Manutenzione straordinaria impianti fotovoltaici: un tema di stretta attualità su cui si sono concentrati in questo articolo l’ing. Alessandro Caffarelli, consigliere dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, e l’ing. Angelo Pignatelli che, sempre per l’Ordine degli Ingegneri della Capitale, è il presidente della Commissione sul fotovoltaico. I due (insieme all’ing. Maurizio De Gregorio) sono anche autori del recente e apprezzato manuale dedicato alla Gestione e manutenzione degli impianti fotovoltaici .
Con un mercato fotovoltaico primario in stallo (400 MW di nuovi impianti previsti entro il 2015), e con un mercato secondario tendenzialmente in crescita ma con volumi non significativi rispetto al parco installato (300 MW di transazioni con cambio di proprietà riguardanti circa 200 impianti previste nel 2015 rispetto agli oltre 18 GW in esercizio), è il mercato terziario – ossia quello dei servizi di gestione e manutenzione impiantistica – che registra numeri esplosivi.
Mezzo miliardo di euro anno e 5 GW di impianti interessati
Sono numeri che rappresenteranno ad Horizon 2020 una leva rilevante per la stabilizzazione del settore fotovoltaico. I fornitori dei servizi di O&M sono individuabili in EPC, pochi grandi operatori di servizio specializzati, e piccole realtà impiantistiche locali, in quanto le classi di potenza interessate a tale servizio – una volta esclusivamente rappresentative del fotovoltaico multimegawatt – a partire dal 2014 è possibile ritrovarle anche nel range 20-500 kWp. Nei prossimi anni, una forma di O&M “snello” ed economico, tendenzialmente hobbistico, si svilupperà anche per il residenziale.
L’O&M fotovoltaico comprende interventi di natura amministrativa ed impiantistica, a carattere ordinario e straordinario. Tra gli interventi, alcuni di essi presentano caratteristiche ibride; in tal senso l’esempio migliore è quello dell’eclissi fotosolare del 20 marzo 2015, durante la quale è stato imposto da Terna ai produttori l’intervento di distacco dalla rete – per aver modo di gestire in quel giorno specifico ed in sicurezza garantendo la continuità di esercizio – la resilienza del sistema elettrico (per un approfondimento tecnico scarica gli atti del seminario organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Roma dal titolo Elettricità 2.0 Tra smartizzazione e resilienza del sistema elettrico).
In riferimento agli interventi di manutenzione straordinaria, il 30 giugno 2015 è scaduto il termine per ottemperare all’adeguamento previsto dalla delibera AEEG 421/2014/R/eel del 7 agosto 2014, e ottenere il massimo del premio previsto, ossia 500 € per ogni impianto connesso in media tensione con potenza superiore a 100 kW e dotato di una singola protezione di interfaccia. Il premio risulta dimezzato per gli adeguamenti effettuati entro il 31 agosto 2015 (il termine ultimo da normativa risulta comunque il 31 gennaio 2016).
L’adeguamento in oggetto riguarda la dotazione di un sistema di teledistacco da remoto, in modo che le imprese distributrici possano controllarne il distacco (e il successivo ripristino) centralmente, in concomitanza di eventi accidentali o programmati. Come previsto dalla norma CEI 0-16, “le modalità di teledistacco possono essere di tipo pianificato (modalità lenta) o con intervento immediato (modalità rapida). La prima modalità è essenzialmente prevista per gestire situazioni di sovratensione, insufficiente capacità regolante del Servizio Elettrico Nazionale o congestioni sulla rete primaria altrimenti non risolvibili, la seconda per risolvere eventi di rete a dinamica rapida (controllo della frequenza ed azioni preventive per evitare rischi di instabilità della rete).”
Ad esempio, in concomitanza di un evento quale un eclissi anche parziale di Sole su un area sensibile, come già avvenuto il 20 marzo del 2015, sarà possibile controllare centralmente e in modo opportuno i momenti di distacco e il successivo ripristino, in modo da minimizzare gli squilibri della rete elettrica.
Tecnicamente, l’intervento in oggetto è poco invasivo rispetto l’impianto di produzione già in essere: è sufficiente installare uno specifico modulo GSM, in grado di gestire i segnali inviati in modalità SMS, e pilotare la protezione di interfaccia (SPI) in modo che intervenga per aprire il dispositivo di interfaccia (DDI) alla ricezione del segnale di distacco, leggendone poi lo stato, ed eventualmente pilotandone il riarmo automatico (se presente) quando è ricevuto il successivo segnale di ripristino. Nel caso di SPI e modulo GSM Thytronic, ad esempio, è sufficiente integrare gli oggetti tramite il bus proprietario, e programmare il firmware di entrambi gli oggetti (come in figura).
Terminata l’attività tecnica, il completamento amministrativo con le imprese distributrici può rivelarsi anche più oneroso. Mentre alcune imprese distributrici (es. Acea) richiedono (a mezzo cartaceo) la documentazione e le dichiarazioni di conformità delle sole parti interessate all’adeguamento (ad integrazione del Regolamento di esercizio vigente), Enel richiede che siano inserite nel suo portale tutte le informazioni di dettaglio dell’intero impianto fotovoltaico, (compresi inverter, seriali, trasformatori, TV e TA, ecc.), in modo che sia compilato e controfirmato un nuovo Regolamento di esercizio, in sostituzione del precedente – attività che ha causato difficoltà per i titolari degli impianti e le aziende che hanno effettuato gli adeguamenti (non sempre coincidenti con chi ha installato l’impianto o ne sta effettuando la manutenzione ordinaria).
Gli adeguamenti normativi sono una delle classi di attività che afferiscono alla manutenzione straordinaria degli impianti fotovoltaici, insieme alle sostituzioni importanti e alle evoluzioni tecniche.
Un servizio ben strutturato di Operation&Maintenance, comprensivo della manutenzione ordinaria e della gestione straordinaria, è strettamente necessario per una garanzia di efficienza e mantenimento della redditività nel tempo dell’impianto fotovoltaico.
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