Stabilizzare l’Ecobonus e alzare il target annuo degli interventi di riqualificazione energetica da realizzare sugli immobili pubblici: sono i due cardini tematici che sorreggono il parere emesso dalla Commissione Ambiente impegnata nei lavori per l’attuazione della Direttiva 2012/27 UE sull’efficienza energetica.
La Commissione Ambiente della Camera, presieduta dal deputato Pd Ermete Realacci, ha infatti fatto sentire la sua voce effettuando osservazioni a proposito dello schema di decreto legislativo che contribuirà a recepire la Direttiva 2012/27 dell’Unione Europea: la richiesta della Commissione getta le sue basi concettuali sull’idea di apportare miglioramenti al testo al fine di rendere coerenti ed efficaci gli interventi e gli investimenti nella riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente.
L’idea, a quanto emerge dalle parole di Ermete Realacci, è quella di sviluppare un “coordinamento forte dell’insieme delle politiche per l’efficienza energetica messe in campo da ministeri, regioni ed enti locali”: riqualificazione degli edifici scolastici ed estensione e stabilizzazione dell’Ecobonus sono con tutta evidenza gli elementi cardine della strategia di sviluppo dei piani di efficienza energetica nel paese ed è necessario che le azioni per implementarli siano correttamente coordinate tra di loro al fine di raggiungere il “top” dell’efficacia sia sul versante della riduzione dei consumi energici, delle bollette e delle emissioni, sia su quello del rilancio dell’economia e del lavoro.
La materia che circoscrive l’ambito della materia dell’efficienza energetica riveste, in questo periodo di crisi, un ruolo di grande importanza per il paese: “Basti ricordare – prosegue Realacci – che, secondo il Consip, la spesa energetica per i soli edifici pubblici ammonta a più di 5 miliardi di euro annui e che la misura più efficace messa in campo nel 2013 per l’occupazione sono stati gli incentivi per ristrutturazioni ed Ecobonus in edilizia: hanno prodotto 28 miliardi di investimenti, garantendo quasi 340mila posti di lavoro, tra diretti e indotto”.
Per consultare i dati relativi all’indotto provocato dalle detrazioni sulle ristrutturazioni ed Ecobonus leggi l’articolo Detrazioni in edilizia: ben 28 miliardi di giro di affari nel 2013.
Ed a proposito di riqualificazione dell’edilizia scolastica (un tema che sta assumendo grande rilievo visto l’inserimento in via prioritaria nell’agenda del “dinamicissimo” Governo Renzi), dai lavori della commissione è trapelato il suggerimento di istituire una struttura nazionale di supporto che metta in relazione e contribuisca ad armonizzare la tutela delle scuole con il complessivo piano volto all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico in un progetto che coinvolga al suo interno anche i temi della riqualificazione delle aree urbane, la promozione delle smart city e della riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
In prospettiva di recepimento della normativa Ue pare pertanto necessario “rendere strutturale l’Ecobonus 65%, garantendo un’effettiva convenienza a questa agevolazione, ma anche inserire un criterio discriminante al fine di favorire nel percorso di accesso al Fondo nazionale per l’efficienza energetica gli interventi capaci di realizzare e certificare il raggiungimento di determinati livelli di prestazioni energetiche”.
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