Alla domanda ha risposto il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro che, in Commissioni riunite Bilancio Camera e Senato e Politiche Ue Senato, ha presentato i dati della Ragioneria dello Stato e dell’ANAC, nell’ambito dell’esame della Relazione sullo stato di attuazione del PNRR.
>> Vorresti ricevere news come questa? Clicca qui, è gratis
Decaro ha poi evidenziato anche le criticità, con le quali gli enti devono fare i conti, che sono soprattutto dovute alle ristrettezze economiche e alla carenza di personale. Non secondarie le questioni che interessano gli iter autorizzativi, gli anticipi e la puntualità dei pagamenti, relativamente alle quali il presidente ANCI ha richiesto un confronto con Governo e Parlamento al fine di trovare una soluzione.
Leggi anche gli aggiornamenti:
– Revisione PNRR: nella bozza tagli per 16 miliardi di euro
– Risorse dal PNRR al REPowerEU. Dove finiscono le misure contro il dissesto idrogeologico?
Vediamo nel dettaglio quali sono state le dichiarazioni rilasciate da Decaro e riportate sul sito dell’associazione nazionale dei comuni.
Leggi anche: Le modifiche al PNRR approvate su Ecobonus e Sismabonus
Assegnati ai Comuni 37 miliardi
Anche se la strada è piena di ostacoli, i Comuni vanno avanti con i progetti PNRR. Decaro ha dichiarato: “I dati della Ragioneria dello Stato e dell’ANAC confermano che, nonostante le difficoltà economiche e le ristrettezze di personale che rimangono, i Comuni stanno facendo il proprio dovere: abbiamo ottenuto le risorse e le stiamo spendendo. Ci erano stati riservati 40 miliardi di euro, il 19% delle risorse del Pnrr. Di questi, sono stati già assegnati ai Comuni 37 miliardi, sulla base dei quali abbiamo bandito 55mila gare, il 52% del totale. Tuttavia, permangono alcune criticità trasversali sulle anticipazioni, sul meccanismo dei pagamenti e sulla semplificazione nella fase delle autorizzazioni. Come ANCI siamo pronti al confronto con il governo e il Parlamento per risolvere queste criticità”.
Sulla base dei dati ANAC, il presidente ha poi sottolineato: “in tutta Italia le gare bandite con risorse PNRR e/o PNC da luglio 2022 fino a metà giugno 2023 sono circa 102mila. Di queste, il 51%, ossia quasi 52mila, solo a titolarità comunale. I Comuni di fatto sono la prima categoria di committenti per numero di gare bandite PNRR/PNC e questo nonostante siano titolari del 19% del totale del monte risorse reso disponibile dal PNRR”.
E sui progetti relativi ai nuovi asili nido, Decaro ha precisato: “Entro la fine di giugno, il 91,4% delle risorse sono state aggiudicate con le gare: non abbiamo avuto problemi con la Commissione Ue”.
Potrebbe interessarti: Quali norme applicare agli appalti PNRR? La Circolare MIT con i chiarimenti
Iter autorizzativi, anticipi e puntualità dei pagamenti: le criticità maggiori
Gli iter autorizzativi rappresentano uno dei principali ostacoli. Per l’associazione occorre “dare vita a una conferenza dei servizi unica a 30 giorni per tutte le opere pubbliche, estendendo a tutte le opere la procedura semplificata ora prevista per scuole e asili nido e che ha dato ottimi risultati come confermano i dati”.
Tra le criticità evidenziate da Decaro, oltre a quella di una maggiore puntualità dei pagamenti, c’è il tema anticipi: “oggi sono del 10%, che ove ci sia un progetto esecutivo ci venga anticipato il 30%, che è quello che ci chiedono le aziende per procedere con i lavori”.
Hai già visitato la sezione Risorse Gratuite di Ediltecnico?
Qui trovi ebook e corsi online utili per la professione
Consigliamo
Novità editoriali
Foto:iStock.com/akindo
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento