Lottizzazione abusiva, quando i funzionari PA sono responsabili?

Per la Cassazione lo sono soltanto se hanno favorito concreatamente gli illeciti

La Corte di cassazione con la sentenza n.7210/2020 depositata lo scorso 18 febbraio, si è pronunciata per un caso in cui era stato accertato un abuso dovuto alla realizzazione di numerosi manufatti ed in particolare della costruzione di 34 alloggi e connesse opere di urbanizzazione.

Il progetto non aveva piano di lottizzazione, e proprio per questo aveva costituito la contestazione del reato di lottizzazione abusiva.

Perché i responsabili della PA dovrebbero essere i responsabili?

Lottizzazione abusiva, quando i funzionari PA sono responsabili?

Come responsabile dell’azione era stato additato il funzionario comunale preposto al rilascio delle autorizzazioni ad edificare, al quale veniva contestato di avere dato corso al rilascio di una concessione in assenza dei presupposti per la sua emissione.

Soltanto il comportamento del funzionario aveva dunque reso possibile la realizzazione dell’illecito di lottizzazione abusiva: questa l’osservazione dei giudici della Corte di appello. In pratica il funzionario era stato condannato.

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Cos’ha deciso la Cassazione?

La ricostruzione è stata bocciata dalla Corte di cassazione, in quanto per potere esser ritenuto responsabile il funzionario comunale deve avere tenuto una ben precisa condotta, ossia aver contribuito consapevolmente alla commissione del reato tanto da agevolarne la realizzazione attraverso la propria funzione.

In questo caso invece il funzionario «si era limitato alla conferma del dato fattuale costituito dalla ritenuta illegittimità di tutta l’operazione edificatoria posta in essere nell’area come individuata».

Quindi il funzionario si era semplicemente limitato a confermare con l’emissione di una concessione l’operato dei costruttori.
Secondo i giudici della corte di appello la condanna del funzionario per il reato di lottizzazione abusiva è dovuta a questo motivo, mentre i giudici della Corte suprema lo hanno assolto.

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Redazione Tecnica

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