IMU 2013, all’esame lo stop anche per le case in comodato d’uso

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Parte la discussione sulla conversione in legge del decreto 54/2013 che ha sospeso il pagamento della rata di giugno dell’IMU 2013. Da più parti delle forze che sostengono l’Esecutivo emerge chiara la volontà di smorzare i toni e di portare a compimento l’iter della norma con minimi cambiamenti rispetto al testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale (leggi IMU 2013, in vigore il decreto legge che sospende l’acconto).

Entro mercoledì prossimo, 5 giugno 2013, dovranno essere presentati gli emendamenti al decreto legge e quello, per così dire, più clamoroso è targato Scelta Civica. La modifica presentata dal partito capeggiato da Mario Monti vorrebbe estendere la sospensione del pagamento dell’IMU anche alle case in comodato gratuito date dai genitori ai figli. L’annuncio è stato dato da Enrico Zanetti, vicepresidente della Commissione Finanze della Camera in quota Monti.

Ricordiamo che il DL 54/2013 prevede la sospensione del pagamento dell’IMU per le prime case e per poche altre eccezioni. Negli altri casi, invece, la scadenza per il pagamento rimane il 17 giugno (leggi anche Pagamento IMU 2013: quali aliquote utilizzare per il calcolo rata).

Inizieranno poi a breve i primi tavoli di discussione per la riforma complessiva della tassazione sugli immobili che dovrà essere portata a termine, inderogabilmente, entro il 31 agosto 2013. Se così non fosse, infatti, entrerebbe in azione la “clausola di salvaguardia” contenuta nel DL 54/2013 che comporterebbe l’obbligo da parte dei contribuenti di pagare la rata IMU di giugno entro il 16 settembre 2013.

Di Marina Rui Ferro

Redazione Tecnica

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