La Confedilizia ha diffuso i dati relativi agli aumenti determinati in concreto dall’introduzione dell’Imu sperimentale sugli immobili concessi in locazione nei Comuni che risulta abbiano già approvato in via definitiva le relative aliquote.
Per ogni Comune interessato è stato preso ad esame un immobile tipo, per il quale è stata calcolata l’Ici dovuta nel 2011 e l’Imu dovuta per il 2012. (consulta i dati “Variazioni Ici 2011/Imu 2012 per immobili locati con contratto “concordato“)
I dati evidenziano come gli aumenti di imposta siano maggiormente pronunciati nel caso dei contratti “concordati” (aumenti del 700, 600, 300 per cento, fino al caso dell’aumento a Forlì del 3.037 per cento). Più contenuti gli aumenti per gli immobili a contratto libero (4+4) ma sempre – salvo il caso di Alba – superiori almeno al 100 per cento.
Gli aumenti sono determinati da due fattori: l’aumento del 60 per cento della base imponibile dell’imposta, dovuto alla variazione del moltiplicatore della rendita catastale, e l’aumento dell’aliquota applicabile.
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