Era già successo che il MIT avviasse nel pieno della stagione estiva una consultazione pubblica sul Codice dei contratti pubblici: quando? Un anno fa, e c’era stato tempo fino al 10 settembre per presentare proposte. Questa è dunque la seconda richiesta di partecipazione per la stesura della normativa sugli appalti demandata dal Ministro Toninelli. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta, perché potrebbero cambiare non poco le carte in tavola…
Codice appalti, perché la nuova richiesta di partecipazione?
Come abbiamo anticipato c’era già stata nel 2018 una consultazione pubblica, ed era emersa una caustica posizione da parte degli interessati, specialmente operatori istituzionali visibilmente a favore dell’abrogazione della cosiddetta soft law e delle linee guida Anac.
Di fatto, secondo gli operatori, il sistema di linee guida e i decreti monotematici, non hanno portato alcuna semplificazione di quelle premeditate dalla riforma, e questo ha conseguentemente portato a molte instabilità e confusione all’interno della normativa.
Fino a quando c’è tempo per le proposte?
In ogni caso, gli operatori avranno tempo fino al 2 settembre per inoltrare le proprie proposte direttamente sul sito del ministero.
Il MIT annota che in maniera concorde all’esito della consultazione, il decreto Sblocca Cantieri ha previsto che venga adottato un Regolamento recante disposizioni di esecuzione, attuazione e integrazione del codice in materia di:
– nomina, ruolo e compiti del responsabile del procedimento;
– progettazione di lavori, servizi e forniture, e verifica del progetto;
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Decreto Sblocca Cantieri: le novità per gli appalti e l’edilizia
La Legge n. 55 del 14 giugno 2019, di conversione con modifiche del Decreto legge n. 32/2019 (Sblocca Cantieri), è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 17 giugno 2019.Lo Sblocca Cantieri contiene “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici” ed è in vigore dal 18 giugno 2019.Nel dettaglio, il D.L. 32 si compone di 30 articoli, divisi in tre distinti capi: – norme in materia di contratti pubblici, di accelerazione degli interventi infrastrutturali, e di rigenerazione urbana (Capo I); – disposizioni relative agli eventi sismici della Regione Molise e dell’area etnea (Capo II); – disposizioni relative agli eventi sismici dell’Abruzzo nell’anno 2009, del Centro Italia negli anni 2016 e 2017 e nei Comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno dell’Isola di Ischia nel 2017 (Capo III).Scopo di questo ebook è fornire un commento alla disciplina da ultimo introdotta con la conversione in legge del D.L. 32, con specifico riferimento agli affidamenti dei contratti pubblici e di infrastrutture, all’edilizia e all’assetto urbanistico e gestione del territorio. L’ebook è dunque dedicato solo al Capo I del decreto legge.Stefano BertuzziAvvocato in Roma.Gianluca CottarelliAvvocato in Roma.
Stefano Bertuzzi – Gianluca Cottarelli | 2019 Maggioli Editore
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– sistema di qualificazione e requisiti degli esecutori di lavori e dei contraenti generali;
– procedure di affidamento e realizzazione dei contratti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie comunitarie;
– direzione dei lavori e dell’esecuzione;
– esecuzione dei contratti di lavori, servizi e forniture, contabilità, sospensioni e penali;
– collaudo e verifica di conformità;
– affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria e relativi requisiti degli operatori economici;
– lavori riguardanti i beni culturali.
Regolamento unico, qual è l’obiettivo vero?
Il Ministero delle Infrastrutture garantisce che l’obiettivo principale è permettere la massima partecipazione di tutti gli attori interessati, ognuno con le sue specificità (istituzioni, associazioni di categoria e operatori del settore), e dar vita ad una scelta il più possibile condivisa nell’ambito delle sue policy.
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