Colpo di scena: è stata a sorpresa stralciata dal Decreto Sblocca-Italia la norma sul Regolamento unico edilizio. Tale Regolamento era stato sbandierato negli scorsi giorni come misura-simbolo del pacchetto di semplificazioni burocratiche contenuto nel grande contenitore dello Sbocca-Italia. E invece si finisce in un gigantesco nulla di fatto, con la motivazione che avrebbe bloccato la nascita del Regolamento standard per tutti gli 8mila Comuni italiani da ravvisarsi con riferimento a problemi nella definizione dei poteri delle Regioni.
È quindi un Decreto Sblocca-Italia “dimagrito” quello che con tutta probabilità arriverà sulla scrivania del presidente Napolitano entro la fine della settimana: saltati in ordine di tempo Ecobonus 65% per la riqualificazione energetica, Regolamento unico edilizio e, last but not least, la misura relativa alla limitazione ad un termine di 6 mesi o un anno del potere di autotutela della Pubblica Amministrazione nel caso di progetti presentati con DIA o SCIA. Provvedimenti che avrebbero notevolmente semplificato, snellito e velocizzato un cospicuo numero di procedure nel settore dell’edilizia e dei lavori in casa e che svaniscono come bolle di sapone nella frizzante aria settembrina.
Leggi in proposito l’articolo Pacchetto casa, dove sei? Nel frattempo ecco le idee di Assoedilizia.
Nel frattempo continuano i lavori di cesello sul provvedimento che in queste ore sta facendo la “navette” tra Dipartimento Affari Giuridici di Palazzo Chigi, Ragioneria generale ed uffici legislativi dei ministeri interessati. Dalle ultime indiscrezioni (fornite dal Sole 24 Ore), dovrebbero sopravvivere (è proprio il caso di dirlo) dentro al provvedimento definitivo le seguenti misure: la deduzione Irpef 20% delle spese di acquisto o di costruzione di immobili di tipo abitativo direttamente dal costruttore, a patto di destinarli per 8 anni ad affitto a canone concordato, oltre alle semplificazioni relative al permesso di costruire convenzionato ed a tutte le procedure di manutenzione straordinaria che potranno essere attivate con una semplice comunicazione all’Amministrazione comunale di riferimento.
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