L’estate si avvicina e sono diverse le persone che desiderano installare una piscina in giardino.
Purtroppo, la legislazione italiana non ha ancora introdotto un bonus fiscale direttamente riferibile a questi interventi, pertanto, nel caso in cui si desideri installare una piscina ex novo, si consiglia di prendere in considerazione i diversi modelli di piscine fuori terra che il mercato propone e che rappresentano un’alternativa valida, duratura e resistente.
A differenza di quelle interrate, le piscine fuori terra possono collocarsi ovunque, questo grazie anche alla loro semplicità di montaggio.
Quali sono i modelli di piscine da giardino più richieste?
Le piscine da giardino fuori terra, viste le dimensioni massime che possono raggiungere, sono idonee all’installazione in ampi spazi. Ad ogni modo, proprio per via delle dimensioni, viene sconsigliata l’eventuale installazione su terrazze o balconi, in quanto il peso delle stesse potrebbe compromettere la struttura dell’edificio. Quindi, se si desidera acquistare una piscina fuori terra, si consiglia di installarla esclusivamente su superfici al piano terra.
La richiesta verte quindi soprattutto su piscine fuori terra grazie ai diversi vantaggi che questo modello presenta; al di là di potersi rilassare è bene considerare che, come detto, questa tipologia di piscina può essere installata quasi ovunque, possono essere smontate e rimontate in tempi brevi e infine, ma non meno rilevante, non hanno bisogno di concessioni edilizie come invece le piscine interrate.
Optando per una piscina gonfiabile o per una con struttura rigida fuori terra, quindi, il vantaggio è quello di un prodotto alla portata di tutti a livello economico e usufruibile da chiunque, quando lo si desidera.
È prevista qualche agevolazione fiscale per coloro che intendono installare una piscina?
Purtroppo, al momento, lo Stato non ha previsto l’inserimento di tale opera all’interno dei decreti attuativi e delle norme relative alle agevolazioni fiscali.
Pertanto, né il Bonus Verde, né il bonus ristrutturazioni dà diritto alla detrazione dei costi che vengono sostenuti per la realizzazione di una piscina interrata ex novo.
Ad ogni modo, nella guida fiscale rilasciata dall’Agenzia delle Entrate (pagine 37 e 38 ) pare, però, che possano essere ammessi alcuni interventi su piscine preesistenti: “Piscina: Rifacimento modificando caratteri preesistenti” e “Piscina: Riparazione e rinforzo di strutture, conservando le caratteristiche (materiali, sagoma e colori) preesistenti”.
Quindi, possono beneficiare della detrazione IRPEF del 50% solo alcuni determinati lavori da eseguirsi su una piscina preesistente. Tale agevolazione riguarda esclusivamente interventi di ristrutturazione dell’impianto e non, si ripete, la realizzazione di una nuova piscina.
Cosa prevede, nello specifico, il Bonus verde?
L’agevolazione fiscale introdotta dallo Stato nel 2018, cosiddetta “Bonus Verde“, consiste in una detrazione fiscale IRPEF del 36% sui costi sostenuti per la sistemazione delle aree verdi scoperte, private, e situate in edifici preesistenti, quindi all’interno di unità immobiliari e pertinenze, ivi comprese le recinzioni, impianti di irrigazione e la realizzazione di pozzi. Inoltre, rientrano fra le opere agevolabili anche la realizzazione di coperture e di giardini pensili.
L’importo massimo delle spese che possono portarsi in detrazione è di 5.000 €: la cifra che rientrerà nelle tasche del contribuente, a seguito della presentazione della dichiarazione dei redditi, corrisponderà al 36%, ovvero a 1.800 €. Inoltre, occorre considerare che questi 1.800,00 € verranno corrisposti, a chi ha sostenuto le spese, in 10 quote annuali di pari importo. In conclusione, se si intende eseguire la sistemazione del giardino sostenendo costi pari a 5.000 €, è da tenere presente che per i 10 anni futuri, in dichiarazione dei redditi, si avrà l’esposizione di un credito esigibile di 180 €.
Per richiedere questo bonus l’utente dovrà svolgere le operazioni di sistemazione del verde in relazione ad immobili aventi destinazione esclusivamente abitativa.
Rientrano fra questi anche gli edifici condominiali, quindi, anche ciascun condominio potrà scaricare dalla dichiarazione dei redditi i costi sostenuti per la sistemazione delle aree verdi comuni, sempre nel limite massimo di spesa di 5.000 €.
Chi ha diritto alla detrazione?
Hanno diritto alla detrazione il proprietario dell’immobile, l’inquilino in affitto, il nudo proprietario e l’usufruttuario. Infine, l’ulteriore requisito per accedere al Bonus Verde, è quello legato al metodo di pagamento delle fatture relative a tali opere, che può avvenire solo con bonifico, ciò per garantirne la tracciabilità.
Come già anticipato, però, questo Bonus non giunge in aiuto a coloro interessati all’installazione di una piscina interrata, anche se può comunque essere tenuto in considerazione in una visione più ampia di sistemazione del proprio spazio verde.
Piscine fuori terra: una valida alternativa alle strutture interrate
Le piscine da giardino fuori terra, rispetto a quelle interrate, sono sicuramente più semplici da installare e non richiedono l’esecuzione di preventive opere edili. Infatti, questi specifici modelli vengono progettati con strutture autoportanti gonfiabili o in acciaio e rappresentano una scelta assolutamente indicata per coloro che acquistano una piscina per la prima volta. Il mercato offre un’ampia scelta di articoli di vari prezzi e misure, senza mai trascurare il design, la sicurezza e ogni altro minimo dettaglio.
Pertanto, chi intende acquistare una piscina da giardino potrà optare per una piscina rigida con anello gonfiabile autoportante oppure una avente dei contrafforti laterali idonei a contrastare ancor di più la pressione dell’acqua.
Occorre tenere in considerazione che per le piscine di grandi dimensioni è richiesto l’utilizzo di una pompa a filtro sabbia, necessaria per filtrare l’acqua, mentre per quelle più piccole è necessario unicamente un filtro cartuccia.
Infine, la struttura esterna delle piscine da giardino può essere in acciaio o in legno. Il legno, essendo un materiale vivo, necessita di trattamenti specifici e periodici, in quanto solo in tal modo potrà essere preservata la sua bellezza e funzionalità.
Quelle in acciaio, invece, possono essere rivestite con pannelli in pvc, così da preservarne, nel tempo, la loro struttura.
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Foto copertina: iStock/irina88w
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