Sicurezza cantieri, CNA: occorre legge per l’accesso alla professione nell’edilizia

Per il CNA Costruzioni, la qualificazione delle imprese attraverso una legge sull’accesso alla professione appare come il primo passo fondamentale verso la promozione di pratiche sicure e responsabili nel settore edile

La tragedia occorsa nel cantiere di Via Mariti a Firenze rappresenta un monito severo che ribadisce l’importanza cruciale della sicurezza sul lavoro.

Il Presidente di CNA Costruzioni, Enzo Ponzio, sottolinea che “sulla sicurezza non si deve mai abbassare la guardia”. Questo incidente richiama all’azione tutte le parti coinvolte nel mondo dell’edilizia, a dimostrazione che la sicurezza deve essere una priorità assoluta, specialmente per un’organizzazione come la CNA, che si pone a fianco degli imprenditori e lavoratori nei cantieri.

Riportiamo di seguito le osservazioni di CNA Costruzioni, non solo su quanto accaduto a Firenze, ma anche sul futuro della sicurezza nei cantieri.

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Indice

Cosa non ha funzionato a Firenze?

L’inchiesta della magistratura è in corso per far luce sulle responsabilità specifiche dell’incidente. Tuttavia, si possono identificare due elementi critici: il crollo di una trave, indicativo di potenziali carenze nelle procedure di produzione e posa, e le mancanze nel rispetto delle regole di sicurezza del cantiere. Quest’ultimo aspetto tocca sia i committenti, sia le imprese e i lavoratori, evidenziando la necessità di percorsi formativi adeguati e del rispetto dei contratti di lavoro.

CNA Costruzioni sottolinea che chi applica il CCNL dell’Edilizia ed entra per la prima volta in un cantiere deve aver seguito un corso di formazione sulla sicurezza, cosi come le norme sulla congruità della manodopera, istituto che sta portando risultati interessanti.

Interventi urgenti richiesti

La sicurezza in cantiere richiede un impegno collettivo e la massima attenzione su ogni fronte. Il ruolo del coordinatore della sicurezza (CSE) è fondamentale, così come lo è l’applicazione rigorosa dei contratti di lavoro. La lotta contro il massimo ribasso e il subappalto infinito, insieme a una formazione effettiva ed efficace, rappresentano passi cruciali verso la prevenzione di futuri incidenti.

CNA Costruzioni ricorda il proprio impegno verso una norma per la qualificazione delle imprese.

Sicurezza cantieri: proposte per il futuro

Estendere le regole degli appalti pubblici ai privati e introdurre una patente a punti per le imprese edili sono proposte in discussione. Tuttavia, la qualificazione delle imprese attraverso una legge sull’accesso alla professione appare come il primo passo fondamentale verso la promozione di pratiche sicure e responsabili nel settore edile.

Il ruolo del subappalto

La tragedia di Firenze ha messo in evidenza il problema del subappalto a cascata, una pratica contro la quale la CNA Costruzioni si è sempre opposta. Limitare il subappalto, specialmente per opere al di sotto delle soglie comunitarie, potrebbe essere un intervento immediato per migliorare la sicurezza e la qualità del lavoro nei cantieri.

La necessità di controlli più efficaci

Infine, il CNA Costruzioni precisa il bisogno impellente di rafforzare i controlli sul lavoro, rendendoli più mirati ed efficaci. La nascita dell’Ispettorato nazionale del lavoro nel 2015 è stata un passo nella giusta direzione, ma è essenziale valutare e migliorare continuamente gli approcci alla sicurezza nei luoghi di lavoro.
 
La tragedia di Firenze è un doloroso promemoria che la sicurezza sul lavoro non è mai un dato acquisito. Richiede un impegno costante, l’adozione di buone pratiche e la collaborazione tra tutte le parti coinvolte. Solo attraverso un impegno collettivo e concreto è possibile garantire che le tragedie del lavoro diventino un ricordo del passato, e non una costante minaccia per il futuro.

Redazione Tecnica

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