In un mercato sempre più dinamico e competitivo, le aziende sono chiamate a ottimizzare ogni singolo aspetto del proprio business per mantenere un margine di vantaggio sui concorrenti. Questo è particolarmente importante in un contesto in cui i clienti sono sempre più attenti alla qualità e i costi operativi continuano a crescere.
Investire nella qualità e nell’affidabilità dei processi produttivi diventa così una strategia fondamentale per limitare gli sprechi e massimizzare l’efficienza.
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Indice
Il ruolo del facility management nelle aziende di medio-grandi dimensioni
Il facility management è diventato un aspetto essenziale, soprattutto per le aziende di medio-grandi dimensioni.
Questa disciplina si occupa di gestire e coordinare tutti i servizi e le infrastrutture necessarie al corretto funzionamento delle attività aziendali. L’obiettivo del facility management è quello di ottimizzare l’utilizzo delle risorse aziendali, migliorando al contempo l’efficienza e la produttività complessiva dell’impresa.
Attraverso un approccio integrato, il facility management permette di monitorare e gestire in modo efficace ogni aspetto della gestione aziendale, dai costi operativi alla manutenzione preventiva. Questo approccio è particolarmente utile per identificare e risolvere rapidamente problemi operativi, riducendo i costi di gestione e mantenendo alta la qualità dei servizi.
Un buon facility management consente alle aziende di concentrarsi sul loro core business, mentre le operazioni di supporto sono gestite in modo efficiente, contribuendo così a un miglioramento complessivo della performance aziendale.
La qualità e l’affidabilità dei macchinari come chiave di risparmio
Tra le operazioni che il facility management effettua per risparmiare sui costi possiamo annoverare quella di assicurarsi che i macchinari e le attrezzature impiegati nei processi produttivi siano di alta qualità e affidabili.
Per farlo, è necessario innanzitutto fare riferimento ad appositi indicatori statistici che permettono di fare una serie di valutazioni sulle apparecchiature presenti in azienda. Tra i più importanti c’è senza dubbio il MTTF, dato che si tratta di un parametro che interessa i cosiddetti beni non riparabili, asset di importanza strategica nell’economia di qualsiasi azienda. Per scoprire come sfruttare al meglio questo indicatore, vi invitiamo a leggere la guida su significato e formula del MTTF realizzata dagli esperti di RS.
Allo stesso tempo, è importante effettuare una corretta manutenzione dei macchinari, che non solo riduce il rischio di guasti, ma porta anche a una diminuzione significativa dei costi associati alle interruzioni non programmate.
L’adozione di strategie di manutenzione preventiva e predittiva permette di individuare i punti critici prima che diventino problemi, consentendo di agire proattivamente. In questo modo, le aziende possono minimizzare i tempi di inattività e ottimizzare il ciclo di vita dei macchinari, ottenendo così un risparmio economico notevole. Il monitoraggio e la gestione dei macchinari garantiscono, inoltre, una migliore qualità dei prodotti finali, contribuendo a rafforzare la reputazione dell’azienda e a mantenere alta la soddisfazione del cliente.
Migliorare la qualità per ottimizzare i costi operativi
In conclusione, la qualità e l’efficienza dei processi produttivi non sono solo sinonimi di prodotti migliori, ma rappresentano anche un’opportunità significativa per ridurre i costi operativi.
Adottare le giuste strategie di facility management permette alle aziende di anticipare le problematiche, ridurre i costi e migliorare l’efficienza complessiva. In un mercato competitivo, l’attenzione alla qualità e all’affidabilità delle operazioni rappresenta un investimento strategico che permette alle imprese di affrontare le sfide del futuro con successo, garantendo risultati economici e soddisfazione dei clienti.
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Manutenzione, ricostruzione e risparmio energetico
Questo manuale è una riedizione, aggiornata e ampliata, del volume “Demolizioni e Ricostruzioni” resa necessaria per rispondere alla crescente attenzione verso i temi della sostenibilità, del consumo di suolo, della riqualificazione dell’esistente, della sicurezza strutturale e del miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici da parte del legislatore, dei tecnici e della committenza. L’opera è aggiornata alla disciplina degli interventi di demolizione/decostruzione e ricostruzione, così come stabilito dal Testo Unico delle Costruzioni (d.P.R. 380/2001 da ultimo modificato dal d.lgs. 222/2016), e presenta un ampio approfondimento sui moduli standardizzati ed unificati predisposti per gli interventi eseguibili con la SCIA edilizia. Alle procedure di sicurezza viene inoltre affiancato un capitolo sulle tecniche di demolizione che, passando anche attraverso l’illustrazione delle attrezzature impiegabili, dedica attenzione alle verifiche di sicurezza da compiere all’inizio delle attività lavorative, sulla base della conoscenza delle caratteristiche di resistenza dei materiali costituenti gli elementi strutturali. Il volume viene completato con i capitoli dedicati all’interazione edificio/ impianto (che ben rappresenta il fulcro attorno al quale gravitano i settori della sostenibilità am- bientale e dell’efficientamento energetico) ed al mantenimento nel tempo delle caratteristiche prestazionali dei componenti e dei sistemi edilizi (progettazione e gestione della manutenzione in edilizia), per concludere con un “focus” sull’architettura dell’abitare.Nicola Mordà, Ingegnere civile, autore di numerose pubblicazioni di carattere tecnico.Titolare di uno studio di progettazione strutturale e sismica con sedi a Torino e all’estero. Ha collaborato e seguito importanti progetti; si occupa di temi di carattere normativo, con particolare riferimento alle strutture e di nuove tecnologie in ingegneria civile.Chiara Carlucci, Architetto, laureata presso il Politecnico di Torino. Dal 2014 si occupa di temi relativi allo spazio urbano e alla progettazione partecipata; dopo aver acquisito conoscenze sul tema nella città di Berlino, oggi si impegna a diffondere, in altri contesti ed altre città, buone pratiche berlinesi in cui la dimensione spaziale e quella sociale si incontrano promuovendo un legame più forte tra abitante e città. Attualmente svolge attività professionale a Torino nel settore della progettazione in Italia e all’estero.Carmine De Simone, Ingegnere, CTU, attivo nella progettazione, direzione lavori e coordinamento sicurezza di insediamenti civili, commerciali ed industriali; esperto nella conduzione del processo edilizio e nella gestione del patrimonio immobiliare.Monica Stroscia, Architetto, laureata presso il Politecnico di Torino, si occupa di progettazione architettonica, progettazione di interni e management. Dopo un’iniziale attività lavorativa in Italia si sposta all’estero dove inizia a collaborare con importanti studi di progettazione; attualmente è titolare di uno studio di progettazione a Torino dove sviluppa progetti di vario tipo, ripercorrendo l’intero iter progettuale, dalla fase di concept al collaudo finale.Volumi collegati• Efficienza energetica negli impianti tecnologici, E. Pacini, I ed. 2019• La disciplina edilizia e paesaggistica dopo il c.d. Madia 2 e il d.P.R. 31/2017, C. Belcari, I ed. 2019• Procedure per le ristrutturazioni edilizie residenziali,A. Mezzina, I ed. 2017
Nicola Mordà – Chiara Carlucci – Carmine De Simone | Maggioli Editore 2019
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