L’entrata in vigore del nuovo libretto di impianto ha introdotto delle novità che stanno creando dubbi e perplessità in merito alla compilazione.
L’intento del legislatore è stato essenzialmente quello di elaborare uno strumento che possa , a differenza di quanto avvenuto sinora, includere la realtà ormai diffusa degli impianti di climatizzazione che da anni comprendono sempre di più sistemi a pompe di calore azionate da motori elettrici e, più in generale, quella di fornire uno strumento flessibile e modulabile tramite l’introduzione della possibilità di comporre il libretto assemblando solo le schede di pertinenza dell’impianto a cui lo stesso è destinato.
Si aggiunga inoltre che sono entrati in vigore, sempre dal 1° giugno, i nuovi rapporti di efficienza energetica, con la novità dell’introduzione dei rapporti di tipo 2, 3 e 4 rispettivamente per le pompe di calore, gli scambiatori da rete di teleriscaldamento e gli impianti di climatizzazione serviti da sistemi cogenerativi.
Lungi da voler chiarire in un solo articolo tutto ciò che crea dubbi e perplessità ma entrando un po’’più nel merito delle questioni possiamo affermare che le difficoltà di compilazione riguardano essenzialmente due problematiche:
1. l’individuazione delle schede da compilare per la descrizione dell’impianto nella sua completezza;
2. le modalità di compilazione delle schede riguardanti le misure da effettuare per valutare l’efficienza energetica delle macchine costituenti l’impianto.
Per quanto riguarda gli impianti a combustione di tipo tradizionale, le cosiddette caldaie per intenderci, sostanzialmente nulla è cambiato, sia in termini di descrizione dell’impianto che in termini di misure da effettuare.
La scheda in cui vengono descritti i generatori di calore, la scheda 4.1 del libretto, va compilata in funzione del o dei generatori presenti inseriti sul circuito del fluido termovettore; una caldaia singola comporta un’unica scheda denominata GT 1, un sistema modulare richiede sempre una scheda GT 1 ma con la necessità di compilare tante schede 11.1 quanti sono i moduli su cui effettuare la prova di combustione e di conseguenza tanti rapporti di efficienza energetica di tipo 1, la tipologia destinata ai gruppi termici tradizionali, collegandoli con la dicitura riportata in alto a destra del rapporto tipo 1, Pag. 1 di n, dove “n” è il numero dei moduli.
Le misurazioni sui generatori restano quelle stabilite dalla norma UNI 10389-1, da riportare poi sulla scheda 11.1 e contestualmente sul rapporto di controllo di tipo 1
Le novità sostanzialmente riguardano i nuovi sistemi di climatizzazione introdotti. Ci riferiamo in particolare ai sistemi a pompa di calore ( i tradizionali condizionatori), sicuramente i sistemi più diffusi tra le nuove tipologie introdotte.
In questo caso nella scelta delle schede da compilare per descrivere l’impianto bisogna sostanzialmente guardare all’unità motrice (l’unità comprendente il compressore della pompa di calore) e al numero di circuiti dei terminali (i cosiddetti split).
Premesso che una o più unità di macchine fisse che superano i 5 kW necessitano del libretto, nel caso di singola unità l’impianto sarà individuato da un’unica scheda 4.4 e da un’unica scheda da 11.2; nel caso in cui la somma di cui sopra viene raggiunta, ad esempio, da 3 unità allora sarà necessario compilare 3 schede 4.4, denominate GF 1 di 3, GF 2 di 3 e GF 3 di 3, e parimenti 3 schede 11.2 con la stessa classificazione. Se poi una o più macchine superano i 10 kW in climatizzazione invernale e/o i 12 kW in climatizzazione estiva allora sarà necessario compilare anche i relativi rapporti di efficienza energetica, in questo caso i rapporti di tipo 2, con la stessa logica appena descritta e cioè di compilare 3 rapporti denominati Pag. 1 di 3, 2 di 3 e 3 di 3.
In caso di macchina cosiddetta mulitsplit cioè dotata di unica unità moto condensante e più terminali, ad esempio 5, allora bisognerà compilare un’unica scheda 4.4 , classificata GF 1 e 5 schede 11.2, ciascuna riferita ad ogni singolo circuito, scrivendo circuito 1 nella prima scheda, circuito 2 nella seconda e così via.
Allo stesso modo andranno collegati 5 rapporti di efficienza energetica, di tipo 2, collegati come prima cioè Pag. 1 di 5, 2 di 5 e così via, perché in questo caso ad un’unica macchina sono collegati 5 circuiti.
Ribadendo che un unico intervento non possa essere esaustivo sull’ampia materia in oggetto, l’intento dell’articolo era quello di fornire qualche breve indicazione finalizzata a chiarire meglio alcune delle modalità di compilazione possibili.
Sulle misure da effettuare ci sarebbe molto da dire e riteniamo perciò di rinviare i commenti relativi a tale argomento a successivi interventi. Intanto si parlerà specificatamente di come compilare correttamente il nuovo libretto di impianto il prossimo 3 luglio, a Bologna, in occasione di un seminario tecnico di un’intera giornata.
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