Quaderni INAIL: pubblicato il documento illustrato dedicato alle casseforme

L’ultima pubblicazione INAIL è dedicata alle casseforme che garantiscono il contenimento del calcestruzzo durante le fasi di getto e maturazione.

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INAIL parla di sicurezza attraverso le immagini che corredano il nuovo quaderno dedicato alle casseforme di cantiere, con l’obiettivo di catturare l’attenzione e fornire indicazioni utili per tutelare la sicurezza dei lavoratori e prevenire il fenomeno infortunistico sui luoghi di lavoro.

La collana “Quaderni per immagini”, realizzata dalla Direzione centrale pianificazione e comunicazione e il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) nasce dopo i celebri “Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili” riguardante i dispositivi di protezione, le opere provvisionali e le attrezzature utilizzate dai lavoratori.

Nei nuovi quaderni INAIL è stato dato ampio spazio alle immagini, riducendo i testi tradotti in più lingue: italiano, francese, inglese, albanese e romeno superando così gli ostacoli delle barriere linguistiche.

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Le casseforme: le tipologie presenti in cantiere

L’ultima pubblicazione INAIL è dedicata alle casseforme di cantiere utilizzate per contenere il calcestruzzo durante le fasi di getto e maturazione e imprimere forma e qualità desiderata. Le tipologie illustrate sono: prefabbricata a telaio, prefabbricata a telaio per pilastri, modulare componibile, modulare curvilinea prefabbricata, modulare componibile prefabbricata, modulare a ripresa prefabbricata, a telaio integrata da componenti specifici, specifica costituita da componenti prefabbricati.

La realizzazione e il disarmo di casseforme rientrano nelle fasi costruttive per la realizzazione di elementi verticali e orizzontali con il sistema costruttivo tradizionale, nel seguente ordine:

  1. costruzione casseforme per la realizzazione dei pilastri e delle travi;
  2. preparazione e posa in opera delle armature metalliche;
  3. posizionamento degli elementi del solaio;
  4. getto del calcestruzzo dei pilastri fino all’intradosso delle travi;
  5. getto del calcestruzzo delle travi e il completamento dei solai;
  6. eventuale disarmo delle casseforme.
Cassaforme
Cassaforma modulare a ripresa prefabbricata_©Quaderni per immagini-INAIL

È riduttivo considerare la cassaforma un semplice stampo perché questa rappresenta una vera e propria struttura provvisoria in grado di sostenere il proprio peso, oltre a quello del getto e degli altri carichi accidentali durante il lavoro (persone, materiali, ecc.). Per tale motivo è necessario che siano rigide e resistenti, stabili e possibilmente recuperabili.

Il lego è il materiale da sempre più utilizzato per realizzare le casseforme, tuttavia nuovi materiali si stanno affiancando al legno come il metallo e la plastica.

INAIL nel comunicato di presentazione del nuovo opuscolo, accenna ad una breve storia delle casseforme che rappresenta uno degli esempi più antichi è la scatola di legno dove i costruttori della Mesopotamia riponevano dell’argilla fresca per poi metterla ad essiccare al sole. Una volta solidificata, prendeva la forma che le veniva data dalla cassaforma. I romani invece usavano due murature parallele, tra le quali, gettavano del calcestruzzo, in modo tale che quando il materiale solidificava, i muri diventavano solidali con esso, fornendogli allo stesso tempo la cassaforma per il getto (il cosiddetto muro a sacco romano).

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Quaderni per immagini INAIL: l’intera collana

Perché le immagini risultano più efficaci quando bisogna comunicare sulla prevenzione? I disegni chiari ed esplicativi in grado di richiamare l’attenzione sui comportamenti corretti da adottare sono studiati per raggiungere più lavoratori possibili in particolare quelli stranieri, a grande rischio, per gli evidenti problemi linguistici: di qui l’esigenza di creare una collana per immagini che divengono didascalia per istruzioni all’uso in grado di fornire ai lavoratori indicazioni e chiarimenti sui particolari e dettagli per prevenire e contrastare il fenomeno infortunistico.

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Non solo casseforme, tra i “Quaderni per immagini” ci sono anche quelli dedicati ai ponteggi fissi, alle reti di sicurezza, agli ancoraggi, ai parapetti provvisori, ai trabattelli, alle scale portatili, ai sistemi di protezione individuale dalle cadute e ai sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto.

Tutti gli opuscoli consultabili e scaricabili gratuitamente dal portale INAIL e qui sotto.

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Guida ai Piani di Sicurezza 2.0

La guida è aggiornata con il capitolo “Integrazione ai Piani di Sicurezza – Rischio Covid-19” a cura di Marco Ballardini e Carmine Moretti. L’aggiornamento, completo di oltre 50 moduli editabili e personalizzabili, fornisce strumenti utili e indicazioni da seguire nella gestione dell’emergenza legata alla diffusione dell’infezione da COVID-19 nei cantieri. Si è voluto dare al testo un taglio pratico, sulla base dell’esperienza maturata in questo periodo nella consulenza, con esempi precompilati di documenti specifici, di procedure, di protocolli, di check list, di segnaletica, utilizzabili per gestire il rischio di contagio da COVID-19 in cantiere. Nell’aggiornamento vengono prese in considerazione TUTTE le attività operanti in una impresa edile e/o in un cantiere, suddivisi per comodità di consultazione in 3 gruppi: Artigiani, ditte individuali e lavoratori autonomi che operano in cantiere, senza lavoratori; Imprese edili che operano in cantiere, con lavoratori dipendenti o soci lavoratori dipendenti o soci lavoratori; Adempimenti del Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione Questa nuova Guida ai Piani di Sicurezza 2.0, giunta alla seconda edizione, si rinnova e si aggiorna allo stato dell’arte tecnico e normativo per offrire un vero e proprio percorso guidato per la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), del Fascicolo Tecnico (FT), del Piano Operativo di Sicurezza (POS) e del Piano Sostitutivo di Sicurezza (PSS), accompagnando il lettore passo per passo nella redazione, nell’organizzazione e nella gestione della documentazione. Le schede delle lavorazioni e la modulistica, scaricabili dal cloud, sono editabili e personalizzabili secondo le specifiche esigenze e sono state aggiornate mantenendo l’impostazione grafica innovativa della precedente edizione, con l’aggiunta di alcune funzionalità per facilitare il lavoro. È stata mantenuta e arricchita anche la segnaletica relativa ai DPI necessari per il corretto svolgimento delle lavorazioni. In linea con le richieste esplicitate negli anni dagli organi di controllo, questa guida offre uno strumento operativo chiaro, comprensibile e preciso, ulteriormente migliorato e affinato dall’esperienza maturata dagli Autori nel corso di una pluriennale pratica professionale sui cantieri come responsabili e coordinatori della sicurezza. Questa nuova edizione approfondisce ed estende la trattazione con ulteriori schede macchine, gruppi omogenei e schede di lavorazione, come per esempio:• bonifica di ordigni bellici;• incidenti stradali e sicurezza dei luoghi;• scavi archeologici;• allestimento segnaletica stradale;• aggiornamento scheda bonifica amianto. Inoltre, i contenuti delle schede macchine, dei gruppi omogenei e delle schede di lavorazione già presenti nella precedente edizione sono stati integrati con i rischi da esposizione a Campi Elettromagnetici (CEM) e da Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA). Rivestono particolare importanza, inoltre, le indicazioni riguardanti la gestione dei documenti durante le fasi del cantiere, specialmente per quanto concerne le modalità di aggiornamento. Sono presenti chiare istruzioni per esercitare correttamente il coordinamento e il controllo di cantiere, mediante verbali, moduli e aggiornamenti: non solo delle interferenze e delle lavorazioni, ma anche delle imprese e dei lavoratori autonomi, sia dal punto di vista dell’impresa affidataria e/o esecutrice che del coordinatore. Un’altra novità di questa guida è rappresentata dall’inserimento di una sezione dedicata alla modellazione e al BIM (Building Information Modeling) nella gestione della sicurezza in cantiere.   Luca LenziIngegnere della sicurezza, è docente e coordinatore presso l’Istituto Professionale Lavoratori Edili della Provincia di Bologna e docente a contratto presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nonché titolare dello studio di ingegneria omonimo. In ambito cantieristico vanta un’esperienza ventennale nel Coordinamento sia in Progettazione che in Esecuzione e segue come consulente o RSPP importanti imprese operanti in ambito edile e del restauro.Carmine MorettiIngegnere ambientale, è consulente aziendale e titolare dello studio TMA Srl di Bologna. Si occupa dal 2003 di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e ambiente. È consulente per aziende con sedi dislocate in varie regioni del territorio nazionale. Negli ultimi anni ha realizzato e curato diverse pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro.Francesco LoroIngegnere edile, è docente di progettazione, costruzioni, impianti e disegno tecnico presso istituti tecnici e professionali. Da sempre appassionato di modellazione dell’architettura, si occupa da anni di sicurezza aziendale e organizzazione del cantiere fornendo consulenza e collaborando con aziende e professionisti nell’ambito della progettazione e del cantiere.

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Sistema di gestione Covid-19

Il Sistema di Gestione COVID-19 nasce dall’idea di fornire alle aziende un utile strumento – una sorta di cassetta degli attrezzi – che assicuri la corretta gestione del rischio legato alla diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro.Si tratta di un vero e proprio sistema di gestione per il rischio legato al contagio da COVID-19 – verificato da auditor esperti – applicabile da aziende di tutti i settori di attività.È stato sviluppato seguendo la struttura ISO dell’ultima revisione delle norme, quali ad esempio la 9001, la 14001 e la 45001 alle quali può integrarsi, ma al contempo risulta autonomo e completo: può quindi essere adottato sia da aziende già certificate, sia da aziende che non hanno ancora sviluppato un sistema di gestione ISO.Una delle maggiori spinte che hanno portato gli autori – consulenti aziendali in materia di sicurezza sul lavoro con esperienza nelle più svariate categorie merceologiche, dalla logistica alla ristorazione, passando per gli uffici amministrativi e i servizi di cura della persona – è rappresentata da quanto indicato sulla circolare n. 22 del 20 maggio 2020 dell’INAIL, nella quale viene stabilito che il contagio da SARS-CoV-2 sul luogo di lavoro è considerato come infortunio e, in quanto tale, soggetto a liquidazione.Il documento chiarisce inoltre che «[…] la responsabilità del datore di lavoro è ipotizzabile solo in caso di violazione della legge o di obblighi derivanti dalle conoscenze sperimentali o tecniche, che nel caso dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 si possono rinvenire nei protocolli e nelle linee guida governativi e regionali di cui all’articolo 1, comma 14 del decreto-legge 16 maggio 2020, n.33 […]».Il Sistema di Gestione COVID-19 può essere considerato come la naturale evoluzione del manuale La gestione del rischio COVID-19, redatto dagli stessi autori, che ha seguito di pari passo l’evolversi dell’epidemia e il conseguente aggiornamento normativo.È stato studiato affinché le aziende possano dimostrare l’avvenuta applicazione di tutte le misure riportate nei protocolli e nelle linee guida governative, ed è facilmente adattabile alle normative regionali.Per il datore di lavoro rappresenta uno scudo, in quanto fornisce tutte le evidenze necessarie a superare eventuali controlli da parte di enti preposti (quali ad esempio INAIL o Dipartimento di Igiene e Prevenzione delle Aziende Sanitaria competenti) o a eventuali audit di terze parti (come clienti o enti di certificazione).Le soluzioni proposte nel Sistema di Gestione COVID-19 sono adattabili alla specificità di ogni tipologia di azienda, dalla più semplice alla più complessa, sia nel caso in cui un’impresa sia dotata di un Sistema di Gestione ISO, sia che non l’abbia ancora implementato.Sono presenti dei preziosi allegati in formato word:- Manualela struttura base del sistema, che offre linee guida per la sua realizzazione e l’eventuale integrazione.- Moduli Realizzati sulla base dell’esperienza degli autori, contengono le prescrizioni minime previste dai vari protocolli.- Procedure Studiate per chiarire come applicare correttamente le misure di prevenzione previste dai protocolli. – IstruzioniDelineate in modo semplice e chiaro, affinché siano facilmente applicabili.- SegnaleticaRealizzata ottimizzando la comprensibilità di figure e indicazioni scritte.Carmine Moretti Ingegnere ambientale, è consulente aziendale e titolare dello studio TMA srl di Bologna. Dal 2003 si occupa di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, formazione e ambiente. È consulente per aziende con sedi dislocate in varie regioni del territorio nazionale. Negli ultimi anni ha realizzato e curato diverse pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Marco Ballardini Ingegnere ambientale, è consulente aziendale e formatore. Dopo aver lavorato per 10 anni nel settore petrolifero come tecnico specializzato e responsabile di cantiere, dal 2016 ha avviato la collaborazione con lo studio TMA srl di Bologna, occupandosi di consulenza e formazione in ambito sicurezza e salute sul lavoro e sistemi di gestione (ISO 9001 / ISO 14001 / ISO 45001). Gli autori desiderano ringraziare Francesca Ceccolini per il lavoro di editing svolto, per la collaborazione e l’insostituibile aiuto nella redazione e preparazione di questo lavoro.Un sentito ringraziamento va anche agli auditor che hanno fornito un prezioso contributo: l’Architetto Franco Ienna e il Dottor Piero Cristilli.

Carmine Moretti, Marco Ballardini | 2021 Maggioli Editore

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Foto: iStock.com/NATALIA NOSOVA

Redazione Tecnica

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