Gli interventi edilizi che richiedono la CILA

Tra gli interventi soggetti a CILA vi sono essenzialmente quelli ricadenti nella manutenzione straordinaria cosiddetta leggera e nel restauro e risanamento conservativo, che non intacchino parti strutturali dell’edificio

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A seguito della c.d. Riforma Madia del 2016 è venuto meno l’istituto della denuncia di inizio di attività, che in passato individuava in via residuale gli interventi edilizi rispetto alle categorie espressamente sottoposte a permesso di costruire.

Ora i procedimenti amministrativi in materia edilizia c.d. semplificati sono raggruppati nelle tre categorie: CILA (comunicazione d’inizio lavori asseverata), SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) e SCIA alternativa al permesso di costruire.

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Ma quali sono gli interventi edilizi che richiedono la CILA? Di seguito un elenco esemplificativo. Il presente articolo è estratto dal volume Commentario al Testo Unico dell’edilizia di Eugenio Lequaglie, edito da Maggioli Editore.

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Gli interventi edilizi soggetti a CILA

Tra gli interventi soggetti a CILA vi sono essenzialmente quelli ricadenti nella manutenzione straordinaria cosiddetta leggera e nel restauro e risanamento conservativo, che non intacchino parti strutturali dell’edificio.

In via esemplificativa abbiamo:

  • nuovi allacciamenti o rifacimento di fognature esistenti con modifiche del percorso e/o delle caratteristiche preesistenti;
  • riordino degli spazi interni, con spostamento di tramezzi e dei divisori non portanti;
  • creazione di contro soffittature in cartongesso (in quanto abbassano la quota);
  • apertura, la chiusura o lo spostamento di porte ed infissi;
  • rifacimento di impianto fognario privato;
  • realizzazione piscina esterna;
  • installazione e posa in opera di canna fumaria;
  • frazionamento (divisione di una unità immobiliare in due o più) o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere, anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari, nonché del carico urbanistico (aumento di infrastrutture e opere collettive quali acque(dotti, reti Enel, gas), purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione di uso;
  • rifacimento o nuova costruzione di tramezzi interni, ivi compresa l’apertura di vani in tramezzi esistenti;
  • modifica, sostituzione o nuova realizzazione di collegamenti verticali esistenti, quali scale, rampe, montacarichi, ascensori, ecc., all’interno di una singola unità immobiliare;
  • rinnovo, sostituzione o nuova realizzazione di impianti tecnologici (quali impianti che utilizzano l’energia elettrica, impianti radiotelevisivi, impianti anti intrusione, impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione, impianti idrici e sanitari, impianti che utilizzano gas, impianti di protezione antincendio, ecc.), all’interno della singola unità immobiliare;
  • altre opere relative a parti interne delle unità immobiliari, in qualunque materiale realizzate, che eccedano i limiti sopra indicati per le opere di manutenzione ordinaria, ma restano nella c.d. manutenzione straordinaria leggera, perché non incidono su parti strutturali dell’edificio.

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Commentario al Testo Unico dell’edilizia

Comprende aggiornamento online alla legge 27 aprile 2022, n. 34 di conversione del d.l. 1° marzo 2022, n. 17 (c.d. decreto Bollette o decreto Energia)L’esigenza di disporre di un testo di supporto per l’interpretazione e l’applicazione della complessa normativa in materia edilizia e che abbia al contempo le caratteristiche di compattezza ed essenzialità, ha portato alla realizzazione di questo commentario. L’organicità del quadro normativo introdotto dal Testo Unico dell’Edilizia si è andata perdendo negli anni, a seguito delle numerose e successive stratificazioni normative, fino alle ultime disposizioni emanate che hanno apportato modifiche rilevanti nell’architettura del testo di legge. Il volume nasce dall’esperienza dell’autore, che ha realizzato un commentario vero e proprio al Testo unico dell’edilizia. L’opera esce con tutte le novità intervenute nel tempo sul testo originario, comprese le necessarie integrazioni con le diverse fonti “esterne” che sono state recentemente emanate. Non da ultimo il testo è arricchito con numerose annotazioni di giurisprudenza, raccolte e organizzate per una rapida ed efficace ricerca. Eugenio Lequaglie Avvocato libero professionista del foro di Verona. Docente in corsi di formazione e aggiornamento, autore di manuali ed articoli, è esperto in materia urbanistica ed edilizia e governo del territorio.

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Redazione Tecnica

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