Scossa terremoto in Calabria, in corso le verifiche dei tecnici

La notte scorsa, all’1,05 un terremoto di magnitudo 5.0 è stato registrato nell’area del Pollino, in Calabria. L’ipocentro è stato localizzato a 6,3 km di profondità e i comuni epicentrali sono Mormanno, Laino Borgo, Laino Castello, in provincia di Cosenza, e Rotonda, in provincia di Potenza. L’evento è stato nettamente avvertito dalla popolazione e non si registrano deceduti e feriti.

Con un comunicato stampa la Protezione Civile informa che sono stati rilevati leggeri danni localizzati, in particolare su alcuni casolari e vecchi edifici, ma sono ancora in corso le verifiche da parte dei tecnici e che le infrastrutture viarie e di trasporto e le reti di gas, acqua ed elettricità non hanno subito danneggiamenti ed è quindi garantita la funzionalità dei servizi essenziali.

“A seguito dell’evento – prosegue il comunicato -, i sistemi regionali e locali di protezione civile della Calabria e Basilicata si sono immediatamente attivati, dispiegando sul territorio le diverse strutture operative per assicurare la necessaria assistenza alla popolazione e la verifica di eventuali criticità. Uomini e mezzi del volontariato locale di protezione civile sono impegnati in numerosi comuni dell’area. La struttura del Dipartimento della protezione civile si è configurata in Presidio operativo per monitorare l’evoluzione della situazione, in stretto raccordo con il sistema nazionale ed il territorio. Il Capo del Dipartimento nella mattinata di oggi, 26 ottobre, farà un sopralluogo nell’area interessata dal sisma”.

L’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia fa sapere che dopo il terremoto dell’1:05 di magnitudo 5.0,sono state rilevate diverse decine di repliche. Al momento ne sono state analizzate oltre 80 dai turnisti della Sala Sismica INGV. La distribuzione epicentrale mostra che quasi tutta la sismicità di queste ore si localizza nel settore occidentale della regione, dove era avvenuta la maggior parte dei terremoti negli ultimi mesi.
I terremoti di queste ore sono piuttosto superficiali, quasi tutti localizzati tra 5 e 10 km di profondità, nella parte meridionale del gruppo di epicentri attivo negli ultimi mesi. (ulteriori dettagli sulla sequenza del Pollino sono disponibili nello Speciale Terremoti Pollino sul sito INGV)

Al momento, le repliche più energetiche sono avvenute alle 1:16 (magnitudo 3.3), alle 4:25 e alle 4:40, entrambe di magnitudo 2.9.

Per studiare meglio il fenomeno, una squadra di ricercatori e tecnici dell’INGV sta recandosi nella zona epicentrale per implementare il monitoraggio con alcune stazioni sismiche temporanee.

Fonti: Protezione Civile e INGV

Redazione Tecnica

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