La notizia del cambio nome e della riorganizzazione del Ministero che si occupa di infrastrutture, guidato da Enrico Giovannini, è stata ufficialmente comunicata sul sito istituzionale l’ 8 marzo 2021.
Da MIT – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’acronimo si trasforma in MIMS – Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Il regolamento della nuova riorganizzazione è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 56 del 6 marzo 2021 (DPCM 23/12/2020) e l’obiettivo è quello di potenziare la capacità del Ministero di programmare e realizzare infrastrutture e sistemi a rete sostenibili.
L’intenzione è quella di porre maggiore attenzione verso la digitalizzazione in ambito progettuale per migliorare la manutenzione e i controlli sulle infrastrutture per garantire la sicurezza verso i cittadini fruitori delle opere pubbliche.
Tra gli obiettivi del MIT che diventa MIMS anche la rigenerazione urbana, l’ammodernamento e il potenziamento delle reti idriche per rispondere alle nuove necessità legate ai cambiamenti climatici.
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La rinnovata organizzazione prevede l’istituzione di tre dipartimenti:
- il primo è dedicato alla programmazione e gestione delle infrastrutture e dei sistemi a rete (es. trasporti), alle quali si aggiungono quelle relative ai sistemi informativi, cruciali per monitorare tempestivamente la progettazione e la realizzazione delle infrastrutture, degli investimenti nel settore dei trasporti, delle reti idriche, dell’edilizia pubblica, ecc. Parallelamente, la rivoluzione digitale dovrà entrare nella progettazione e nella gestione di ponti, strade, edifici, dighe attraverso sensori e sistemi per la manutenzione “predittiva”, così da aumentare la sicurezza dei cittadini e la competitività del sistema economico;
- il secondo pone l’attenzione alle opere pubbliche e di altri progetti di grande rilievo per la qualità della vita delle persone e per favorire il superamento dei divari territoriali esistenti nel nostro Paese: dai programmi di edilizia pubblica e rigenerazione urbana (come quello sulla “qualità dell’abitare”) all’ammodernamento e potenziamento delle reti idriche, attività fondamentali anche per contrastare gli effetti della crisi climatica. Questo dipartimento sovrintende anche al funzionamento dei provveditorati interregionali per le opere pubbliche e provvede alla gestione delle risorse umane e strumentali;
- il terzo ha competenza sulle diverse articolazioni del sistema dei trasporti (stradale, ferroviario, aereo, il trasporto pubblico locale, i porti e gli aeroporti), da cui dipende la realizzazione della mobilità sostenibile e il miglioramento della capacità del “Sistema Paese” di competere sul piano economico a livello europeo e internazionale. A questo dipartimento afferiscono anche le direzioni generali territoriali nelle quali opera la Motorizzazione civile.
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Un nuovo assetto che prevede novità anche per il Corpo delle Capitanerie di Porto–Guardia Costiera, ovvero il rafforzamento delle funzioni del vice Comandante generale, il riconoscimento di Organismo nazionale per il coordinamento dei servizi di ricerca e soccorso marittimi (Italian Maritime Rescue Coordination Centre), la funzione di gestione operativa a livello centrale, di sistema di monitoraggio e di informazione del traffico marittimo e di interfaccia nazionale per l’arrivo e la partenza delle navi.
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Con la nuova struttura è previsto un rafforzamento nel Ministero della funzione di controllo interno, attraverso la creazione di una struttura organizzativa dedicata al controllo di gestione, di regolarità contabile, di legittimità amministrativa, di vigilanza sulla regolarità delle società partecipate o controllate. Previste anche funzioni di prevenzione e repressione dell’illegalità, per quanto di competenza del Ministero, e il dirigente preposto sarà anche responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione.
L’attuale organizzazione che diventerà operativa nel breve periodo potrà ancora subire modifiche per recepire le linee programmatiche del Governo in materia di sviluppo sostenibile.
A proposito di prevenzione e sicurezza delle infrastrutture, ASPI ha avviato un bando di gara per 18 milioni di euro per verifiche ponti e viadotti autostradali. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
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Bando Aspi 2021 da 18 milioni per verifiche ponti e viadotti
Il bando prevede un accordo quadro di “assessment” suddiviso in tre lotti. È possibile presentare le offerte entro il 15 aprile 2021.
Con questo bando, Autostrade per l’Italia affida i servizi di ingegneria e architettura per le attività di valutazione tecnica delle condizioni dei ponti e viadotti della rete autostradale. L’aggiudicazione avviene in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
I candidati possono concorrere a tutti e tre i lotti con la possibilità di aggiudicazione degli stessi. Il bando di gara è stato pubblicato l’8 marzo 2021 e interessa ponti e viadotti di Genova, Milano, Bologna, Firenze, Udine, Fiano Romano, Cassino Pescara e Bari.
Le caratteristiche relative a ciascuno lotto sono:
- Lotto n.1 – Servizi di Assessment ponti e viadotti ricadenti nelle competenze delle Direzioni di tronco di Genova (DT1) e Milano (DT2) – Valore: 5,85 milioni di euro – Durata: 730 giorni
- Lotto n.2 – Servizi di assessment ponti e viadotti ricadenti nelle competenze delle Direzioni di tronco di Bologna (DT3), Firenze (DT4) e Udine (DT9) – Valore: 5,85 milioni di euro – Durata: 730 giorni
- Lotto n.3 – Servizi di Assessment ponti e viadotti ricadenti nelle competenze delle Direzioni di tronco di Fiano Romano (DT5), Cassino (DT6), Pescara (DT7) e Bari (DT8) – Valore: 6,3 milioni di euro – Durata: 730 giorni.
Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è fissato al 15 aprile 2021 e l’apertura delle buste è prevista il 29 aprile 2021.
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La sicurezza dei ponti stradali esistenti
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“Un testo che declina dettagliatamente un concetto che reputo alla base della progettazione strutturale” (Franco Bontempi).“Nel volume non ci si limita ad introdurre in modo semplice la problematica, ma si guida il lettore alla comprensione della risposta strutturale agli eventi inattesi attraverso esempi concreti” (Ivo Caliò)La robustezza di un sistema strutturale e geotecnico è intesa, sostanzialmente, come la capacità di prevenire o ridurre le conseguenze derivanti da un evento locale (eccezionale e/o estremo).Il testo, suddiviso in due parti distinte per un’agevole consultazione, affronta con piglio autorevole e approccio operativo il tema – ancora oggi poco conosciuto – della valutazione del comportamento strutturale attraverso gli indici di robustezza.Tra i molteplici aspetti trattati, il manuale analizza, in dettaglio, il fenomeno del collasso progressivo, le forme con cui può manifestarsi ed i relativi meccanismi di innesco e propagazione, proponendo, poi, esempi di interventi di retrofitting per ottimizzare la risposta strutturale.Inoltre, vengono riportati, in maniera esaustiva, numerose applicazioni numeriche per la stima degli indici di robustezza, con particolare riferimento alle strutture esistenti in c.a., murature e opere geotecniche.Tali casi studio, rappresentano utili strumenti operativi per lo strutturista che si occupa di tali tematiche.Matteo FelittiTitolare dello studio ENGINEERING & CONCRETE CONSULTING, si occupa principalmente di calcolo strutturale, dissesti statici nelle costruzioni esistenti, degrado dei materiali e risoluzione di contestazioni. Cultore di Scienza delle Costruzioni ICAR/08, docente Esterno di “Calcolo Automatico delle Strutture” presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.Francesco OlivetoIngegnere specializzato nell’ambito strutturale e geotecnico. Collabora con Gruppo Sismica srl per la formazione e lo sviluppo di metodologie di calcolo di strutture in muratura e in c.a. in condizioni di danno pregresso e attuale ai fini della stima della capacità residua.Gli Autori, in collaborazione con STACEC Srl, hanno sviluppato e implementato, nel software FaTA Next, alcuni modelli di degrado per la valutazione degli indicatori di rischio su strutture in calcestruzzo armato con danno inglobato. Tale argomento sarà oggetto di una prossima pubblicazione.
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