Decreto Siccità in Gazzetta, in arrivo la nomina di un Commissario straordinario

Il nuovo decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la prevenzione e il contrasto della siccità e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche è ora in vigore

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(Aggiornamento del 24 maggio 2023) Come preannunciato in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – che dal 1993 viene celebrata il 22 marzo di ogni anno con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’acqua e di promuovere la gestione sostenibile delle risorse idriche – l’Italia avrà a breve il suo Commissario per la Siccità.

Come sappiamo infatti, il Paese è gravemente colpito da un’emergenza siccità che sta investendo soprattutto le regioni del Sud, dove le riserve idriche sono a livelli critici. Dopo una prima cabina di regia sulla crisi idrica che si è tenuta a marzo, il 6 aprile il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto Decreto Siccità, che ora – in data 14 aprile – è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (DECRETO-LEGGE 14 aprile 2023, n. 39 Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche) ed è quindi in vigore da sabato 15 aprile.

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La nuova norma punta a snellire le procedure autorizzative (sul modello PNRR) e quindi a velocizzare gli iter per la realizzazione delle infrastrutture idriche e per la sicurezza e la gestione degli invasi. Inoltre è stata confermata l’istituzione di una Cabina di Regia fissa e della figura di un Commissario straordinario per gestire al meglio la risorsa idrica (Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica).

La Cabina di Regia coinvolgerà tutti i Ministeri competenti e avrà un compito di indirizzo, coordinamento e monitoraggio; tra le sue prime attività si occuperà di fare una ricognizione degli interventi più urgenti da attuare nell’immediato per far fronte alla crisi idrica.

Altre attività riguarderanno l’avvio di percorsi di efficientamento delle reti idriche, punto debole tutto italiano: l’Istat ha recentemente presentato le statistiche sull’acqua relative al biennio 2020-2022 e ha sottolineato come l’acqua in Italia (che detiene il primato in Europa per la quantità di acqua prelevata per uso potabile) venga sprecata in gran parte a causa di condutture obsolete.

Attività molto importante per la Cabina di Regia sarà inoltre lo studio della possibilità di riutilizzo delle acque reflue per uso irriguo.

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Commissario Siccità, i compiti

La nuova figura del Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica sarà nominata subito dopo l’entrata in vigore del decreto e rimarrà in carica almeno fino al 31 dicembre 2023, con possibilità di proroga fino al 31 dicembre 2024.

Il compito del Commissario sarà quello di coordinare le azioni per far fronte alla siccità, promuovendo la gestione sostenibile delle risorse idriche e lavorando per migliorare la rete di infrastrutture per la raccolta, lo stoccaggio e la distribuzione dell’acqua.

Come si legge nel comunicato stampa del Governo, il Commissario “realizzerà, in via d’urgenza, gli interventi indicati dalla Cabina di regia e svolgerà ulteriori funzioni, tra le quali la regolazione dei volumi e delle portate degli invasi, la verifica e il coordinamento dell’adozione, da parte delle regioni, delle misure previste per razionalizzare i consumi ed eliminare gli sprechi, la verifica e il monitoraggio dell’iter autorizzativo dei progetti di gestione degli invasi finalizzati alle operazioni di sghiaiamento e sfangamento, l’individuazione delle dighe per le quali risulta necessaria e urgente l’adozione di interventi per la rimozione dei sedimenti accumulati nei serbatoi, la ricognizione degli invasi fuori esercizio temporaneo da finanziare nell’ambito delle risorse del Fondo per il miglioramento della sicurezza e la gestione degli invasi“.

“Il Commissario, in caso di perdurante inerzia nella realizzazione degli interventi e delle misure elencate da parte dei soggetti responsabili, potrà essere indicato dal Presidente del Consiglio dei ministri, previa delibera del Consiglio dei ministri e sentito il soggetto inadempiente, al fine di adottare, in via sostitutiva, gli atti o i provvedimenti necessari o di eseguire i progetti e gli interventi.”

In seguito all’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna il Consiglio Dei Ministri ha predisposto l’estensione delle competenze del Commissario alla Siccità, per la verifica e il monitoraggio delle opere di drenaggio dell’acqua.

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Immagine: iStock/Daniel Balakov

Redazione Tecnica

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