Il 2022 è stato un anno di crescita per il settore fotovoltaico italiano; tutti i principali indicatori mostrano valori significativamente più elevati rispetto agli anni precedenti. Al 31 dicembre 2022 risultano in esercizio in Italia circa 1.225.000 impianti (+21% rispetto alla fine del 2021), per una potenza complessiva superiore a 25 GW (+11%); la produzione annuale, pari a 28,2 TWh, è aumentata del 12,5% rispetto al 2021.
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Tuttavia sugli impianti fotovoltaici aleggiano falsi miti difficili da demolire. Per questo l’associazione Italia Solare ha smontato cinque presunte verità chiarendo come stanno effettivamente le cose in tema di occupazione del suolo, paesaggio e biodiversità, inaffidabilità, incendi ed inquinamento.
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Gli impianti fotovoltaici sottraggono terreni all’agricoltura
Lo spazio non è un problema! Per smontare questo falso mito, occorre osservare i dati Ispra:
- superficie agricola disponibile > 16,6 mln di ettari
- superficie agricola utilizzata > 12,4 mln di ettari
- superficie agricola non utilizzata/abbandonata > 4,2 mln di ettari
- superficie agricola abbandonata ogni anno > + 120 mila ettari.
Italia Solare precisa che per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 occorrono 43 Gigawatt (GW) di nuove installazioni fotovoltaiche. Per tale potenza sono necessari circa 56 mila ettari di superficie, di questa il 30% potrebbe occupare i tetti, pertanto la superficie agricola necessaria è di circa 39 mila ettari equivalente a:
- un terzo della superficie agricola che ogni anno non viene più coltivata passando a uno stato di abbandono;
- 0,9% della superficie agricola persa totale;
- 0,24% della superficie agricola totale.
Non va poi dimenticato, che esiste l’agrivoltaico che consente agli agricoltori di continuare a coltivare la terra beneficiando del ricavo economico aggiuntivo proveniente dal fotovoltaico. Per saperne di più sull’agrivoltaico guarda la video-intervista di Ediltecnico all’arch. Alessandra Scognamiglio, presidente dell’Associazione italiana Agrivoltaico Sostenibile.
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Il fotovoltaico è un pericolo per il paesaggio e compromette la biodiversità
Per argomentare questo aspetto, l’associazione sottolinea che dove si installano impianti fotovoltaici non sono consentiti diserbanti e sostanze chimiche. L’agrivoltaico rappresenta un’efficace opportunità per far convivere produzione di energia pulita e agricoltura sostenibile nel rispetto della biodiversità.
Inoltre, le aree di pregio paesaggistico o naturalistico sono soggette a vincoli paesaggistici, pertanto non è possibile installare i pannelli a terra.
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Il fotovoltaico è inaffidabile perché non programmabile e non prevedibile
Questo mito è da sfatare per via della precisione raggiunta dalle previsioni meteo, insieme ai dati storici disponibili sulle produzioni degli impianti fotovoltaici. Ad oggi è possibile prevedere la produzione solare che può anche essere programmata grazie ai sempre più economici e performanti sistemi di accumulo.
C’è una correlazione tra incendi e business fotovoltaico
Non c’è nessuna correlazione tra i terreni che hanno subito incendi e il business del fotovoltaico, questo perché le aree sono escluse da ogni possibile utilizzo per i successivi 15 anni dall’incendio (legge nazionale 353/2000, art. 10).
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No riduzione CO2 perché per produrre i pannelli si consuma energia da carbone
Questo è un problema che interessa molti prodotti e si spera che in futuro le cose possano migliorare, utilizzando energia sempre meno inquinante.
Nel caso specifico dei pannelli fotovoltaici, Italia Solare spiega che l’energia necessaria per produrre un modulo fotovoltaico viene compensata dallo stesso modulo in meno di un anno di funzionamento, dopodiché il modulo fotovoltaico comincia a produrre energia pulita al 100%.
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Il volume è una guida completa i) alla progettazione degli impianti fotovoltaici grid-connected, anche dotati di sistemi di accumulo, ii) alla presentazione degli interventi di manutenzione per ottimizzarne le prestazioni, iii) alla trattazione delle tematiche inerenti agli ammodernamenti tecnologici eseguiti su impianti in esercizio (revamping e repowering), iv) alla generazione distribuita residenziale ed industriale e ai sistemi di potenza multimegawatt ed utility-scale. Il testo mostra l’architettura di un sistema fotovoltaico, fornendone gli elementi necessari per il corretto dimensionamento impiantistico, descrivendone approfonditamente l’ingegneria di sistema: dal gruppo di generazione fino al punto di connessione alla rete elettrica. Il volume è aggiornato alla normativa elettrica vigente, anche con particolare attenzione alle recenti disposizioni normative in tema di implementazione dei sistemi di accumulo all’interno del sistemo elettrico. Una parte del volume è dedicata all’esercizio in parallelo con la rete elettrica dei sistemi fotovoltaici, descrivendone le tipologie di connessione in bassa, media ed alta tensione, gli aspetti progettuali e l’iter TICA – dalla richiesta di connessione inoltrata al gestore di rete, fino alla realizzazione delle opere di rete. Il testo mostra le operazioni di manutenzione ordinaria standard, fino ad arrivare all’analisi termografica realizzata con droni. Sono illustrati casi di impianti fotovoltaici “under performing”, e mostrati nel dettaglio esempi di malfunzionamenti o guasti di moduli fotovoltaici ed altri componenti di impianto che comportano riduzione del performance ratio. Il testo mostra tutti gli adempimenti burocratici a cui occorre ottemperare al fine di evitare sanzioni economiche e garantire il mantenimento del diritto all’incentivo e alle convenzioni GSE per impianti incentivati e impianti fotovoltaici eserciti in grid/market parity. Di prezioso ausilio pratico risultano essere le 15 relazioni tecniche di impianti fotovoltaici, complete di schemi elettrici e calcoli progettuali – rilasciati nello spazio web a disposizione del lettore. Alessandro CaffarelliIngegnere aerospaziale, è CTU presso il Tribunale Ordinario di Roma. Ha progettato e diretto lavori per oltre 700 MW di impianti fotovoltaici ed eolici. È socio fondatore di Intellienergia ed attualmente Business Development Manager per EF Solare Italia.Giulio de SimoneIngegnere meccanico, Ph.D. in Ingegneria dell’Energia e Ambiente. È socio fondatore e CEO di Intellienergia. Ha progettato e diretto lavori per oltre 500 MW di impianti di produzione di energia rinnovabile.Angelo PignatelliIngegnere elettronico, Ph.D. in Ingegneria dei Sistemi, PMP presso il Project Management. Ha progettato e diretto lavori per oltre 200 MW di impianti di produzione di energia rinnovabile. Kostantino TsolakoglouIngegnere aerospaziale, MSc, si occupa di sviluppo, progettazione, asset management e O&M di impianti utility scale. È Head of Engineering presso una delle maggiori realtà europee in ambito fotovoltaico. Gli autori sono docenti per conto dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.
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