Valutazione del rischio sismico: quali passaggi seguire per il metodo semplificato?

Cosa prevede il metodo semplificato e come usarlo per la valutazione sismica di un immobile? Ecco le indicazioni da seguire, estratte dal Terzo Quaderno di Progettazione pubblicato da Fondazione Promozione Acciaio.

Scarica PDF Stampa

Fondazione Promozione Acciaio pubblica il terzo Quaderno di Progettazione dedicato agli interventi di miglioramento e adeguamento sismico attraverso il quale viene illustrato il metodo semplificato per la classificazione del rischio sismico degli edifici esistenti.

All’interno della pubblicazione viene inoltre proposto un esempio pratico di approfondimento in cui vengono messi a confronto i due metodi di classificazione (metodo convenzionale e semplificato) e dove viene descritto l’intervento di consolidamento, con elementi in carpenteria metallica, applicato ad un edificio residenziale in muratura.

Cosa prevede il metodo semplificato e come usarlo per la valutazione sismica di un immobile? Di seguito trovate le risposte estratte dal Terzo Quaderno di Fondazione Promozione Acciaio.

Leggi anche Sismabonus: come usare il metodo semplificato per la classificazione del rischio sismico

Metodo semplificato valutazione rischio sismico: i passaggi da seguire

Le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni (D.M. 07/03/2017 n. 65) consentono di adottare un metodo semplificato in alternativa al metodo convenzionale, per l’attribuzione della Classe di Rischio degli edifici limitatamente ad alcune tipologie costruttive in muratura.

Sulla base delle caratteristiche della costruzione viene determinata la Classe di Rischio di appartenenza, a partire dalla classe di vulnerabilità definita dalla Scala Macrosismica Europea EMS98, riportata nella figura seguente:

Valutazione del rischio sismico: quali passaggi seguire per il metodo semplificato? Screenshot 1141 e1613402840480
Fig. 1 – Approccio semplificato per l’attribuzione della Classe di Vulnerabilità agli edifici in muratura – Linee Guida, Figura 2

L’EMS-98 individua 7 tipologie di edifici in muratura (identificate principalmente in base alla struttura verticale), fissa la vulnerabilità media di ciascuna individuando 6 classi di vulnerabilità, indicate con vulnerabilità crescente da V1 a V6; per ogni tipologia e ogni classe di vulnerabilità, individua:

  • il valore più credibile (cerchio) e
  • la dispersione intorno a tale valore, espressa con i valori più probabili (linee continue) e
  • meno probabili o addirittura eccezionali (linee tratteggiate).

La valutazione della classe di vulnerabilità, necessaria per la determinazione della Classe di Rischio della costruzione in esame mediante il metodo semplificato, deve essere condotta secondo i 5 passi di seguito indicati.

  1. Individuazione della tipologia strutturale.
  2. Assegnazione della classe media di vulnerabilità.
  3. Individuazione delle eventuali peculiarità negative.

In seguito alcune tipiche criticità riscontrabili negli edifici esistenti in muratura.

  • Elevato degrado e/o danneggiamento degli elementi strutturali.
  • Elevata irregolarità in pianta e/o in altezza.
  • Scarsa qualità costruttiva.
  • Scarsa qualità dei materiali leganti.
  • Assenza ammorsamento fra pannelli murari.
  • Orizzontamenti male ammorsati alle pareti.
  • Scarsa rigidezza e resistenza solai lignei.
  • Assenza di cordoli.
  • Grandi e/o numerose aperture e pareti deboli.

Non perderti Sismabonus, come eseguire la classificazione del rischio sismico col metodo convenzionale

  1. Valutazione dell’eventuale scostamento di classe.

Le linee guida forniscono indicazioni, sotto forma di tabelle suddivise per le tipologie costruttive, per la determinazione della classe di vulnerabilità media e dell’eventuale scostamento, valido solo nel caso peggiorativo. È possibile scegliere uno scostamento che determina una classe di vulnerabilità maggiore a causa di un elevato degrado, scarsa qualità costruttiva o per la presenza di peculiarità che possono innescare meccanismi di collasso locale per azioni orizzontali modeste.

  1. Assegnazione della classe di vulnerabilità media dell’edificio.

Per la determinazione della classe di vulnerabilità media e per la valutazione dell’eventuale scostamento, utile riferimento può essere fatto alle indicazioni riportate nella seguente tabella. Si sottolinea come, nell’ambito di queste linee guida, sia previsto lo scostamento dalla classe media solo nel verso di un aumento della vulnerabilità.

La classe di vulnerabilità è correlata alla classe di rischio sismico in funzione del tipo di struttura e della pericolosità del sito, diversa a seconda della zona sismica considerata Per semplicità, la pericolosità del sito è individuata attraverso la zona sismica di appartenenza così come definita dall’O.P.C.M. 3274 del 20/03/2003 e successive modifiche e integrazioni. È così possibile definire le corrispondenze tra classi di vulnerabilità e classi di rischio, come indicato nella seguente tabella.

Valutazione del rischio sismico: quali passaggi seguire per il metodo semplificato? Screenshot 1142 e1613402889625
Tab. 2 – Classe PAM attribuita in funzione della classe di vulnerabilità assegnata all’edificio e della zona sismica in cui lo stesso è situato – Linee Guida, Tabella 5

Per distinguere l’attribuzione di classe mediante il metodo semplificato da quella ottenuta mediante il metodo convenzionale, le classi ottenute con il metodo semplificato sono contrassegnate da un asterisco (A+*, A*, B*, ecc.).

Nel caso di valutazioni finalizzate all’esecuzione di interventi sugli edifici volti alla riduzione del rischio, è consentito l’impiego del metodo semplificato nei soli casi in cui si adottino interventi di rafforzamento locale; in tal caso è ammesso il passaggio di una sola Classe di Rischio. In ogni caso, l’attribuzione della Classe di Rischio mediante il metodo semplificato è da ritenersi una stima attendibile ma non sempre coerente con la valutazione ottenuta con il metodo convenzionale, che rappresenta, allo stato attuale, il necessario riferimento omogeneo e convenzionale.

Per conoscere il caso studio che dettaglia l’applicazione del metodo semplificato, clicca qui e scarica Il terzo Quaderno di Progettazione di Fondazione Promozione Acciaio

Ti consigliamo i volumi

Edifici storici: dalla modellazione agli interventi

Il patrimonio edilizio italiano comprende un gran numero di fabbricati edificati oltre cento anni addietro. Molti di essi, anche se non di valore storico e monumentale, sono caratterizzati da una peculiare bellezza, rappresentando, di fatto, delle opere uniche e irripetibili.Quando sorge la necessità di intervento su tali manufatti edilizi, è necessario un approccio tecnico rigoroso e consapevole delle specificità della struttura e delle sue logiche costruttive.Il presente manuale raccoglie testimonianze e modalità costruttive di questi edifici storici non monumentali, secondo la prevalente realizzazione in muratura laterizia. Nel testo si propongono le analisi delle tecniche costruttive passate mediante i contemporanei strumenti informatici, che consentono valutazioni e confronti. La modellazione dei fabbricati suggerita in quest’opera contribuisce a offrire ai progettisti soluzioni operative per le ristrutturazioni e la conservazione, sempre nell’ottica di intervenire nel recupero con modalità poco invasive e compatibili con tali edificazioni. In questo senso sono analizzati tutti gli elementi degli edifici storici: dalla calce ai laterizi, alle strutture (fondazioni, muri portanti, impalcati, archi e volte, tetti, ecc.) con un utile confronto tra la normativa e le tecniche del passato e attuali.Il volume ha quindi una finalità pratica di primo indirizzo verso ricerche più approfondite e, soprattutto, vuole stimolare l’interesse del lettore alla conoscenza dell’ampio e pregevole patrimonio storico del Paese.Corrado PrandiIngegnere civile edile laureato presso l’Università di Bologna. Svolge attività professionale dal 1979 occupandosi di fabbricati, nuovi ed esistenti, adibiti a varie destinazioni. Le opportunità offerte dal percorso professionale lo hanno portato ad una intensa attività relativa a interventi in zona sismica. Sostenitore della Fondazione Eucentre e consigliere segretario di ISI – Ingegneria Sismica Italiana.

Corrado Prandi | 2019 Maggioli Editore

24.00 €  19.20 €

Recupero e consolidamento dei solai

Questa pubblicazione fornisce indicazioni sia di tipo progettuale che di tipo esecutivo per il consolidamento di solai esistenti con esempi di intervento e inquadramento normativo degli stessi. Il volume tiene conto dell’evoluzione normativa, in particolare della necessità diffusa su tutto il territorio nazionale di progettare o recuperare strutture con requisiti antisismici e delle novità sul come considerare i solai nel contesto globale dell’edificio. L’opera dedica la parte iniziale alla illustrazione delle principali tipologie di solai esistenti (legno e latero-cemento), per poi passare all’inquadramento dei solai nella normativa attuale (NTC 2018 e circolare esplicativa n. 7/2019) e successivamente alla descrizione di interventi di recupero di solai nelle varie tipologie descritte. Una notazione a parte è relativa alle metodologie di consolidamento che devono essere volte non solamente al recupero tout-court. L’attuale contesto normativo, infatti, non può far dimenticare al progettista che il consolidamento di un solaio può (e deve) essere anche una occasione per intervenire sul comportamento sismico dell’edificio con ricerca di soluzioni e dettagli di consolidamento (locale o generale a seconda della estensione dell’intervento) che migliorino il comportamento strutturale globale, con particolare riferimento alla prevenzione del ribaltamento delle murature ed al miglioramento del comportamento scatolare dei muri portanti. A tale proposito nei capitoli dedicati agli esempi di recupero e consolidamento, sono proposti alcuni casi pratici e operativi in tal senso ed il loro inquadramento normativo. Giuliano Gennari Ingegnere civile, laureato presso l’Università degli studi di Bologna facoltà di Ingegneria, libero professionista dal 1997, svolge l’attività nel campo della progettazione e direzione lavori di opere civili e infrastrutturali. VOLUMI COLLEGATI:Norme tecniche per le costruzioni 2018 e circolare esplicativa, A. Barocci, I ed. 2019Edifici storici: dalla modellazione agli interventi, C. Prandi, I ed. 2019Valutazione sismica e tecniche di intervento per edifici esistenti in c.a., R. Pinho, F. Bianchi, R. Nascimbene, I ed. 2019

Giuliano Gennari | 2019 Maggioli Editore

24.00 €  19.20 €

Foto: iStock.com/giodilo

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento