Tutta la documentazione progettuale, ambientale e amministrativa, a partire dallo studio geologico – idrogeologico e dalle indagini geognostiche, passando per le tavole di progetto fino alla documentazione di gestione cantiere e controllo ambientale, è stata resa pubblica.
È con il Decreto n.8 avente come oggetto: Pubblicazione studio ambientale e documentazione progettuale, che il commissario e sindaco di Genova Marco Bucci comunica la disposizione della pubblicazione dello studio ambientale e della documentazione progettuale sul sito dedicato al Commissario Ricostruzione Genova.
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All’interno dello stesso Decreto viene inoltre determinato il termine di trenta giorni dalla pubblicazione, entro il quale chiunque potrà inoltrare osservazioni inviandole alla mail: commissario.ricostruzione.genova@postecert.it.
Intanto è stata annunciata l’ esplosione della pila 8 del troncone ovest del ponte Morandi per il prossimo sabato 9 marzo 2019. L’operazione che prevede l’uso di circa 250 microcariche di dinamite, per un totale di 170 kg circa di esplosivo, è stata programmata per la mattinata.
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Elaborati ponte Genova: soluzioni adottate e dimensioni della nuova opera
Tra gli elaborati ponte Genova, è possibile consultare la relazione generale all’interno della quale viene illustrato il progetto e le scelte adottate da Italferr (Gruppo ferrovie dello Stato Italiane) progettisti vincitori dell’affidamento assieme alla società Rina Consulting Spa che segue la parte di Project & Construction Management & Quality Assurance.
Si legge nella premessa della relazione: “Il progetto, basato sul concetto architettonico sviluppato dallo Studio Renzo Piano Building Workshop, prevede pile in cemento armato di sezione ellittica (9×3 metri) posizionate con un passo costante di 50 metri, ad eccezione di 3 campate, quella di attraversamento del torrente Polcevera e le due adiacenti, per le quali l’interasse passa a 100 metri”.
Il tracciato del nuovo ponte Genova, sarà leggermente ruotato verso sud rispetto al Viadotto Morandi, mentre l’andamento altimetrico rimarrà invariato. Sul andamento del tracciato, tuttavia sono state evidenziate delle problematiche circa: la lunghezza del rettilineo in rapporto alle curve dal raggio troppo stretto rispetto ai parametri attuali, gli svincoli di collegamento con l’A7. Un ulteriore problema interessa il lato opposto, dove l’impalcato del nuovo ponte ha un difficile raccordo con il tracciato esistente, in quanto occorrerebbe riposizionare l’ingresso delle gallerie verso Savona, con una variante che inciderebbe sui costi.
Tali aspetti saranno discussi presso la sede del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, che interverrà in merito per giungere ad una soluzione ottimale che potrebbe prevedere eventuali deroghe.
La soluzione strutturale progettata è quella di un viadotto continuo isolato. L’impalcato principale si comporrà di una trave continua di lunghezza totale pari a 1067.17 m costituita, a sua volta, da un totale di 19 campate così strutturate:
- 14 campate in acciaio-calcestruzzo da 50 m
- 3 campate in acciaio-calcestruzzo da 100 m;
- 1 campata in acciaio-calcestruzzo da 40.9 m di approccio alla spalla ovest;
- 1 campata in acciaio-calcestruzzo da 26.27 m di approccio alla spalla est;
A tale impalcato sarà strutturalmente connessa una rampa in acciaio-calcestruzzo di lunghezza complessiva pari a circa 109.91 m a 3 luci (34 m + 43.45 m +32.46 m).
Le 18 pile sono previste in cemento armato a sezione costante per l’intero sviluppo in altezza.
La progettazione di isolatori “a pendolo” tra la struttura dell’impalcato e le pile ha consentito l’ottimizzazione delle strutture, delle sottostrutture ed in particolar modo delle fondazioni, limitando le dimensioni delle stesse in un contesto fortemente urbanizzato ed antropizzato.
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Il nuovo ponte Genova sposa il risparmio energetico
Una nota green caratterizza il progetto del nuovo Ponte Genova che disporrà di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 136 kWp abbinato ad un sistema di accumulo con lo scopo di utilizzare energia rinnovabile per le utenze elettriche dell’opera consentirà di utilizzare al massimo l’energia prodotta, aumentando la possibilità di autoconsumo fino al 95%.
L’istallazione dell’impianto è prevista su entrambi i lati del viadotto per l’intera lunghezza. Le strutture posizionate esternamente lungo il viadotto Genova, saranno inclinate a 45 gradi rispetto al piano stradale e consentiranno il posizionamento di moduli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.
Le scelte sulle dimensioni del pannello da adottare, sono correlate allo spazio disponibile in corrispondenza delle strutture, che considerando entrambe le facciate del viadotto, sarà di 2040 mq circa.
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Sarà previsto un sistema di monitoraggio e manutenzione?
Dopo il tragico incidente del Viadotto Morandi, la questione circa il monitoraggio delle infrastrutture vetuste è finita sotto la lente, pertanto con il nuovo progetto è immancabile la predisposizione di una sensoristica finalizzata alla misurazione dei parametri di diagnostica: strutturali (spostamento, deformazione, temperatura, integrità, etc.) ed ambientali (temperatura, umidità, vento, etc.).
Tale aspetto viene approfondito nella relazione generale descrittiva impianti di telecomunicazioni e sistema di supervisione, presente nell’elenco di elaborati ponte Genova.
Previsto anche l’utilizzo della robotica per la movimentazione di sensori e delle attrezzature necessarie ad ispezionare a mantenere la struttura. La motivazione di una scelta di questo tipo è dovuta al fatto che i sensori, movimentati per poter vedere e misurare posti inaccessibili o troppo numerosi o non necessari di una ispezione continua, non richiedono una strumentazione fissa.
Robot ed End-effector per la manipolazione di utensili adatti a rimuovere o aggiungere materiale per piccoli lavori di manutenzione, ma che permettono di evitare il progredire del degrado strutturale e quindi evitare o posticipare interventi più invasivi.
La robotica verrà impiegata anche per effettuare ispezione e manutenzione dei pannelli solari/pannelli acustici in vetro presenti all’estremità della sezione degli impalcati, nonché delle vetrate a bordo piattaforma.
Il sistema di monitoraggio soprascritto sarà sviluppato in collaborazione con la IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) e verrà interfacciato con il sistema SCADA (avente funzione di raccolta dati per consentire la centralizzazione e la supervisione ed il controllo) al fine di aumentare l’efficienza in termini manutentivi e di sicurezza. In generale il Sistema di Supervisione sarà dotato di interfacce standard in modo di consentire l’integrazione con altri sistemi e impianti di successiva realizzazione.
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Quali sono gli elaborati ponte Genova consultabili?
Tra i documenti pubblicati, è possibile consultare liberamente:
documentazione progettuale – documenti generali, studi e indagini, idrologia e idraulica, progetto stradale, fondazioni ed opere provvisionali del viadotto, smaltimento acque, fabbricato tecnologico, progetto impianti, cantierizzazione, sicurezza cantieri;
documentazione ambientale – gestione terre e materiale di risulta, analisi ambientale, studio acustico, analisi del contesto archeologico, progetto ambientale della cantierizzazione, gestione e controllo ambientale in fase realizzativa;
documentazione amministrativa – richiesta parere tecnico VIA, richiesta parere tecnico VIA (firmato digitalmente), dichiarazione requisiti art. 4 DPR 120/2017.
Articolo originariamente pubblicato su Ingegneri.cc
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