Pubblicato in Gazzetta il Decreto Ristori 28.10.20 n. 137 e in vigore da oggi che contiene molte novità. Tra gli aiuti per le partite IVA viene confermato il contributo a fondo perduto, così come la proroga della cassa integrazione. Ecco tutte le misure definitive, in particolare quelle per professionisti tecnici e p.iva.
>> DL Ristori 28 ottobre 2020, n. 137 <<
Decreto ristori, misure per p.iva e professionisti
L’importo del bonus riconosciuto ai titolari di partita IVA arriverà fino ad un massimo di 150 mila euro, e sarà calcolato in base a quattro coefficienti, dal 100% al 400% rispetto alla somma già riconosciuta dall’articolo 25 del decreto Rilancio.
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Nello specifico, il contributo a fondo perduto spetta ai soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività prevalente nell’ambito dei settori economici oggetto delle limitazioni previste dai DPCM emanati nel mese di ottobre 2020.
Codici ATECO
Tali settori economici vengono individuati da codici ATECO riportati in una tabella allegata al decreto. Per rendere più rapida la corresponsione del contributo, si stabilisce che la somma venga accreditata direttamente sul conto corrente bancario o postale dei soggetti che hanno già ricevuto il contributo a fondo perduto (previsto dall’articolo 25 del d.l. Rilancio), parametrando la somma da corrispondere ad una percentuale della somma già corrisposta in precedenza, il cui valore era stato determinato sulla base del calo di fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019.
> Allegato decreto ristori – Codici ATECO
Bonus INPS, ma stavolta a chi?
Al fondo perduto si affianca il bonus INPS da 800 a 1.000 euro per i lavoratori dello sport, del turismo e dello spettacolo. Per i lavoratori dipendenti viene inoltre confermata la proroga della cassa integrazione per ulteriori 6 settimane, da usufruire tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021, con pagamento di un contributo addizionale differenziato in base alla riduzione di fatturato registrata dall’impresa.
Sospensione delle procedure esecutive immobiliari nella prima casa (Art. 4 – DL ristori)
All’art.54-ter, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, le parole “per la durata di sei mesi a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto” sono sostituite dalle seguenti “fino al 31 dicembre 2020“. È inefficace ogni procedura esecutiva per il pignoramento immobiliare, di cui all’articolo 555 del codice di procedura civile, che abbia ad oggetto l’abitazione principale del debitore, effettuata dal 25 ottobre 2020 alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
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Cancellazione seconda rata IMU (Art. 9 – DL ristori)
Cancellata la rata del 16 dicembre per le attività chiuse o limitate nell’orario dalle restrizioni del DPCM 24 ottobre. L’abolizione riguarda i soli proprietari di immobili che siano al contempo anche gestori delle attività beneficiate, esercitate nei medesimi immobili.
Locazioni uso non abitativo e affitto d’azienda
Credito d’imposta pari a tre mensilità di canone (ottobre, novembre, dicembre), indipendentemente dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta precedente, in favore di conduttori operanti nei settori riportati nella tabella di cui all’allegato 1 annesso al decreto in esame.
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Foto: iStock/andresr
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