli 88 e 89 dell’Allegato X viene stabilito che le misure di sicurezza devono essere attuate in tutti i cantieri temporanei o mobili in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile.

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Il Piano Operativo Sicurezza (POS)

In caso di cantiere temporaneo o mobile si applica il titolo IV, che prevede l’obbligo per tutti i datori di lavoro in appalto o in subappalto di redigere il Piano Operativo di Sicurezza, o POS, che dovrà essere poi sempre lasciato a disposizione in cantiere per eventuale consultazione.

Il POS, in sostanza, è la valutazione dei rischi delle singole lavorazioni di cantiere, allo scopo di gestirle in sicu­rezza, e deve essere redatto dalle singole imprese, che hanno piena conoscenza delle loro procedure di lavoro e dei rischi correlati (mentre i rischi di interferenza tra le diverse lavorazioni saranno gestiti dal piano di sicurezza e coordinamento, o PSC).

Nell’elaborazione del POS vanno quindi definite dettagliatamente tutte le informazioni relative all’organizzazione del cantiere, all’esecuzione dei lavori, alle macchine, alle attrezzature utilizzate, ai prodotti chimici e alle rela­tive procedure operative che i lavoratori devono rispettare. Occorre inoltre valutare i rischi connessi al contesto lavorativo e integrare le procedure, rispettando le relative misure di sicurezza da applicare.

Piano Operativo Sicurezza: i contenuti minimi del POS Guida ai piani di sicurezza p 113

La mancata elaborazione del POS è una grave violazione, che porta alla sospen­sione dell’attività imprenditoriale, ma non per questo deve essere considerato un documento da redigere solo per ottemperare gli obblighi di legge. Contenendo informazioni indicative e comportamentali essenziali in termini di sicurezza del lavoro, è infatti un documento che ha lo scopo di identificare e fornire chiare indicazioni per eliminare e/o ridurre al minimo i rischi dei lavori svolti in cantiere.

In sostanza, il POS deve essere quindi:

  • una valutazione dei rischi specifica per ogni singolo cantiere,
  • di concreta fattibilità
  • di facile comprensione
  • coerente con quello elaborato dall’impresa affidataria e con quanto indicato nel PSC e deve essere conforme alle misure generali di tutela.

Contenuti minimi del POS

L’Allegato XV del TU riporta i contenuti minimi del POS, che sono:

  • i dati identificativi dell’impresa esecutrice (il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere)
  • la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi sub affidatari
  • i nominativi degli addetti al primo soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato
  • il nominativo del medico competente ove previsto
  • il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione
  • i nominativi del direttore tecnico, direttore tecnico di cantiere e del capocantiere
  • il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa
  • le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice
  • la descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro
  • l’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza
  • la lista delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere
  • l’elenco delle sostanze e miscele pericolose utilizzate nel cantiere con le relative schede di sicurezza
  • l’esito del rapporto di valutazione del rumore
  • l’individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere
  • le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto
  • l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere
  • la documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in can­tiere.

Aggiornamento del POS

Si segnala che il POS necessita di aggiornamento in seguito a:

  • introduzione di nuove tecnologie, macchine ed attrezzature inizialmente non previste
  • problematiche emerse
  • nuove assunzioni con nuove mansioni
  • nuovi subappalti di imprese o lavoratori autonomi
  • aggiornamenti del PSC che riguardano le lavorazioni dell’impresa
  • richieste di chiarimento od obiezioni formulate dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione,
  • modifiche organizzative a carico dell’impresa o dei subappaltatori
  • modifiche progettuali
  • varianti in corso d’opera
  • fasi lavorative urgenti ed impreviste
  • modifiche procedurali
  • in generale, altri cambiamenti significativi.

Per approfondire il tema si consiglia la lettura di Guida ai Piani di Sicurezza 2.0 , di Luca Lenzi, Carmine Moretti, Francesco Loro, un vero e proprio manuale per la redazione, l’aggiornamento e la gestione di PSC, POS, PSS e del Fascicolo tecnico. È associata al volume una completa modulistica editabile per la redazione di PSC, POS, Fascicolo tecnico dell’opera e PSS personalizzabili per le specifiche esigenze.

Guida ai Piani di Sicurezza 2.0

La guida è aggiornata con il capitolo “Integrazione ai Piani di Sicurezza – Rischio Covid-19” a cura di Marco Ballardini e Carmine Moretti. L’aggiornamento, completo di oltre 50 moduli editabili e personalizzabili, fornisce strumenti utili e indicazioni da seguire nella gestione dell’emergenza legata alla diffusione dell’infezione da COVID-19 nei cantieri. Si è voluto dare al testo un taglio pratico, sulla base dell’esperienza maturata in questo periodo nella consulenza, con esempi precompilati di documenti specifici, di procedure, di protocolli, di check list, di segnaletica, utilizzabili per gestire il rischio di contagio da COVID-19 in cantiere. Nell’aggiornamento vengono prese in considerazione TUTTE le attività operanti in una impresa edile e/o in un cantiere, suddivisi per comodità di consultazione in 3 gruppi: Artigiani, ditte individuali e lavoratori autonomi che operano in cantiere, senza lavoratori; Imprese edili che operano in cantiere, con lavoratori dipendenti o soci lavoratori dipendenti o soci lavoratori; Adempimenti del Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione Questa nuova Guida ai Piani di Sicurezza 2.0, giunta alla seconda edizione, si rinnova e si aggiorna allo stato dell’arte tecnico e normativo per offrire un vero e proprio percorso guidato per la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), del Fascicolo Tecnico (FT), del Piano Operativo di Sicurezza (POS) e del Piano Sostitutivo di Sicurezza (PSS), accompagnando il lettore passo per passo nella redazione, nell’organizzazione e nella gestione della documentazione. Le schede delle lavorazioni e la modulistica, scaricabili dal cloud, sono editabili e personalizzabili secondo le specifiche esigenze e sono state aggiornate mantenendo l’impostazione grafica innovativa della precedente edizione, con l’aggiunta di alcune funzionalità per facilitare il lavoro. È stata mantenuta e arricchita anche la segnaletica relativa ai DPI necessari per il corretto svolgimento delle lavorazioni. In linea con le richieste esplicitate negli anni dagli organi di controllo, questa guida offre uno strumento operativo chiaro, comprensibile e preciso, ulteriormente migliorato e affinato dall’esperienza maturata dagli Autori nel corso di una pluriennale pratica professionale sui cantieri come responsabili e coordinatori della sicurezza. Questa nuova edizione approfondisce ed estende la trattazione con ulteriori schede macchine, gruppi omogenei e schede di lavorazione, come per esempio:• bonifica di ordigni bellici;• incidenti stradali e sicurezza dei luoghi;• scavi archeologici;• allestimento segnaletica stradale;• aggiornamento scheda bonifica amianto. Inoltre, i contenuti delle schede macchine, dei gruppi omogenei e delle schede di lavorazione già presenti nella precedente edizione sono stati integrati con i rischi da esposizione a Campi Elettromagnetici (CEM) e da Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA). Rivestono particolare importanza, inoltre, le indicazioni riguardanti la gestione dei documenti durante le fasi del cantiere, specialmente per quanto concerne le modalità di aggiornamento. Sono presenti chiare istruzioni per esercitare correttamente il coordinamento e il controllo di cantiere, mediante verbali, moduli e aggiornamenti: non solo delle interferenze e delle lavorazioni, ma anche delle imprese e dei lavoratori autonomi, sia dal punto di vista dell’impresa affidataria e/o esecutrice che del coordinatore. Un’altra novità di questa guida è rappresentata dall’inserimento di una sezione dedicata alla modellazione e al BIM (Building Information Modeling) nella gestione della sicurezza in cantiere.   Luca LenziIngegnere della sicurezza, è docente e coordinatore presso l’Istituto Professionale Lavoratori Edili della Provincia di Bologna e docente a contratto presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nonché titolare dello studio di ingegneria omonimo. In ambito cantieristico vanta un’esperienza ventennale nel Coordinamento sia in Progettazione che in Esecuzione e segue come consulente o RSPP importanti imprese operanti in ambito edile e del restauro.Carmine MorettiIngegnere ambientale, è consulente aziendale e titolare dello studio TMA Srl di Bologna. Si occupa dal 2003 di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e ambiente. È consulente per aziende con sedi dislocate in varie regioni del territorio nazionale. Negli ultimi anni ha realizzato e curato diverse pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro.Francesco LoroIngegnere edile, è docente di progettazione, costruzioni, impianti e disegno tecnico presso istituti tecnici e professionali. Da sempre appassionato di modellazione dell’architettura, si occupa da anni di sicurezza aziendale e organizzazione del cantiere fornendo consulenza e collaborando con aziende e professionisti nell’ambito della progettazione e del cantiere.

Luca Lenzi, Carmine Moretti, Francesco Loro | 2019 Maggioli Editore

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Articolo originariamente pubblicato su Architetti.com

Redazione Tecnica

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