Sicurezza idrogeologica, efficientamento edifici pubblici e infrastrutture stradali: le risorse 2025 per enti locali

La trasmissione delle richieste di finanziamento è aperta dal 1° dicembre 2024 e si chiude alle 23:59 del 15 gennaio 2025


Il Decreto del Ministero dell’Interno, del 14 novembre 2024, introduce importanti novità per gli enti locali italiani. Il provvedimento, destinato a regolamentare l’assegnazione di contributi per il 2025, si concentra su interventi di messa in sicurezza del territorio, efficientamento energetico e miglioramento infrastrutturale.

Ecco i dettagli principali.

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Indice

Finalità del decreto

Il decreto prevede l’assegnazione di contributi erariali agli enti locali per finanziare la progettazione di interventi strategici. Gli ambiti di intervento includono:

  • messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
  • efficientamento energetico e messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici;
  • investimenti infrastrutturali, come la sicurezza di strade, ponti e viadotti.

L’obiettivo è sostenere gli enti locali nel migliorare la sicurezza e la sostenibilità delle loro infrastrutture.

Destinatari e priorità

Secondo l’art. 1 del decreto, possono accedere ai contributi i Comuni, le Province, le Città metropolitane, le comunità montane e le unioni di comuni.

I criteri di priorità per l’assegnazione delle risorse seguono un ordine ben definito:

  • messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
  • messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
  • efficientamento energetico e messa in sicurezza di edifici, con priorità per gli edifici scolastici.

Se le richieste superano le risorse disponibili, la distribuzione favorirà gli enti con maggiore incidenza del fondo di cassa al 31 dicembre rispetto al risultato di amministrazione risultante dal rendiconto della gestione del medesimo esercizio.

A decorrere dall’anno 2022, almeno il 40 per cento delle risorse è assicurato agli enti locali delle regioni del Mezzogiorno.

Importo e termini di richiesta

Il decreto stabilisce uno stanziamento di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2031, con un incremento di 100 milioni di euro per il 2025.

Gli enti locali possono presentare fino a tre richieste di contributo per il 2025, ma esclusivamente per progettazioni nuove e non già avviate. Le richieste devono essere trasmesse tramite la piattaforma Gestione Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema di monitoraggio delle opere pubbliche (MOP).

Le scadenze sono stringenti: la trasmissione delle richieste è aperta dal 1° dicembre 2024 e si chiude alle 23:59 del 15 gennaio 2025.

Obblighi e controlli

Gli enti locali devono rispettare precisi obblighi documentali per accedere ai fondi:

  • presentare il rendiconto finanziario del 2023 alla banca dati BDAP;
  • dimostrare, se già beneficiari di fondi nel biennio 2023-2024, il completamento delle attività di progettazione finanziate.

Inoltre, è obbligatorio ottenere un Codice Unico di Progetto (CUP) conforme agli standard di classificazione previsti dal decreto.

Modalità di riparto

Le risorse saranno distribuite nel rispetto del bilancio disponibile, secondo i criteri definiti dal decreto. Gli enti che non rispettano le modalità o i termini di trasmissione delle domande saranno esclusi.

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