“Acque sicure” è il piano italiano contro il dissesto idrogeologico. Coinvolge 14 aree metropolitane, comprese quella di Genova e Milano, per le quali il governo ha stanziato 1 miliardo e 300 milioni di euro. Parola del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti a Expo nell’ambito del convegno “Acque sicure, per un rapporto nuovo tra fiume e città”
“Il piano – ha detto Galletti – partirà all’inizio dell’autunno con la firma degli accordi di programma con le Regioni, che avranno subito 650 milioni di euro disponibili. I criteri con cui verranno erogati i fondi sono stringenti: da un lato c’è ovviamente la pericolosità delle singole situazioni di dissesto idrogeologico, ma dall’altro viene preso in esame lo stato della progettazione delle opere. Basta, insomma, all’erogazione di denaro pubblico a regioni ed enti che in cambio forniscono solo generiche assicurazioni d’intervento sul territorio. Anche perché di mezzo c’è il concreto rischio che la Ue attivi delle procedure d’infrazione, il cui eventuale costo, sarà in ogni caso sopportato proprio dalle regioni inadempienti”.
Per il piano “Acque sicure” contro il dissesto idrogeologico a disposizione ci sono altri 5 miliardi
Saranno stanziati altri 5 miliardi di euro per gli interventi sul resto del territorio nazionale, come i piccoli paesi di montagna o le zone interessate da frane e smottamenti. Gli interventi di “Acque sicure” dureranno dai 2 ai 5 anni e saranno dislocati soprattutto al Sud per la depurazione. L’Italia è sottoposta a pesanti sanzioni da parte dell’Unione europea e all’inizio del 2016 dovrà iniziare a pagare.
A Genova andranno 400 milioni. I fondi rappresentano risorse garantite, per la complessiva messa in sicurezza e verranno ripresi lavori già iniziati. “Certo, ci vorranno anni e nel frattempo bisognerà convivere con il rischio e lavorare per limitare i danni” ha dichiarato il Sindaco di Genova Marco Doria.
Maggioli editore sta organizzando a Padova un convegno dedicato proprio al tema del dissesto idrogeologico. Parteciperà come relatore il Prof. Ing. Paolo Salandin dell’Università di Padova. State sintonizzati sulle pagine di Ediltecnico per avere presto ulteriori informazioni.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento