Condono edilizio eliminato dal calendario del Senato

Sparisce il provvedimento per il condono edilizio dal calendario del Senato. Ieri l’Aula del Senato ha approvato la proposta di togliere dal calendario d’Aula il provvedimento messo a punto dai capigruppo campani del Pdl per ottenere l’ennesimo condono edilizio. La proposta di cancellazione è stata approvata con il sì di Lega, Pd, Idv e Udc.

Contro la possibilità di una nuova sanatoria sugli abusi edilizi si era creata nelle utime ore una grande mobilitazione. Si tratta, in particolare, anche di una vittoria di Legambiente, che si era schierata contro la possibilità di un condono sugli abusi. Legambiente, nella sua campagna contro il ddl, ha raccolto oltre 5mila firme in un giorno. Gli effetti del condono edilizio proposto, primo firmatario il senatore Francesco Nitto Paola, in discussione al Senato, sarebbero stati “irreparabili”. Precisava Legambiente: “Le speculazioni sulle spiagge, nei parchi, nelle zone più belle e pregiate del Paese che dovrebbero essere tutelate e preservate per la fruizione di tutti e così invece diventano proprietà privata dei furbi, di chi ha costruito illegalmente, senza chiedere autorizzazioni e permessi e che ora viene anche premiato”. E proseguiva: “Non sono bastati gli scempi consumati finora, gli ecomostri che devastano il territorio, le vittime del dissesto idrogeologico alimentato dall’abusivismo edilizio, gli affari sporchi consumati dalle ecomafie. Non bastano le oltre 258mila abitazioni illegali costruite dal 2003 a oggi, per un fatturato in nero di 1,8 miliardi di euro”.
La’ppello di Legmabiente era stato sottoscritto subito da molti esponenti del mondo della cultura, della politica e della società civile: tra gli altri dal giurista Stefano Rodotà, dal presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica Federico Oliva e dal vicepresidente di Confindustria Ivan Lo Bello.

Il risultato dell’azzeramento del provvedimento rischia di avere conseguenze sul Governo, minaccia Nitto Paola: “Atteso l’intollerabile d immotivato atteggiamento tenuto dal ministro Clini e dal suo sottosegretario, da oggi i senatori campani non voteranno più la fiducia al governo”, avverte Nitto Palma, anche a nome di tutti i senatori campani del Pdl.

Redazione Tecnica

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