Domani, mercoledì 17 febbraio, sarà il giorno delle Olimpiadi: le città rimaste in gara (Roma, Parigi, Los Angeles e Budapest) sveleranno il primo dei tre dossier richiesti dal Cio, il Comitato Olimpico Internazionale.
La candidatura di Roma 2024 punterà soprattutto sul fascino della città: nessuna città, da questo punto di vista, può competere. Sul fronte sportivo le idee sono (quasi) chiare.
Più difficile invece la gara da un altro punto di vista. Manca completamente, cioè, la parte delle infrastrutture: bisognerà aspettare giugno 2016, quando sarà in carica il nuovo sindaco. Il budget è di 6,7 miliardi di euro: è molto basso rispetto al passato ma è in linea con quello di Parigi.
Per esempio bisognerà scegliere che ruolo svolgerà Tor Vergata: verrà prolungata la metro A o la C da Anagnina? La C è più vicina, cioè solo 500 metri. La A dista invece due chilometri. È necessario quantificare i costi, che di sicuro non saono bassi in entrambi i casi.
Poi, il Flaminio: bisogna riqualificarlo. Anche in questo caso la spesa è solo un’ipotesi. Due ipotesi di spesa, per la precisione: per i periti del tribunale il costo è intorno ai 6 milioni, gli uffici tecnici del Comune invece ne avevano previsti 12-15. Ancora, molo in ogni caso.
Qual è invece un altro nemico? La politica. C’è un fronte politico che vuole il referendum, anche se il consiglio comunale e il Parlamento hanno già detto sì ai Giochi
La nostra arma migliore? I luoghi storici della città faranno da cornice all’Olimpiade, e sono il nostro punto forte, abbiamo detto. Il Colosseo ogni sera ospiterebbe la Athtlet’s Parade, la sfilata dei vincitori.
La gara di ciclismo su strada si snoderà nel centro storico, con arrivo ai Fori Imperiali.
La gara a cronometro partirà da Roma-San Paolo per arrivare a Ostia Antica.
Marcia e maratona arriveranno all’Arco di Costantino: dopo aver percorso il “cuore” di Roma, passeranno davanti a San Pietro, alla Moschea e alla Sinagoga.
Il beach volley si terrà al Circo Massimo. Il tiro con l’arco ai Fori Imperiali, vista sul Colosseo.
Ma la storia e i monumenti non bastano: ci vorranno organizzazione ed efficienza: bisognerà convincere i membri del Cio che Roma è affidabile. Ce la faremo? Questa è la vera partita. Attalmente Roma non ispira tanta fiducia… ma speriamo nel nuovo Sindaco.
Il dossier, pronto per domani, sarà sufficiente a convincere tutti? Basteranno i 188.000 nuovi posti di lavoro (alcuni permanenti), a crescita del Pil (1-2 punti), al miglioramento delle viabilità e dei trasporti. Alcune opere si potranno fare solo se ci saranno le Olimpiadi, come successe nell’edizione del 1960.
Ci sarà trasparenza? Malagò-Montezemolo l’hanno garantito, più volte. È possibile in Italia?
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