Superbonus non residenti: 3 modi per accedere al 110%

Ci sono diverse alternative di fruizione dell’agevolazione, ma occorre rispettare precise regole della norma, tra cui il possesso di un immobile a uso abitativo e che i lavori preventivati siano tra quelli elencati nel DL 34/2020

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Occorre un ennesimo chiarimento sull’argomento Superbonus per non residenti. Entrate si era già espressa sul tema confermando la possibilità di accesso alla maxi agevolazione da parte di un non residente che possiede immobili sul territorio italiano. Le risposte sono rispettivamente:
numero 596,
numero 597,
numero 601,
numero 602
del 17 dicembre 2020, e la numero 60 del 28 gennaio 2021.

Ma volendo fare un riassunto, ecco i requisiti della norma e come funziona in caso di imposta lorda insufficiente o assente.

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Superbonus non residenti: come accedere al 110%

Facendo un rapido riepilogo, i soggetti non residenti in territorio italiano hanno possibilità di accesso al Superbonus se:
– possiedono sul territorio italiano di un immobile ad uso abitativo,
– i lavori previsti sull’immobile sono fra quelli elencati dall’art. 119, DL 34/2020.

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3 modi per accedere al 110%

Il non residente che effettua lavori su detti immobili può pertanto scegliere fra le diverse alternative di fruizione dell’agevolazione:

  1. Operare la detrazione del 110% in dichiarazione dei redditi in 5 anni (4 anni per i lavori effettuati nel 2022), anche se tale soluzione potrebbe essere non facilmente percorribile in quanto solitamente il contribuente non residente possiede redditi insufficienti a generare un’imposta lorda dalla quale detrarre le somme oggetto del 110%.
  2. Cedere la detrazione ad un terzo soggetto (art. 121, DL 34/2020). (>> Superbonus, sconto in fattura e cessione detrazione: qual è la differenza?)
  3. Richiedere lo sconto in fattura al fornitore delle opere da superbonus (art. 121, DL 34/2020).

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Superbonus non residenti, caso pratico

Analizziamo il caso contenuto nella sopra citata risposta numero 60 di Entrate del 28 gennaio 2021. La contribuente è proprietaria in Italia di un’abitazione sulla quale intende effettuare alcuni lavori ammessi all’agevolazione del 110%, e domanda (come non residente) la possibilità di optare per la cessione del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante, sebbene sia titolare solo del reddito relativo all’immobile su cui si effettueranno gli interventi agevolabili.

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L’Agenzia richiama l’ormai consueta Circolare 24/E/2020 chiarisce l’ambito soggettivo di applicazione dell’agevolazione fiscale, osservando che la contribuente, quale proprietario di un’abitazione in Italia, è titolare del relativo reddito fondiario e, pertanto, allo stesso non è precluso l’accesso al Superbonus.

Questo accesso è infatti subordinato al fatto che
– sussistano tutti i requisiti e le condizioni previste dalla norma,
– la mancanza (o insufficienza) di un’imposta lorda sulla quale operare la detrazione del 110%, permette la fruizione di una delle modalità alternative previste dall’art. 121, DL 34/2020.

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Foto: iStock/ArtistGNDphotography

Redazione Tecnica

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