Anas, cosa aspettano i 30 miliardi per i maxi-interventi?

Pubblicata in GU la delibera Cipe n.36/2019 di approvazione dello schema di programma Mit-Anas 2016-2020. Cosa manca per completare il programma di investimenti?

È del 29 luglio la delibera del Cipe di approvazione del programma di investimenti stabilito dalla spa del gruppo Fs, ma i famigerati maxi-interventi sono ancora in stand by, dato che il piano è stato pubblicato solo qualche giorno fa (il 27 gennaio) in Gazzetta ufficiale, ovvero quasi sei mesi dopo.

A questo punto, si attende il 26 febbraio per il via libera del Cda dell’Anas al progetto esecutivo del III mega-lotto della Ionica, e via ai cantieri per 1,335 miliardi.

Ecco il punto il punto sullo schema di programma di investimenti del Ministero delle Infrastrutture con Anas (in attesa che diventi contratto dopo l’approvazione della CdC)
Fonte informazioni: Massimo Frontera di Edilizia e Territorio

Anas, a che punto è il programma Mit-Anas 2016-2020?

«Siamo agli step finali per l’approvazione del Contratto di programma di Anas» ha commentato l’amministratore delegato Massimo Simonini, «che rappresenta una svolta per la capacità di investimento dell’Azienda».

La “svolta” non sta solo nell’incremento delle risorse assegnate, dato che nel 2019 è stata fatta una rimodulazione che ha elevato da 23,4 a 29,9 miliardi il budget del contratto di programma. La svolta è anche in parte il superamento delle risorse assegnate per la manutenzione rispetto ai nuovi investimenti.

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I finanziamenti saranno così disposti:
15,9 miliardi per la manutenzione della rete ordinaria, ovvero il 53% del totale delle risorse previste dal contratto di programma;
14 miliardi assegnati a nuove opere o completamenti, ovvero il 47% del totale.

Interventi per il sud?

Sì, è previsto il potenziamento delle infrastrutture del centro sud, dato che sinora è stato fatto ben poco. Al nord andranno 5,7 miliardi di investimenti (19%), a fronte di 7 miliardi assegnati al Centro Italia (24%) e più del doppio assegnati a Sud e Isole, ovvero 15,7 miliardi, pari al 52% del totale. Altri 1,5 miliardi (il 5%) sono investimenti non ripartibili tra le Regioni, oltre a investimenti in tecnologia.

Simonini ha chiarito che «si tratta di una significativa iniezione di risorse che, grazie alla riorganizzazione della struttura aziendale varata nel 2019 che razionalizza i processi e garantisce una maggiore rapidità decisionale, ci consente di “mettere a terra” investimenti destinati a rilanciare in settore delle infrastrutture».

Via al III mega-lotto della 106 Ionica

La Calabria è la regione dove si concentrano i maggiori investimenti di Anas, previsti dal contratto di programma 2016-2020: quasi 3,85 miliardi di euro.

Sarà sbloccato anche un cantiere ormai divenuto farsa di se stesso, quello del III mega-lotto della 106 Ionica, in Calabria. L’intervento prevede un costo di 1,335 miliardi per la realizzazione del potenziamento a superstrada (due corsie per senso di marcia più spartitraffico) di 38 km di strada esistente tra Roseto Capo Spulico e Sibari.

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«Nel mese di marzo» ha dichiarato la ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli «apriremo finalmente il terzo mega-lotto della 106 Ionica».

Anche la Sicilia godrà di ingenti risorse, con quasi 3,45 miliardi di euro, e altrettanto la Campania, con 2,14 miliardi di euro. Quindi sono tre regioni del mezzogiorno a spartirsi il podio.

Quali altri investimenti?

>> La Grosseto-Fano (E78), che prevede 1,442 miliardi di investimento Anas
>> La Statale 372 Telesina, da 787 milioni
>> La statale Ionica, dove il finanziamento, rimodulato leggermente al rialzo, è fissato in 599 milioni
>> La Salerno-Reggio Calabria (rinominata Autostrada del Mediterraneo), che avrà 504 milioni
>> La statale 268 del Vesuvio, che vede invece un finanziamento di 422 milioni.

>> Scopri sulla mappa tutti i maxi-interventi

Sul fronte delle manutenzioni, il maggiore intervento è quello sulla Orte-Mestre, con una spesa complessiva di 1,59 miliardi. Ancora sulla A2 del Mediterraneo c’è oltre un miliardo di stanziamento per interventi programmati.

Anche i lavori per la Statale adriatica (SS16) saranno ingenti, con 945 milioni, e quelli sulla Palermo-Catania con 792 milioni.

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Anas, 3700 km di strade tornano “a casa”

Rientreranno infatti alla gestione Anas 3.700 km di strade, il che comporterà, per la società, la necessità di acquisire risorse, sia in termini di «assunzione di personale», sia in termini di «nuovi mezzi e attrezzature per attività di sorveglianza e manutenzione sulla nuova rete».

Inoltre sempre la ministra De Micheli ha dichiarato che «Su Anas abbiamo deciso di utilizzare gli stessi criteri di valutazione che utilizziamo per i concessionari privati. L’Anas è un concessionario, è pubblico ma è un concessionario, e quindi avremo comportamenti conseguenti a questa decisione: li vedrete. Io credo che il rallentamento che è stato evidente in alcune attività dell’Anas deve vedere immediate soluzioni operative affinché questo po’ po’ di miliardi che abbiamo in pancia diventino cantieri».

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Redazione Tecnica

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