Si parla anche di sicurezza delle gallerie stradali all’interno della legge di conversione del Decreto Sostegni 1, pubblicata sul supplemento ordinario n. 21/L della Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 120 del 21 maggio.
La Legge del 21 maggio 2021, n. 69, reca misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19.
Nello specifico si fa riferimento all’ adeguamento ai requisiti minimi di sicurezza delle gallerie aperte al traffico, con presentazione dei progetti entro il 31 dicembre 2021 e chiusura lavori da eseguire entro il 31 dicembre 2025.
Vediamo bene nel dettaglio cosa prevede la Legge Sostegni 1 a proposito di gallerie stradali.
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Sicurezza gallerie stradali: le modiche introdotte dalla Legge Sostegni 1
Con la Legge Sostegni 1 (nello specifico con l’articolo 30 – sexies) vengono apportate modifiche al decreto legislativo 5 ottobre 2006, n. 264 “Attuazione della direttiva 2004/54/CE in materia di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea” per quanto riguarda la commissione permanete gallerie e le gallerie già in esercizio.
Ecco cosa cambia.
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Commissione permanente gallerie
All’articolo 4, che regolamenta la commissione permanete gallerie che esercita le funzioni di autorità amministrativa per tutte le gallerie situate sulla rete transeuropea ricadente nel territorio nazionale, viene modificato il comma 2.
Nello specifico il primo periodo è sostituito dal seguente, che ridefinisce la struttura:
«La Commissione è composta dal Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici o da un suo delegato, che la presiede, da sette esperti tecnici designati dal Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, da due rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili designati dal Ministro, da un rappresentante dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, da tre rappresentanti del Ministero dell’interno designati dal Ministro e scelti, rispettivamente, tra il personale della Polizia stradale, del Dipartimento per gli affari interni e territoriali e del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, da un rappresentante del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, da un magistrato amministrativo, da un magistrato contabile e da un avvocato dello Stato, designati secondo le modalità individuate dagli ordinamenti di rispettiva appartenenza».
Il comma 11, dello stesso articolo, dove viene specificato che la Commissione si avvale delle competenze e dell’organizzazione del Consiglio superiore dei lavori pubblici, con oneri a carico dei Gestori, viene integrato dal comma 11-bis, che prevede:
«per l’attuazione dei propri compiti e funzioni, la Commissione può promuovere attività di studio, ricerca e sperimentazione, anche di natura prototipale, in materia di sicurezza delle gallerie».
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Adeguamento delle gallerie già in esercizio
All’articolo 10 che fornisce disposizioni sulle gallerie già in esercizio si aggiungono:
- l’articolo 10-bis che recita” Disciplina del processo di adeguamento delle gallerie aperte al traffico ai requisiti minimi di sicurezza di cui all’articolo 3”;
- l’articolo 10-ter che recita “Disciplina transitoria del processo di adeguamento delle gallerie aperte al traffico ai requisiti minimi di sicurezza di cui all’articolo”.
Nello specifico, l’articolo 10-bis prevede che i Gestori, trasmettano alla Commissione Gallerie il progetto della sicurezza alla Commissione, corredato del relativo cronoprogramma di esecuzione dei lavori:
- entro il 31 dicembre 2021 per ciascuna galleria;
- entro il 30 giugno 2023 per le gallerie stradali oggetto dell’estensione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).
Nel 10-bis si legge che entro sessanta giorni dalla presentazione da parte del Gestore del progetto della sicurezza, la Commissione procede alla sua valutazione e all’eventuale approvazione.
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Il Gestore, eseguiti i lavori di adeguamento, trasmette la richiesta di messa in servizio:
- entro il 31 dicembre 2025 per ciascuna galleria;
- entro il 30 giugno 2027 per le gallerie stradali oggetto dell’estensione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).
La Commissione, previa visita di sopralluogo alla galleria, entro sessanta giorni dalla presentazione da parte del Gestore della richiesta di messa in servizio, autorizza la messa in servizio della galleria impartendo, ove necessario, specifici prescrizioni e adempimenti, anche mediante eventuali limitazioni all’esercizio.
È previsto che i Gestori trasmettano un rapporto semestrale di monitoraggio entro il 31 gennaio e il 31 luglio di ogni anno, che contiene tra le altre cose le risultanze del monitoraggio funzionale delle gallerie svolto mediante adeguati sistemi di controllo, il cronoprogramma delle opere ed in generale l’avanzamento fisico, finanziario e procedurale delle stesse sono desunte dal sistema di monitoraggio.
Per quanto riguarda l’articolo 10-ter, questo prevede che fino al rilascio dell’autorizzazione alla messa in servizio, il Gestore provvede ad adottare, per ciascuna galleria aperta al traffico, le misure di sicurezza temporanee minime.
La Commissione può disporre ulteriori limitazioni dell’esercizio nei casi di: inadempienza alle misure di sicurezza temporanee minime, o nel caso di omessa trasmissione o trasmissione incompleta delle dichiarazioni relative all’adozione delle misure di sicurezza temporanee minime ovvero delle dichiarazioni relative ai rapporti semestrali di monitoraggio.
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Sanzioni
All’articolo 16, dedicato alle sanzioni che prevede che il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da cinquantamila euro a centocinquantamila euro il Gestore inadempiente, vengono aggiunti i commi 1-bis e 5 -bis.
Quest’ultimo prevede l’adozione di un decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, che definisce le modalità per l’attuazione delle disposizioni di cui ai commi 1, 1 -bis, 2 e 3 dello stesso articolo.
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Il monitoraggio dinamico delle strutture
La diagnostica strutturale degli edifici riveste da anni un ruolo determinante per la conoscenza delle strutture civili, dalla caratterizzazione dei materiali con cui sono realizzate alla comprensione del loro comportamento statico.Interventi come miglioramenti e adeguamenti sismici richiedono una conoscenza approfondita di queste strutture, sia dal punto di vista statico che dinamico.Inoltre è sempre più utile e auspicabile utilizzare tecniche diagnostiche che siano poco distruttive, al fine di limitare l’invasività delle prove in situ.Il monitoraggio dinamico degli edifici ha assunto negli ultimi anni un grandissimo interesse nel campo dei controlli non distruttivi (CND) grazie al fatto che questa tecnica risulta del tutto non distruttiva e non invasiva.Un secondo aspetto che ha permesso la diffusione di questa tecnica consiste nel supporto che è in grado di fornire alla progettazione strutturale, al fine di calibrare i modelli numerici a elementi finiti (Finite Element Method – FEM) utilizzati dai progettisti per le analisi sismiche.Il testo esamina i differenti aspetti del monitoraggio dinamico, dalle basi della teoria dei segnali agli algoritmi di identificazione dinamica, mostrando alcune semplici applicazioni e approfondendo le tematiche con casi studio su differenti tipologie strutturali.Il libro tratta inoltre l’effetto delle vibrazioni sugli edifici e sull’uomo.Tali tematiche sono al giorno d’oggi particolarmente sensibili in quanto le sorgenti di vibrazioni possono causare all’edificio danni cosmetici o strutturali, oltre che causare disturbo alle persone.Anche su questa tematica viene fornita una panoramica sulle attuali normative e vengono mostrate alcune applicazioni su casi studio reali.Verrà infine fatto cenno ad ulteriori applicazioni in ambito strutturale che appartengono alla famiglia delle indagini di tipo dinamico: la determinazione del tiro delle catene metalliche mediante la misura delle vibrazioni e le prove dinamiche sulle fondazioni profonde.Alessio PierdiccaIngegnere libero professionista, dottore di ricerca in Ingegneria nell’ambito del monitoraggio dinamico. Opera nel campo della diagnostica strutturale degli edifici ed è specializzato nell’identificazione dinamica e monitoraggio delle strutture. Ingegnere progettista presso CapStudio srl, autore di numerose pubblicazioni scientifiche in riviste nazionali ed internazionali.Fabio MattiaudaIngegnere libero professionista, esperto in diagnostica strutturale. Client Account Manager presso DRC Italia srl.
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