Piano Casa Lazio, la Giunta Zingaretti salva le aree verdi

Il neo governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha sospeso la norma del Piano Casa varato dalla Giunta Polverini che prevedeva la possibilità di trasformare le aree destinate a verde pubblico, e non ancora espropriate, in aree edificabili dove realizzare alloggi in edilizia convenzionata (leggi anche “Il Piano Casa Lazio contrasta le norme statali, il Governo lo impugna“).

Con la Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n.50 del 15 marzo scorso, è stato integrato il punto 4.6 della DGR n.20/2012, aggiungendo al comma 5 il seguente periodo:” Resta pertanto stabilito che in presenza di vincoli conformativi relativi a strumenti urbanistici vigenti o adottati trova applicazione, a tempo indeterminato, l’art. 2, co. 2, lett. F, della L.R. 21/2009 e ss.mm.ii., cosichè tali previsioni urbanistiche sono da ritenersi ostative al rilascio di titoli edilizi in applicazione del Piano Casa.”

“La revisione del Piano Casa della Giunta Zingaretti salva circa tremila ettari di aree destinate dal piano regolatore di Roma a verde e servizi pubblici -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Non si finisce mai di parlare male dello sciagurato piano casa del duo Polverini – Ciocchetti. Stavolta, grazie ad un assurdo artificio, il rischio sarebbe stato davvero enorme, viste le moltissime aree che il Comune non è mai riuscito ad espropriare, che con una semplice richiesta sarebbero divenute edificabili”.

“Ancora inutile cemento, senza incrociare la domanda di casa mentre nella Capitale ci sono 250mila case sfitte, creando nuovi quartierini fatti solo di case, senza alcuna qualità ambientale e nei servizi. Una scelta che sarebbe stata doppiamente sbagliata, visto che una città non è fatta solo di case, ma di servizi pubblici, di verde pubblico, di verde di standard.”

Ebbene i numeri sono clamorosi, secondo le stime di Legambiente: su tremila ettari, sono stati scongiurati circa 30 milioni di metri quadri di nuovo cemento, ossia 96 milioni di metri cubi – applicando l’indice edificatorio previsto dal Prg di Roma-, una nuova città pari a 800 mila nuovi residenti, quasi equivalente alla città di Torino.

Redazione Tecnica

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