Sono 1712 i progetti nelle province pronti in attesa di fondi. Ribadiamo la cifra, e lo facciamo scrivendola in lettere perché dà l’idea della mole di cui si parla: millesettecentododici. Le Province hanno tutti questi progetti (tra ponti, strade e viadotti) già conclusi e pronti a partire se sostenuti da un finanziamento adeguato. Qual è dunque il problema? Proviamo a capirlo assieme.
Infrastrutture, il censimento dell’Upi
Il monitoraggio dell’Upi parla chiaro: nessuna Regione si salva, tantissimi e troppi i progetti ancora solo su carta. Tra le cause, si nominano l’incapacità delle pubbliche amministrazioni territoriali e lo stop alle assunzioni nelle province che, di conseguenza, ha svuotato gli uffici tecnici. Uffici tecnici che hanno di fatto in gestione più di 132 mila chilometri di strade, circa 30 mila ponti, viadotti, gallerie e 7455 edifici scolastici.
L’aspetto grave è che i fondi a volte ci sono, e sono anche dichiarati nei programmi ordinari e straordinari finanziati a livello nazionale, ma ciò che manca è l’ufficializzazione tramite decreto attuativo per l’assegnazione effettiva delle risorse. Altre volte invece i fondi sono stati proprio tagliati, soprattutto tra il 2014 e il 2016, a causa della tanto discussa e ipotizzata abolizione delle Province (mai avvenuta).
Leggi anche Infrastrutture, DDL Bilancio: risorse ad Anas per 1,8 miliardi rinviate al 2020
Quale regione è sul podio?
Vediamo in rassegna alcune cifre a livello regionale:
Purtroppo oltre alle infrastrutture c’è un altro anello debole a livello provinciale (e non solo): gli investimenti per l’edilizia scolastica. Il Programma nazionale con l’individuazione degli interventi da finanziare porta la data del 3 gennaio, ma effettivamente l’assegnazione dei fondi non è avvenuta e le casse sono vuote. Questo nonostante la voce della legge di bilancio del 2019 secondo la quale ci sarebbero 715,8 milioni di finanziamenti per l’edilizia scolastica. Per strade, ponti, viadotti e gallerie l’ammontare è invece pari a 2,5 miliardi di euro.
È appena iniziata la primavera, si vedrà se qualcuno di questi progetti uscirà a breve dal letargo.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento