Intervento di Repowering e Revamping: analisi del caso studio di una centrale fotovoltaica

Analizziamo il caso di una centrale fotovoltaica in esercizio, di potenza nominale complessiva pari a 2,66 MWp, soggetta ad intervento di repowering+revamping che eleva la potenza nominale a circa 4,5 MW

Analizziamo in questo articolo, estratto dal volume Sistemi fotovoltaici di Alessandro Caffarelli, Angelo Pignatelli, Giulio de Simone, Konstantino Tsolakoglou, edito da Maggioli Editore, il caso della centrale fotovoltaica in esercizio illustrata in Figura 1, di potenza nominale complessiva pari a 2,66 MWp, in cui si mostra il layout a valle di intervento di repowering+revamping che eleva la potenza nominale a circa 4,5 MW (sezione rossa revamping + sezione gialla repowering).

>> Vorresti ricevere approfondimenti come questo? Clicca qui, è gratis

Si è provveduto in questo caso con la richiesta di adeguamento della connessione in immissione (per un totale di 1.900 kW aggiuntivi) presentata al gestore di rete, nello specifico ad e-distribuzione (Fig.2).

Intervento di Repowering e Revamping: analisi del caso studio di una centrale fotovoltaica Estratto Sistemi Fotovoltaici Fig2
Fig.1_Centrale fotovoltaica a valle dell’intervento di revamping + repowering (stato di progetto potenza nominale finale pari a 4,5 MW) ©Sistemi fotovoltaici – Maggioli Editore

Leggi anche: Proroga incentivi rinnovabili: termini differiti dal GSE

Schema incentivante

La centrale fotovoltaica presenta uno schema incentivante feed-in premium (tariffa incentivante + Ritiro Dedicato GSE). La sezione aggiuntiva non incentivata verrà esercita in market-parity sul contatore M1 (Misuratore energia scambiata), andando di fatto ad aumentare il quanto energetico “letto” dal contatore M1 che viene valorizzato economicamente in modalità di vendita indiretta per mezzo di convenzione RiD-GSE. La sezione incentivata continua ad essere esercita in conto energia sul misuratore M21 e in RiD-GSE sul contatore M1.

Riguardo il trasformatore è possibile installarne uno dedicato alla sezione non incentivata oppure sostituire quello in esercizio con uno più potente. Il POD rimane ovviamente quello iniziale, rispetto al quale insistono le due sezioni di impianto, dal punto di vista dell’energia scambiata con la rete elettrica di distribuzione, energia che viene misurata dal contatore di scambio M1.

Intervento di Repowering e Revamping: analisi del caso studio di una centrale fotovoltaica Estratto Sistemi Fotovoltaici Fig3
Fig.2_Centrale fotovoltaica a valle dell’intervento di revamping+repowering (stato di progetto potenza nominale finale pari a 4,5 MW, richiesta per l’adeguamento della connessione in immissione) ©Sistemi fotovoltaici – Maggioli Editore

Nella situazione esistente risultano installati moduli fotovoltaici in film sottile marca First Solar della potenza nominale di 77,5 Wp, per una potenza nominale pari a 2.663,52 kWp. Il numero dei moduli è pari a 34.368, per una superficie captante pari a 22.249 m² ed un’area totale dei moduli fotovoltaici pari a 24.745 m².

Il tutto è mostrato nella tabella a seguire:

Intervento di Repowering e Revamping: analisi del caso studio di una centrale fotovoltaica Estratto Sistemi Fotovoltaici Fig4Tali moduli saranno sostituiti con moduli fotovoltaici in silicio monocristallino con efficienza superiore che permetteranno di ridurre la superficie captante/area moduli. I moduli saranno equivalenti per tecnologia cristallina, geometria ed efficienza ai moduli Sunpower-460 Wp.

Grazie all’installazione di questa tipologia di moduli fotovoltaici la superficie captante si ridurrà a 18.955 m², e l’area totale dei moduli fotovoltaici si ridurrà a 20.886 m². La potenza nominale totale passerà a poco meno di 4.500 kWp (4.443,60 kWp). Il tutto è mostrato nella tabella a seguire.

Intervento di Repowering e Revamping: analisi del caso studio di una centrale fotovoltaica Estratto Sistemi Fotovoltaico Fig5Grazie all’intervento di ammodernamento tecnologico sarà dunque possibile ridurre la superficie captante di oltre 3.400 m² (circa il 15% rispetto alla situazione esistente), senza modificare minimamente le strutture di ancoraggio al suolo dei moduli fotovoltaici (in numero e geometria), e senza modificare le cabine in cui sono contenuti i dispositivi elettrici ed elettronici costituenti l’impianto fotovoltaico.

Potrebbe interessarti: Impianti agrivoltaici: pubblicate le linee guida MiTE

Permitting

Si vogliono analizzare sinteticamente anche aspetti relativi al permitting di questo impianto, che saranno ripresi in chiusura di paragrafo. La decisione di effettuare un intervento di ammodernamento tecnologico dell’impianto in oggetto, della potenza nominale iniziale di 2.663,52 kWp, è scaturita principalmente dalla necessità di una maggiore sostenibilità ambientale ed economica nell’esercizio dell’impianto stesso. Si è dunque in presenza di un progetto di ammodernamento tecnologico finalizzato a migliorare il rendimento e le prestazioni ambientali dell’impianto fotovoltaico con conseguente riduzione dei potenziali impatti ambientali significativi e negativi.

Ciò posto, l’impianto originario è stato sottoposto a screening – VIA, di conseguenza il proponente ha sottoposto alla Regione Lazio il progetto di adeguamento ai fini della verifica preliminare in conformità a quanto stabilito nell’allegato alla D.G.R. n. 132/2017 – ottenendo il relativo nulla osta. Il preventivo di connessione ottenuto prevede il rifacimento di un tratto di linea (per mezzo dell’utilizzo di conduttori di sezione maggiore) su cui insiste il punto di connessione della centrale fotovoltaica. Completato l’iter autorizzativo delle opere di rete, sarà protocollata in comune la PAS propedeutica alla cantierabilità del sito.

Potrebbe interessarti: Calcolo credito imposta energia e gas: un tool Excel di verifica requisiti per il consumo aziendale

Per saperne di più, continua a leggere dal volume

Manuale delle Costruzioni in Legno

Questo manuale si pone l’obiettivo di diventare il riferimento per i progettisti sui principi e sulle regole di una costruzione in legno. L’opera affronta a tutto tondo il settore della progettazione di edifici in legno, analizzando temi quali: la sostenibilità e l’efficienza del materiale, il comportamento antincendio e in situazioni di umidità ambientale, la leggerezza del materiale e il suo comportamento in zona sismica e nel settore dei risanamenti energetici. Viene analizzato il tema della prefabbricazione come elemento fondante del percorso progettuale, valutandone i benefici indiscutibili. Attraverso esempi concreti di edifici realizzati si affrontano i principali sistemi costruttivi in legno, dai massicci ai leggeri, approfondendo il tema della flessibilità costruttiva e progettuale del materiale. Il libro tratta a livello approfondito i temi progettuali (dal preliminare all’esecutivo) con particolare riferimenti ai nodi principali (attacco a terra, nodo parete, parete-solaio, parete-serramento, parete-tetto) a quelli avanzati (sopraelevazioni, cappotto termico, ecc.). Numerosi casi di studio supportano a livello operativo il lettore, mostrando nella pratica le procedure e le strategie progettuali per realizzare edifici in legno energeticamente efficienti, duraturi e sicuri da un punto di vista sismico e strutturale. Paolo De Martin Architetto esperto di progettazione in legno, consulente energetico per l’Agenzia CasaClima dal 2002. Svolge per conto dell’Agenzia CasaClima e altri enti attività di formazione tecnica a convegni, seminari e fiere di settore in ambito nazionale e internazionale sul tema della progettazione energeticamente efficiente e sul risanamento dell’esistente.

Paolo De Martin | 2022 Maggioli Editore

55.00 €  52.25 €

Foto:iStock.com/Lady-Photo

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento