Revisione delle norme tecniche delle costruzioni: le azioni sismiche

Nicola Mordà 25/03/15

Prosegue il nostro  ciclo di approfondimenti dedicati al testo di revisione delle norme tecniche delle costruzioni nella versione di novembre 2014, licenziata dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici. In questo articolo, l’ing. Nicola Mordà analizza le azioni sismiche (M.F.)

Nella revisione delle norme tecniche delle costruzioni le azioni sismiche devono essere valutare partendo dalla pericolosità sismica di base del sito di costruzione.

Si ricorda che la pericolosità sismica, intesa in senso probabilistico, è lo scuotimento del suolo atteso in un dato sito con una certa probabilità di eccedenza in un dato intervallo di tempo, ovvero la probabilità che un certo valore di scuotimento si verifichi in un dato intervallo di tempo.

La pericolosità sismica di base calcola (generalmente in maniera probabilistica), per una certa regione e in un determinato periodo di tempo, i valori di parametri corrispondenti a prefissate probabilità di eccedenza.

Tali parametri (velocità, accelerazione, intensità, ordinate spettrali) descrivono lo scuotimento prodotto dal terremoto in condizioni di suolo rigido e senza irregolarità morfologiche (terremoto di riferimento).

SL/Tipo Definizione
Stato Limite di Operatività (SLO) A seguito del terremoto la costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali, le apparecchiature rilevanti alla sua funzione, non deve subire danni ed interruzioni d’uso significativi.
SLE
Stato Limite di Danno (SLD) A seguito del terremoto la costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali, le apparecchiature rilevanti alla sua funzione, subisce danni tali da non mettere a rischio gli utenti e da non compromettere significativamente la capacità di resistenza e di rigidezza nei confronti delle azioni verticali ed orizzontali, mantenendosi immediatamente utilizzabile pur nell’interruzione d’uso di parte delle apparecchiature.
SLE
Stato Limite di salvaguardia della Vita (SLV) A seguito del terremoto la costruzione subisce rotture e crolli dei componenti non strutturali ed impiantistici e significativi danni dei componenti strutturali cui si associa una perdita significativa di rigidezza nei confronti delle azioni orizzontali; la costruzione conserva invece una parte della resistenza e rigidezza per azioni verticali e un margine di sicurezza nei confronti del collasso per azioni sismiche orizzontali.
SLU
Stato Limite di prevenzione del Collasso (SLC) A seguito del terremoto la costruzione subisce gravi rotture e crolli dei componenti non strutturali ed impiantistici e danni molto gravi dei componenti strutturali; la costruzione conserva ancora un margine di sicurezza per azioni verticali ed un esiguo margine di sicurezza nei confronti del collasso per azioni orizzontali.
SLU

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Per informazioni ancora più approfondite consulta il Dossier sulle nuove NTC 2015

Nicola Mordà

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