Valutazione impatto ambientale, l’Europa volta pagina: ecco come

La Valutazione di impatto ambientale (VIA) cambia ancora: è infatti entrata in vigore proprio in questi giorni una nuova misura legislativa dell’Unione Europea che innova la normativa comunitaria in materia di impatto ambientale risalente ad ormai 25 anni fa. Mutano pertanto alcune delle regole relative alla individuazione, descrizione e valutazione degli impatti ambientali prodotti dall’attuazione di un determinato progetto.

Rapida radiografia delle innovazioni che giungono dall’Europa
Le modifiche apportate convergono su varie ed importanti questioni relative ad efficienza delle risorse, prevenzione disastri e cambiamenti climatici. Gli stati membri dell’Unione Europea (tra cui ovviamente il nostro paese) dovranno recepire le indicazioni comunitarie provvedendo a semplificare le procedure interne di valutazione ambientale. L’applicazione delle nuove regole dovrà essere garantita entro il termine perentorio del 16 maggio 2014: ci sono pertanto 3 anni di tempo a disposizione per armonizzare la legislazione vigente con le direttive di matrice comunitaria.

Effettuando una rapida radiografia delle novità introdotte si nota che a partire da ora gli Stati membri Ue hanno la possibilità di semplificare le procedure di valutazione di impatto ambientale e vengono inoltre introdotte tempistiche precise per le diverse fasi delle valutazioni ambientali: le decisioni sul monitoraggio dei progetti infatti da ora in avanti dovranno essere prese entro 90 giorni (ma sono possibili estensioni in casi eccezionali) e le consultazioni pubbliche durare almeno 30 giorni. Gli Stati membri avranno il compito di garantire che le decisioni definitive siano prese entro un periodo di tempo ragionevole.

Per comprendere lo stato della materia nel nostro paese anche attraverso le pronunce della giurisprudenza leggi l’articolo Applicazione di VIA e VAS, il punto dell’ANCE sulla recente giurisprudenza.

VIA: tra le altre novità
I rapporti sulla Valutazione di impatto ambientale dovranno inoltre essere resi più chiari e trasparenti nei confronti del pubblico. Lo sviluppo e il miglioramento nella qualità e nel contenuto delle relazioni di valutazione è un altro dei punti al centro del ventaglio delle innovazioni normative provenienti da Bruxelles, in un’ottica di sinergia con l’obbligo da parte delle autorità competenti di dimostrare la loro acclarata obiettività (evitando perniciosi conflitti di interesse). Qualora i progetti dovessero determinare impatti negativi di rango significativo sull’ambiente, i progettisti saranno tenuti a prendere misure per evitare, prevenire o ridurre tali impatti. Tali progetti dovranno essere monitorati secondo procedure definite da ciascun Stato membro.

Per altre notizie in materia consulta la pagina di Guidambiente su Ediltecnico.it.

L’innovazione normativa avrà un impatto importante sulla disciplina della materia in tutti i paesi dell’Unione, con particolare riferimento all’Italia: sono infatti circa 200 le tipologie e le fattispecie di progetti pubblici e privati coinvolti nel rinnovamento di disciplina, tra cui i lavori su ponti, porti, centrali nucleari, autostrade e discariche di rifiuti.

Redazione Tecnica

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