Riqualificazione edifici esistenti in edilizia scolastica, ecco le linee guida

Edilizia scolastica e Governo Renzi ormai sono sinonimi, no? In questo periodo si parla molto di scuola, intesa come Sistema di istruzione ma anche come edifici che rappresentano i luoghi dell’insegnamento. Il Governo procede più o meno nel piano di ristrutturazione degli edifici scolastici, altre organizzazioni gli vanno dietro.

Tra queste, Legambiente e InBar, Istituto Nazionale di Bioarchitettura,che hanno pubblicato le Linee Guida per la riqualificazione degli edifici esistenti in edilizia scolastica, in base a criteri di bioarchitettura.

Al loro interno, il tema della riqualificazione sostenibile degli edifici scolastici è stato affrontato attraverso un sistema di valutazione che cerca di integrare i diversi aspetti che è necessario affrontare in un progetto di Bioarchitettura, non solo quelli legati alle prestazioni energetiche del sistema edificio-impianto, ma anche gli aspetti relativi a:
– benessere e tutela della salute degli utenti,
– percezione delle qualità spaziali,
– rapporto che sarebbe auspicabile stabilire tra l’edificio scolastico e il quartiere,
– organizzazione del sistema della mobilità attraverso cui si può raggiungere l’edificio,
– modalità di gestione dei rifiuti.

Importante: il coinvolgimento di alunni e insegnanti
Particolare importanza è stata riconosciuta all’eventuale attivazione di percorsi partecipati con tutta la comunità scolastica (alunni, personale docente, personale non docente, famiglie) sia nel processo di progettazione, sia nella successiva gestione di alcuni aspetti, come ad esempio i rifiuti.
Oltre a questo, le linee guida propongono un modello di comunità scolastica innovativa che mette al centro il problema ambientale nella sua globalità (ecosostenibilità e biocompatibilità), inteso anche come strumento educativo per gli alunni.

Non regole, ma riferimenti flessibili
Non si tratta di “regole”. All’autore del progetto di riqualificazione viene lasciata ampia libertà di definire gli interventi tecnici specifici, tuttavia ha a disposizione una griglia di riferimento mediante la quale può misurare la qualità ambientale (ecosostenibilità e biocompatibilità) dell’intervento proposto. Sono più che altro uno strumento di valutazione flessibile per il progettista.

Come funzionano le linee guida per la riqualificazione degli edifici esistenti in edilizia scolastica, in base a criteri di bioarchitettura. La matrice di valutazione è basata su più criteri e composta da 6 aree tematiche (nelle righe), ciascuna analizzata secondo 10 criteri (nelle colonne).
In corrispondenza di ogni incrocio della matrice a seconda delle scelte progettuali effettuate viene assegnato un punteggio; ogni punteggio concorre al punteggio complessivo del progetto finale di riqualificazione, secondo un doppio sistema di pesi, uno riferito alla significatività di ciascun criterio rispetto agli altri nove e l’altro, ugualmente, relativo alla significatività di ogni area tematica rispetto alle altre cinque. I suddetti pesi sono stati assegnati in funzione del contributo dato al raggiungimento dell’obiettivo finale: indirizzare il progettista verso un intervento il più possibile corretto sotto il profilo della bioarchitettura, non solo in termini di efficienza energetica.
Il sistema di valutazione, fissato un budget disponibile per l’investimento di riqualificazione, dovrebbe consentire al progettista di ottenere dall’edificio riqualificato le prestazioni più elevate possibile sotto l’aspetto della sua sostenibilità. Il sistema di valutazione dovrebbe essere applicato all’edificio “ante operam” e poi una seconda volta, in sede di progetto, a quello che sarà l’edificio “post operam”, consentendo in tal modo di misurare l’incremento di prestazione ottenibile con le scelte progettuali ipotizzate.

Il sistema studiato per le linee guida per la riqualificazione degli edifici esistenti in edilizia scolastica classifica le operazioni progettuali in 2 classi tematiche:

– ECO-EFFICIENZA STRUTTURALE a cui appartengono 3 AREE TEMATICHE: Qualità del sistema edilizio, Qualità della mobilità, Qualità del contesto fisico e sociale;
– ECO-EFFICIENZA GESTIONALE alla quale appartengono 2 AREE TEMATICHE: la Qualità indoor, benessere e salute e la Qualità della gestione dei rifiuti.

In una fase cronologicamente intermedia, viene dedicata un’area tematica relativa alla Gestione ecologica del cantiere di riqualificazione, di cui deve essere data una valutazione, sempre in base alle linee guida.

Nelle colonne della matrice di valutazione, 2 classi, ulteriormente suddivise in 4 AMBITI, raggruppano i 10 criteri selezionati; alla prima classe “AMBIENTE” appartengono i seguenti ambiti: Qualità della gestione delle risorse, Qualità tecnologica, Qualità della gestione. Alla seconda classe “UTENTE” appartiene invece la Qualità antropica.

Se vuoi approfondire leggi anche Edilizia scolastica green: l’orizzonte luminoso della bioarchitettura.

 

Redazione Tecnica

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