Il SISTRI “sarà sospeso attraverso il prossimo DL sul quale stiamo lavorando”. Lo ha detto il Ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, intervenendo all’assemblea di Confartigianato e rassicurando così il presidente dell’Associazione, Giorgio Guerrini. Questi aveva proposto di “destinare ai terremotati i 70 milioni inutilmente versati dalle imprese per il SISTRI, il famoso sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti”.
Secondo Guerrini, la semplificazione della burocrazia è “una bandiera agitata non si sa più quante volte; eppure oggi gli oneri amministrativi pesano sulle aziende italiane per 23 miliardi l’anno, pari a 1 punto e mezzo di Pil. Ogni impresa deve dedicare a pratiche e scartoffie 86 giorni l’anno. Soltanto in questa legislatura sono state varate 222 norme fiscali ad alto tasso di complicazione, 1 ogni 6 giorni”. E, inoltre, “parlando di assurdità burocratiche, non si può non citare quello che è diventato ormai un simbolo delle cose da non fare: il SISTRI, il famoso sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti”, aggiunge. A giudizio del leader di Confartigianato, il Sistri non va cambiato ma “va eliminato. E va sostituito con un sistema sostenibile, aderente alla realtà, flessibile, semplice e poco costoso. Si può fare, noi abbiamo fatto le nostre proposte concrete: solo così si potranno raggiungere gli obiettivi della tracciabilità dei rifiuti e della tutela dell’ecosistema, che sono anche i nostri obiettivi. 70 milioni di contributi, invece, sono stati finora versati dagli imprenditori per un servizio che non esiste: un fiume di denaro che ha finanziato solo i costi interni di un sistema mai reso operativo. Utilizziamoli, allora, per aiutare le imprese così duramente colpite dal terremoto”, ha concluso.
Subito la conferma dal ministro competente dell’esecutivo Monti. Il Ministro dell’ambiente Corrado Clini ha infatti comunicato di avere proposto al Consiglio dei Ministri (nell’ambito del decreto legge sviluppo, che dovrebbe essere approvato venerdì prossimo) la sospensione del SISTRI, per potere effettuare le verifiche richieste dopo il parere di Digitpa, l’Ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, sulla funzionalità del sistema stesso (leggi anche SISTRI, per Clini meglio la sospensione che la proroga).
Il periodo di sospensione del SISTRI, chiarisce il ministero, sarà necessario per chiarire tutti gli aspetti relativi al SISTRI, “e decidere definitivamente se il sistema funziona, se deve essere modificato o sostituito, entro al più tardi il 30 giugno 2013. Perché in ogni caso è necessario avere a disposizione un sistema efficiente per la tracciabilità dei rifiuti”.
Il SISTRI doveva entrare in piena operatività a partire dal 1° luglio 2012, dopo una serie di rinvii stabiliti a partire dal 2009. “Fermo restando che il Sistri rappresenta uno strumento necessario per la ‘tracciabilità’ dei rifiuti, come richiesto dalle direttive europee e stabilito dalla legge nazionale – spiega il ministero in una nota – a seguito delle difficoltà operative riscontrate nella fase di avvio sperimentale il Ministero dell’ambiente aveva richiesto fin dal maggio scorso alla Digitpa una valutazione sulla funzionalità del sistema”, valutazione trasmessa al ministero solo lo scorso 16 maggio 2012, in prossimità dell’entrata in funzione del SISTRI.
“È un’ipocrisia. Le contraddizioni presenti nell’esecutivo mostrano la faccia del ministro Passera che dice di impegnarsi per lo sviluppo, ma poi annuncia un`azione in netta contrapposizione con questo principio. Il sistema SISTRI sarà presto sospeso per decreto legge”, protesta Giovanni Contento, segretario nazionale Uilm. “È bene che si sappia che il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti elaborato dalla società Selex service management del gruppo Finmeccanica per conto del Ministero dell’ambiente sarebbe dovuto entrare in vigore entro il primo luglio 2012. Oggi la virata improvvisa da parte del Governo sulla spinta della lobby del trasporto su gomma che parla di un servizio che fa lievitare i costi della burocrazia, ma che in realtà serviva proprio ad abbattere quei costi una volta andato a regime. Ma, è bene ribadire che il SISTRI soprattutto sarebbe stato utile in particolar modo – osserva Contento – per la lotta alle eco-mafie attraverso la fornitura ad aziende e trasportatori di due sistemi funzionali al software che assicurano la tracciabilità dei rifiuti attraverso chiavette USB per il carico dei dati, nonché scatole nere da montare sulle motrici dei camion adibiti al trasporto”.
La sospensione del sistema ufficializzata questa mattina “renderà difficile ogni tipo di controllo al riguardo. Come sindacato non siamo assolutamente d’accordo con questa scelta ed il nostro pensiero va ai circa duecento assunti della società del gruppo di Finmeccanica che finora hanno lavorato al progetto del sistema in questione che rischiano il posto dal primo del mese prossimo. Poi, c’è da considerare le oltre 325.000 imprese finora iscritte al suddetto sistema, che saranno soggette a vere e proprie condizioni di competitività illegittima. Il Governo lo tenga presente”.
Articolo di Fortunato Laurendi tratto dalla Gazzetta degli Enti Locali
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