Quando si possono accendere i termosifoni quest’anno? Per la stagione autunno/inverno 2025-2026, come per le stagioni 2024-2025 e 2023-2024, si torna alla “vecchia” normativa, superando il decreto Cingolani (DM 383 del 6 ottobre 2022) che per il 2022 aveva previsto limitazioni all’accensione del riscaldamento, con la riduzione di 15 giorni del periodo in cui gli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale potevano rimanere accesi e l’abbassamento dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati.
Per il 2025-2026, quindi, il calendario di accensione del riscaldamento farà riferimento al Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 74. L’ultima parola spetta comunque ai sindaci delle singole città, che possono eventualmente decidere di anticipare o posticipare l’accensione a seconda delle condizioni climatiche specifiche.
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Indice
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Il riscaldamento in condominio
Il libro tratta in modo ampio e completo il tema del riscaldamento negli edifici condominiali.Dall’impianto centralizzato al distacco da parte dei singoli condomini, l’opera analizza tutti gli aspetti essenziali sia da un punto di vista tecnico che giuridico.In particolare il volume affronta i problemi principali che emergono e che devono essere presi in considerazione nell’ambito del distacco. Il primo legato alla fattibilità dell’intervento alla valutazione delle eventuali conseguenze negative. Il secondo relativo alle spese da sostenere.Viene affrontato anche il problema del consumo involontario. Particolare attenzione è poi dedicata alla gestione dell’impianto ma anche ai problemi legati all’acqua calda centralizzata e alle situazioni connesse di pericolo per la collettività condominiale.Il libro si completa con una esaustiva trattazione dell’integrazione dell’impianto con il fotovoltaico e il sistema ibrido caldaia a gas/pompa di calore e una estesa trattazione sulla gestione dell’impianto (requisiti, compiti e responsabilità).Giuseppe BordolliMediatore e docente in corsi di formazione per le professioni immobiliari, è esperto di Diritto immobiliare con pluriennale esperienza in attività di consulenza per amministrazioni condominiali e società di intermediazione immobiliare. È collaboratore del Quotidiano condominio 24 ore, di Diritto.it e di varie riviste di diritto immobiliare. Autore di numerose pubblicazioni in materia.
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Zone climatiche
Come è noto, in Italia ci sono sei zone climatiche (dalla A, la più calda, alla F, la più fredda) in cui sono stabilite per legge le date in cui si possono tenere accesi i termosifoni durante l’inverno, in base appunto alle caratteristiche climatiche della zona:
- Fascia A: include le zone più calde, in particolare alcune aree costiere della Sicilia e della Calabria.
- Fascia B: copre altre aree del sud Italia con clima mite, come alcune coste del Meridione.
- Fascia C: riguarda le zone costiere centrali e le aree interne meridionali.
- Fascia D: include la maggior parte delle città del centro e alcune città del nord.
- Fascia E: copre zone settentrionali con inverni rigidi, come Milano e Torino.
- Fascia F: riguarda le aree montane, dove le temperature sono generalmente più basse tutto l’anno.
Per capire in che zona climatica si trova il proprio comune è possibile consultare questo documento che illustra la suddivisione in zone ad opera del Ministero della Transizione Ecologica attualmente in vigore (datato 2016, come aggiornamento progressivo rispetto al 1993).
Accensione riscaldamento: calendario 2025-2026
Il calendario di accensione dei termosifoni stabilito dal DPR 74/2013 è il seguente:
Fascia | Da [GG] | A [GG] | Ore giornaliere | Data inizio | Data fine |
A | 0 | 600 | 6 | 1 dicembre | 15 marzo |
B | 601 | 900 | 8 | 1 dicembre | 31 marzo |
C | 901 | 1400 | 10 | 15 novembre | 31 marzo |
D | 1401 | 2100 | 12 | 1 novembre | 15 aprile |
E | 2101 | 3000 | 14 | 15 ottobre | 15 aprile |
F | 3001 | +∞ | nessuna limitazione (tutto l’anno) |
La durata giornaliera di attivazione degli impianti non ubicati nella zona F è compresa tra le ore 5 e le ore 23 di ciascun giorno.
In presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, comunque, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, potranno autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati al decreto, purché per una durata giornaliera ridotta (non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria). Al contrario, con temperature particolarmente miti, i comuni possono decidere di posticipare.
Valori massimi della temperatura ambiente
Lo stesso DPR stabilisce anche i valori massimi della temperatura ambiente. Durante il funzionamento dell’impianto di climatizzazione invernale, la media ponderata delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti riscaldati di ciascuna unità immobiliare, non deve quindi superare:
- 18°C (+ 2°C di tolleranza) per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;
- 20°C (+ 2°C di tolleranza) per tutti gli altri edifici.
Nel 2022, al fine di agevolare l’applicazione delle limitazioni del decreto Cingolani, ENEA aveva pubblicato un vademecum con le indicazioni essenziali per impostare correttamente la temperatura di riscaldamento, che gli amministratori di condominio potranno rendere disponibile ai condomini. Il documento, dal titolo Indicazioni essenziali per una corretta impostazione degli impianti di riscaldamento a gas, è ancora utile nonostante il decreto sia superato, ed è disponibile qui.
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