In questo articolo ci occuperemo della modalità di compilazione di una delle schede del nuovo libretto di impianto per la climatizzazione.
In particolare vedremo più in dettaglio la compilazione della prima scheda del libretto di impianto tramite un esempio.
Su come compilare e gestire l’intero libretto ricordo che è disponibile il quaderno tecnico Il libretto di impianto per la climatizzazione: guida alla corretta compilazione scritto con la collaborazione di Davide Branca.
L’importanza di questa prima scheda consiste nel fatto che essa rappresenta la scheda descrittiva dell’impianto nel suo complesso. Le informazioni contenute nella scheda 1 vengono poi dettagliate nelle schede successive e deve esserci coerenza di dati tra quanto trascritto nella prima scheda e quanto risulta dalle schede successive.
L’esempio a cui ci riferiamo prevede un appartamento dotato di caldaia combinata da 24 kW di potenza utile per la produzione di acqua calda sanitaria e di 21 kW di potenza utile per il riscaldamento, con in aggiunta una stufa a pellet ad aria (cioè con immissione di aria calda in ambiente) di potenza utile di 9 kW e due condizionatori del tipo a monosplit aria- aria a pompa di calore in due camere dell’appartamento, ciascuno di potenza utile di 2,5 kW in modalità riscaldamento e 2,1 kW in modalità raffrescamento.
Esaminiamo di seguito i dati di tipo tecnico da inserire nella scheda in funzione di tale tipologia di impianto domestico.
Iniziando dal punto 1.2 della scheda, oltre ai dati dell’ubicazione e alla categoria, dovremo inserire i dati del volume lordo riscaldato e raffrescato: per quanto riguarda il volume riscaldato dovremo riportare i m3 di tutti gli ambienti riscaldati: dovremo cioè conteggiare i volumi di tutti gli ambienti in cui è presente un terminale di riscaldamento, di qualsiasi tipo esso sia. Ipotizzando che siano presenti terminali di erogazione del calore tra radiatori, stufa a pellet e climatizzatori tranne che in cucina, il volume lordo riscaldato sarà dato dai m2 dell’intera superficie dell’appartamento escludendo i m2 della cucina moltiplicati per l’altezza media degli spazi.
Es. appartamento di 70 m2 con cucina di 8 m2 e altezza di 2,70: in questo caso il volume da inserire sarà: (70-8) x 2,7 = 167,4 m3
Per ciò che riguarda il volume lordo raffrescato, supponendo che le superfici delle due camere in cui sono installati i condizionatori a pompa di calore sia di 26 m2 alla voce “volume lordo raffrescato” inseriremo 26 x 2,7 = 70,2 m3
Successivamente al punto 1.3 dovremo barrare tutte e tre le voci, avendo sia la produzione di acqua calda sanitaria ( la caldaia), sia climatizzazione invernale (la caldaia e la stufa a pellet), sia la climatizzazione estiva (i due condizionatori).
In corrispondenza di ciascuna voce dovremo inserire la potenza utile: per la prima (ACS) inseriremo 24 kW, per la seconda (climatizzazione invernale) dovremo sommare i kW di tutti i dispositivi che possono riscaldare contemporaneamente e quindi il dato da inserire sarà: 21 + 9 + 2,5 + 2,5 = 35 kW. Per la terza (climatizzazione estiva) invece inseriremo la somma delle potenze di raffrescamento, dunque 2,1 + 2,1 = 4,2 kW.
Passando al punto 1.4 per questa tipologia di impianto abbiamo due tipi di fluido termovettore: acqua per il generatore a combustione (la caldaia) e aria per quanto riguarda la stufa a pellet e i due condizionatori; di conseguenza barreremo entrambe le caselle, aria e acqua.
Al paragrafo 1.5 (tipologia dei generatori) dovremo barrare sia generatore a combustione (la caldaia), sia macchina frigorifera (funzionamento in raffrescamento dei condizionatori), sia pompa di calore (funzionamento in riscaldamento dei condizionatori), mentre non barreremo alcuna casella nella parte relativa all’eventuale integrazione con panelli solari o altri sistemi.
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