Il suono del colossale “gong” ha echeggiato in tutta Italia lo scorso 10 settembre, sancendo la scadenza per i Comuni del secondo termine utile per fissare e inviare al ministero delle Finanze l’aliquota della TASI 2014, il tributo annuale sui servizi indivisibili.
A questo punto tocca al Dipartimento Finanze pubblicare entro domani l’elenco completo delle aliquote stabilite nei territori. Ma soprattutto tocca ai contribuenti cominciare a capire quanto dovranno versare (e attraverso quali modalità dovranno pagare) per il famigerato tributo che ha di fatto sostituito l’IMU sull’abitazione principale.
Ma come si fa a calcolare la base imponibile della TASI 2014 e quindi comprendere quanto si dovrà pagare per questo tributo sulla casa?
Intro: le aliquote
In sede di premessa alle effettive modalità di calcolo della TASI va definito il “range” all’interno del quale può oscillare l’ampiezza dell’aliquota del tributo statuita dal singolo comune: il tetto massimo è al 2,5 permille, mentre l’aliquota di base si situa all’1 permille. Tuttavia può essere applicata dalle amministrazioni comunali una maggiorazione dello 0,8 permille (definita dalla legge di Stabilità): quest’ultima è vincolata alla concessione delle detrazioni che per l’IMU erano fisse a livello nazionale (200 euro per tutti, più 50 euro per ciascun figlio sotto i 26 anni) e che per la TASI dipendono invece dalla discrezionalità dei singoli comuni.
Per tutte le nuove informazioni in materia di tributi sulla casa aggiornate all’ottobre 2014 acquista il pratico e-book La TASI e la IUC edito da Maggioli Editore: un commento sistematico alla disciplina con particolare attenzione alle principali novità introdotte, tramite il supporto di casi pratici e tabelle sintetiche.
Pertanto l’aliquota TASI 2014 può raggiungere un picco massimo del 3,3 permille. Nulla vieta inoltre all’amministrazione di neutralizzare l’aliquota a zero. Facendo la media di 68 Comuni capoluogo le cui aliquote sono già pubblicate sul portale delle Finanze, l’aliquota media complessiva si assesta sulla cifra del 2,48 permille.
Calcolo TASI 2014 in 4 semplici mosse
La TASI si calcola sulla base imponibile della rendita catastale della prima casa di proprietà. Ma come si calcola concretamente l’importo dovuto della TASI 2014? Ecco un facile esempio in 4 rapidi passaggi.
1. Trovare la rendita catastale dell’immobile
Il primo passo per calcolare la TASI 2014 è quello di trovare la rendita catastale dell’immobile su cui si pagherà il tributo. Il dato può essere comodamente recuperato sull’atto di proprietà dell’immobile oppure consultando il servizio di visure catastali dell’Agenzia delle Entrate che è diventato gratuito per gli immobili di cui il soggetto richiedente risulti titolare.
Nell’esempio qui riportato, supponiamo che la rendita catastale sia di 1000 euro.
2. Rivalutazione della rendita catastale
Il secondo passaggio consiste nella rivalutazione della rendita catastale di una quota equivalente al 5%. La rivalutazione pertanto si ottiene moltiplicando la rendita catastale per 0,05.
Rivalutazione 5% = Rendita catastale x 0,05
Nel nostro esempio, quindi, la rivalutazione sarà di:
1.000 euro x 0,05 = 50 euro
La rendita catastale rivalutata consisterà pertanto nella cifra composta dalla somma tra la rendita catastale di partenza e la rivalutazione. Nel nostro esempio questa cifra è quindi 1050 euro.
3. Calcolo della base imponibile
La base imponibile, ovverosia la cifra sulla quale calcolare l’importo da versare per la TASI 2014, si ottiene moltiplicando la rendita catastale rivalutata per un coefficiente che, per le abitazioni civili risulta essere 160.
Base imponibile = Rendita catastale rivalutata x 160
Nel nostro esempio, quindi, la base imponibile sarà pari al seguente prodotto:
1050 euro x 160 (coefficiente) = 168.000 euro
4. Calcolo della TASI 2014
L’ultimo passaggio, quello fondamentale, è il calcolo del corrispettivo da pagare. La cifra è il risultato del prodotto della base imponibile calcolata nel passaggio 3 e l’aliquota TASI decisa dal Comune.
TASI 2014 = Base imponibile x aliquota comunale
Nell’ipotesi che l’aliquota sia del 2 permille (una cifra che consideriamo media ponendosi circa a metà tra ll’aliquota minima dell’1 permille e la massima dell’3,3 permille), il calcolo nel nostro esempio diventa:
168.000 euro x 0,002 = 336 euro
Questo è l’importo finale che l’utente dovrà sborsare.
Le scadenze per il pagamento della TASI 2014
Il versamento del tributo è possibile solo tramite Modello F24 o bollettino di conto corrente postale.
Le date entro cui effettuare i versamenti sono le seguenti: 16 ottobre per quanto riguarda l’acconto (o prima rata) nei Comuni che hanno deliberato entro il 10 settembre.
16 dicembre per la seconda rata (questa data funge da scadenza per la seconda rata anche per coloro che hanno versato l’acconto della TASI già quest’estate, cioè nei Comuni puntuali con la deliberazione delle aliquote).
Nei Comuni che non sono riusciti a deliberare neanche in questo secondo spot di tempo concesso, scatta l’aliquota automatica all’1 permille con i contribuenti chiamati a pagare in un’unica soluzione entro il 16 dicembre.
La TASI è a carico del proprietario dell’immobile e di chi lo utilizza (nel caso di appartamento dato in affitto): i Comuni sono chiamati a decidere la quota d’imposta (tra il 10 e il 30%) posta a carico dell’inquilino: per saperne di più leggi l’articolo TASI 2014: ecco quanto pagano rispettivamente inquilino e proprietario.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento