È stato approvato in Commissione Ambiente un emendamento (a nome Claudia Mannino) al disegno di Legge di Bilancio 2017 che prevede un fondo da 45 milioni di euro per la demolizione degli abusi edilizi: 5 milioni per l’anno 2016 e 10 milioni all’anno fino al 2020. Le risorse saranno erogate secondo criteri da definire con un decreto del Mit e del Ministero dell’Ambiente.
Il fondo da 45 milioni sarà istituito presso il Ministero delle Infrastrutture per integrare le risorse necessarie alle demolizione di opere abusive da parte dei Comuni.
Un altro emendamento, che avrebbe dovuto istituire una banca dati digitale sullo stato dell’abusivismo, è stato dichiarato inammissibile.
Potrebbe interessarti anche Abusi edilizi in aree vincolate: il proprietario è sempre responsabile
Demolizione Abusi Edilizi, provvedimenti già in vigore
Il ddl Falanga aveva lo stesso contenuto ma è fermo al Senato. Leggi Abusi edilizi, in arrivo 45 milioni per i Comuni: obiettivo demolizioni
Attualmente è attivo il Fondo da 10 milioni di euro per la demolizione degli edifici abusivi nelle aree a rischio idrogeologico, la Legge 221/2015.
In Gazzetta era già stato inoltre pubblicato il Decreto 22 luglio 2016 del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare “Modelli e linee guida relativi alla procedura per la presentazione della domanda di concessione per l’accesso ai finanziamenti per gli interventi di rimozione o di demolizione delle opere o degli immobili realizzati in aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato ovvero dei quali viene comprovata l’esposizione a rischio idrogeologico in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire” che consente già ai Comuni di accedere al finanziamento di interventi di demolizione delle opere abusive (per cui sia presente un provvedimento definitivo di demolizione non eseguito nei tempi stabiliti) nelle aree pericolose dal punto di vista idrogeologico.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento