Strade e piste ciclabili fotovoltaiche: in Olanda si può pedalare green

L’Olanda è famosa per i tulipani, i mulini a vento, i parcheggi multipiano per biciclette e da domani anche per la prima pista ciclabile “veramente verde”.

Il 12 novembre 2014, infatti, è stata inaugurata la prima strada pubblica a pannelli solari integrati. Il tratto interessato tra Krommenie e Wormerveer, due sobborghi di Amsterdam, percorso quotidianamente da circa 2.000 ciclisti tra studenti e pendolari, sarà innovato per circa 70 metri con un pavimento traslucido di vetro temperato, al di sotto del quale sono alloggiate file di celle solari in silicio cristallino racchiuse in moduli di calcestruzzo.

Le piste ciclabili fotovoltaiche avranno questo aspetto.
Le piste ciclabili fotovoltaiche avranno questo aspetto.

Una realizzazione ambiziosa, visto il costo (3 milioni di euro), che punta a raggiungere i 100 metri in programma per il 2016, per poi arrivare a coprire il 20% dei 140.000 km di strade olandesi. Se oggi i 70 m forniranno energia a 3 famiglie, un domani si punta a sopperire al fabbisogno energetico di semafori, segnaletica stradale luminosa e auto elettriche.

Il nome del progetto è SolaRoad, ideato dall’Istituto di Ricerca Olandese TNO ed iniziato nel 2009. Le celle solari vengono inserite in lastre speciali di cemento e ricoperte con un vetro che permette il passaggio della luce solare. Sono stati inoltre aggiunti un rivestimento non adesivo e una leggera inclinazione affinché la pioggia lavi via lo sporco e la superficie rimanga pulita. In questo modo viene garantita la massima esposizione alla luce solare, anche se i pannelli producono comunque il 30% di energia in meno rispetto a quelli fissati sui tetti.

Krommenie sarà la prima città ad avere una pista ciclabile dotata di pannelli solari, ma utilizzare il manto stradale per catturare l’energia solare è un’idea che ha suscitato l’interesse di molti gruppi di studio.

Due ingegneri americani, Julie e Scott Brusaw, hanno sviluppato dei pannelli solari da strada già nel 2006, e dal 2009 la loro Società ha un contratto con l’America’s Federal Highway Administration (leggi in proposito l’articolo sul sito Ingegneri.cc).

Inizialmente la coppia aveva messo sul proprio posteggio auto delle unità solari e, attraverso un video, è riuscita a raccogliere 2,2 milioni di dollari per produrre in larga scala il progetto. In effetti se tutte le strade negli Stati Uniti venissero convertite in questo modo verrebbe prodotta tre volte l’energia attuale e verrebbe ridotta l’emissione di gas dannosi del 75%.

E da noi? Piste ciclabili e strade ci sono e pure il sole. Che aspettiamo?

Fonti:
www.ansa.it – Nella periferia di Amsterdam, energia sufficiente per 3 famiglie – 7 novembre 2014
www.lamezialive.it – Le prossime piste ciclabili costruiamole solari – novembre 2014
www.greenme.it – L’olanda pista ciclabile solare – novembre 2014
http://tech.fanpage.it – SolaRoad in Olanda arriva la prima pista ciclabile con pannelli solari – novembre 2014

Horizon 2020

La ricerca e l’innovazione sono le nuove strategie adottate dall’Unione Europea con lo scopo di rafforzare la sua competitività, creare posti di lavoro e favorire il giusto clima per lo sviluppo di nuove idee e scienze. Spesso è proprio dagli investimenti nella ricerca che nascono le innovazioni e le conquiste tecnologiche, le quali daranno vita a nuove industrie e all’espansione dei mercati. Nonostante la crisi attuale, Horizon 2020 assicurerà la competitività sul piano del know-how della Comunità Europea. La prima parte di questo documento ha lo scopo di portare a conoscenza il nuovo Programma Quadro Europeo analizzando le principali finalità, le azioni di ricerca e i beneficiari che possono partecipare ai finanziamenti.Nella seconda sezione del presente elaborato sono illustrate le modalità di presentazione d’idee innovative, d’idee d’avanguardia e le procedure di partecipazione ai bandi.  Nell’ultima parte del secondo capitolo, infine, si descrivono i criteri con i quali costituire e ricercare un partenariato atto a garantire la collaborazione scientifica e il requisito di “transnazionalità” all’interno dei progetti.La terza parte tratta tutti gli aspetti che si riferiscono alla fase di presentazione della proposta informando il lettore a proposito dei principali passaggi da adottare per partecipare con la propria idea d’innovazione (sottoposto a control­lo di ammissibilità prima di essere valutato) e di creare un archivio dati nel quale inserire i propri stati di avanzamento. 

Melania Braghin, Cristiano Collesi, Giorgia Mancinelli, Domenico Pepe | 2015 Maggioli Editore

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