Ci siamo finalmente? Partiranno questi finanziamenti per rimettere in sesto infrastrutture e immobili pubblici? Con il Decreto 14472/2019, da poco firmato e pubblicato sul sito del MIT, sono state decise le modalità di presentazione, da parte dei 1.152 Comuni potenzialmente beneficiari, delle proposte progettuali che potranno essere finanziate dal Programma di Interventi infrastrutturali per Piccoli Comuni fino a 3.500 abitanti da 7.535.118 euro.
È possibile presentare richiesta di accesso alle risorse (ovvero 7,5 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria di strade, illuminazione pubblica, per strutture pubbliche comunali nonché per l’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici pubblici) fino all’11 dicembre 2019.
Per quanto riguarda invece i contributi a favore dei Comuni per progetti di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile (Norma Fraccaro), con la pubblicazione in GU della legge di conversione del decreto imprese, la data di inizio lavori è stata prorogata dal 31 ottobre al 31 dicembre 2019.
Con queste risorse, quanto tempo ci vorrà a vedere gli effetti dei lavori preventivati? Ecco tutti i dettagli.
Piccoli comuni, cosa finanzieranno i 7,5 milioni pattuiti?
Ricordiamo che i 1.152 Comuni destinatari del programma sono stati individuati con il DM 400 del 3 settembre 2019 e sono quelli con popolazione fino a 3.500 abitanti, con un indice di vulnerabilità sociale e materiale superiore alla media nazionale e con maggiore grado di urbanizzazione.
Si parla di lavori che avranno immediata cantierabilità per:
– la manutenzione straordinaria di strade;
– l’illuminazione pubblica;
– le strutture pubbliche comunali;
– l’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici pubblici.
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L’ammontare massimo degli interventi sarà pari 200 mila euro di cui fino a 150 mila per lavori e fino a 50 mila per somme a disposizione.
I finanziamenti provengono dai programmi “6000 Campanili” e “Nuovi Progetti di Interventi”, cioè economie relative agli interventi ultimati dei due programmi. Qualora i comuni avessero già ricevuto un finanziamento con i due suddetti programmi, allora non potranno accedere a questo nuovo specifico programma dedicato ai Piccoli comuni.
Norma Fraccaro, ecco le novità
Prorogata dal 31 ottobre al 31 dicembre 2019 la data di inizio lavori dei progetti di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile da parte dei comuni, ai sensi dell’art. 15 della legge 2 novembre 2019, n. 128, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 3 settembre 2019, n. 101, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 257 del 2 novembre 2019.
Lo scopo è consentire ai comuni che a oggi non hanno ancora avviato la realizzazione dei progetti, di chiedere l’anticipo del 50% del contributo, previsto dalla Norma Fraccaro.
I fondi erano stati erogati a seguito dell’attuazione dell’articolo 30 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (DL Crescita) con decreto del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 14 maggio 2019.
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Quali sono le risorse finanziate?
500 milioni di euro, ripartiti tra i Comuni italiani in funzione del numero di abitanti residenti in ciascun Comune alla data del 1 gennaio 2018, come di seguito indicato:
– ai Comuni con popolazione inferiore o uguale a 5.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 50 mila;
– ai Comuni con popolazione compresa tra 5.001 e 10.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 70 mila;
– ai Comuni con popolazione compresa tra 10.001 e 20.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 90 mila;
– ai Comuni con popolazione compresa tra 20.001 e 50.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 130 mila;
– ai Comuni con popolazione compresa tra 50.001 e 100.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 170 mila;
– ai Comuni con popolazione superiore compresa tra 100.001 e 250.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 210 mila;
– ai Comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 250 mila.
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Come richiedere l’anticipo e per quali interventi?
Per richiedere l’anticipo i Comuni dovranno presentare una apposita istanza soltanto a seguito dell’avvio delle opere.
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