Il 25 e 26 ottobre si sono svolti a Roma gli Stati generali del paesaggio, organizzati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, per formulare proposte tutelare e gestire al meglio il paesaggio. Le sessioni dell’incontro sono incentrate sull’analisi della tutela del paesaggio sotto molteplici aspetti: giuridico, economico, sociale, culturale.
Nell’’evento è stato presentato il 1° Rapporto sullo stato delle politiche del paesaggio dell’Osservatorio per la qualità del paesaggio del Ministero, compilato con l’ausilio di enti ed esperti del settore, che intende fornire un quadro aggiornato sulla situazione del paesaggio in Italia.
Tutela del Paesaggio: strumenti e criticità
Molto spazio è stato riservato agli strumenti di tutela previsti dal “Codice dei beni culturali” (D.lgs. 42/2004), come i Piani paesaggistici regionali, i vincoli paesaggistici e i provvedimenti di autorizzazione degli interventi da realizzarsi su immobili vincolati. In relazione ai Piani paesaggistici regionali ne è stata sottolineata la funzione di “quadro” dei valori da preservare in modo organico ed omogeneo sul territorio regionale, in contrapposizione a quella di programmazione propria dei piani territoriali ed urbanistici in generale.
Fino a oggi solo Sardegna, Puglia, Toscana e di recente il Piemonte hanno approvato i piani paesaggistici (in Calabria lo scorso anno è stato approvato il Quadro Territoriale Regionale a valenza Paesaggistica, ma la pianificazione paesaggistica deve essere completata dai Piani d’Ambito di livello provinciale). Forti criticità sono state rilevate infatti in merito alla procedura di approvazione dei Piani paesaggistici sia, una volta approvati, in relazione all’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali.
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