Frazionamento e accorpamento di immobili: quale titolo edilizio serve?

Riprendiamo e ampliamo le riflessioni delle scorse settimane, analizzando quali titoli autorizzativi occorrono per i lavori edilizi dopo le modifiche alla disciplina del testo unico (DPR 380/2001) intervenute nei mesi scorsi e che avranno valore non solo per il resto del 2015, ma anche gli anni a venire.

Il focus di questo post riguarda i lavori di frazionamento e accorpamento di immobili, un genere di intervento molto diffuso rientrante, peraltro, nel novero di quelli agevolati dal Bonus Ristrutturazioni.

Prima dell’avvento dello Sblocca Italia (n. 133/2014), i lavori di frazionamento e accorpamento di immobili – opere interne per l’apertura di comunicazioni tra unità immobiliari distinte o, al contrario, creazione di tramezzi e divisioni per ricavare da un appartamento più unità abitative (con i connessi lavori per spostare o modificare gli impianti termici e idrici) – erano considerati a tutti gli effetti interventi di ristrutturazione pesante. Era quindi necessario il rilascio del permesso di costruire e il pagamento al Comune dei relativi oneri.

Oggi non più. Con il Decreto Sblocca Italia, infatti, i lavori di frazionamento e accorpamento di immobili sono stati “declassati” a interventi di manutenzione straordinaria.

Frazionamento e accorpamento sono Manutenzione straordinaria

Due le conseguenze importanti di questo declassamento da ristrutturazione pesante a manutenzione straordinaria.

Primo: essendo classificati come lavori di manutenzione straordinaria, questo genere di interventi rientrano a tutti gli effetti nell’alveo di quelli agevolabili con la detrazione del 50% delle spese sostenute dal proprio imponibile IRPEF (il cosiddetto Bonus Ristrutturazioni).

Ricordiamo che gli interventi che danno diritto al Bonus Ristrutturazioni danno accesso anche al Bonus Mobili!

Trovi tutti gli ultimi articoli su queste due agevolazioni qui:
Bonus Ristrutturazioni (tetto di spesa 2021: 96 mila euro)
Bonus Mobili (tetto di spesa 2021: 16 mila euro)

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Secondo: per iniziare i lavori di frazionamento o di accorpamento delle unità immobiliari è oggi sufficiente una comunicazione di inizio lavori asseverata, la c.d. CILA. Quindi niente più oneri da pagare. Rimane però necessario l’intervento di un tecnico abilitato che “asseveri” la comunicazione da inoltrare in Comune, ossia, in parole povere, che certifichi che i lavori programmati siano aderenti alle leggi urbanistiche vigenti.

Per approfondire:

Il Testo Unico dell’Edilizia: attività edilizia e titoli abilitativi dei lavori

Il T.U.E. ha subito, negli anni, una serie di modifiche radicali.  L’opera, abbinando il dovuto rigore ad un taglio operativo, permette di individuare, per ogni singolo articolo, la norma e la giurisprudenza vigente tempo per tempo. Ciò risulta particolarmente utile, per esempio, ove sia necessario verificare il rispetto delle norme vigenti in un dato arco temporale al fine di stabilire la regolarità del manufatto (elemento peraltro necessario per poter godere dei Superbonus fiscali). L’opera è indirizzata ai professionisti tecnici costretti a confrontarsi quotidianamente con norme di difficile interpretazione anche per gli esperti. Il manuale esamina dettagliatamente la prima parte del Testo Unico dell’edilizia (articoli 1-51) focalizzata sull’attività edilizia e sui titoli abilitativi e presenta una serie di peculiarità che la differenziano da lavori analoghi:- ogni articolo presenta il testo vigente e la versione storica, indicando la norma intervenuta;- gli articoli sono arricchiti da un commento e da oltre 2.000 riferimenti giurisprudenziali;- la giurisprudenza riporta: il riferimento (organo giudicante, Sezione, data e numero), un titolo per orientare il lettore e la massima. Il testo del codice è aggiornato con oltre 35 provvedimenti legislativi a partire dalla legge Lunardi fino al decreto Semplificazioni. In appendice sono presenti le c.d. definizioni standardizzate e il quadro dei principali lavori edilizi secondo la riforma Madia.   Donato Palombellasi è laureato in Giurisprudenza (laurea quadriennale) con il massimo dei voti e plauso della commissione, discutendo una tesi in Diritto amministrativo. Ha un Master per Giuristi d’Impresa ottenuto presso l’Università di Bologna con specializzazione in opere pubbliche; successivamente ha seguito numerosi corsi specialistici su temi giuridici, economici e finanziari. Ha acquisito esperienza ultra trentennale nel Diritto immobiliare, prima all’interno di studi professionali e poi in aziende operanti nel settore edile-immobiliare. Collaboratore storico di numerose testate specialistiche di rilevanza nazionale, partecipa al comitato scientifico di alcune riviste giuridiche. È autore di numerose opere in materia di Edilizia, Urbanistica, Tutela del consumatore in ambito immobiliare, Contrattualistica immobiliare e Condominio presenti presso le principali biblioteche universitarie e dei Consigli regionali.

Donato Palombella | 2021 Maggioli Editore

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La disciplina edilizia e paesaggistica dopo il c.d Madia SCIA 2 e il d.P.R. 31/2017

Interpretare e padroneggiare la disciplina edilizia, urbanistica e ambientale è diventato un lavoro dif- ficile e “pericoloso”. Non basta, infatti, possedere le giuste cognizioni tecniche e adottare quella che il codice civile chiama la cura “del buon padre di famiglia”, occorre conoscere nel dettaglio anche la normativa e le formalità che le stesse richiedono. Questo tipo di conoscenza è fondamentale per l’operatore della P.A. e per il tecnico privato: l’opera di Claudio Belcari costituisce un riferimento indispensabile a tal fine. Infatti, non solo il manuale è aggiornato allo stato dell’arte normativo (decreto SCIA 2, glossario dell’attività edilizia libera, d.P.R. 31/2017, ecc.) ma ne fa una trattazione ragionata con un approfondimento specifico dei singoli argomenti anch’essi raggruppati per “problematiche” secondo uno sviluppo logico consequenziale.Il “cuore” del manuale è la trattazione dell’abusivismo edilizio, della repressione e della regolarizzazione delle opere esistenti, cui l’Autore dedica una dettagliata analisi, estesa anche alla problematica ambientale e paesaggistica che in maniera sempre più incidente influenza e condiziona l’edificabilità. L’esposizione è sempre orientata all’operatività ed è corroborata dalle risoluzioni giurisprudenziali e da “focus” di approfondimento che ne fanno un vero “strumento operativo”. Gli argomenti sono affrontati con completezza documentale e sistematicità di trattazione con l’ausilio anche di schemi grafici di sintesi e corredato infine da un questionario utile al lettore per verificare il livello di apprendimento.Claudio Belcari, dirigente comunale, formatore enti locali, A.N.C.I., ordini e collegi professionali e consulente tecnico nei contenziosi penali e amministrativi nei settori edilizia e urbanistica. Collabora stabilmente con la rivista “L’Ufficio Tecnico”, mensile di tecnica edilizia, urbanistica e ambiente, edita da Maggioli Editore.Volumi collegati:• Formulario generale dell’edilizia, M. Di Nicola, X ed. 2019• Le nuove procedure edilizie SCIA 1 e SCIA 2, dopo il glossario opere edilizia libera,M. Di Nicola, II ed. 2018 Autore, III ed. 2016

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Redazione Tecnica

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