Il Decreto Crescita è in vigore: le novità in edilizia

Ecco un utile riepilogo delle principali misure e novità del provvedimento, in attesa della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Con l’approvazione da parte del Senato della fiducia posta dal governo sul Decreto Crescita, il Decreto è diventato legge. Pubblicato ufficialmente in Gazzetta Ufficiale (sul supplemento ordinario n. 26/L, GU n. 151 del 29 giugno 2019), è entrato in vigore il 30 giugno 2019. Il testo definitivo comprende la legge 28 giugno 2019, n. 58 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi” insieme al testo coordinato del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (cosiddetto “Decreto Crescita”)

Il testo, contenente misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi, aveva ottenuto, venerdì 21 giugno, il primo via libera dalla Camera dove, ai 50 articoli iniziali se ne erano aggiunti altri 60.
Agevolazioni fiscali per le imprese, promozione degli investimenti privati, sconti per efficientemente energetico ed interventi volti alla sostenibilità ambientale: vediamo punto per punto cosa cambia in materia edilizia e per i professionisti tecnici.

Decreto crescita: tutte le novità in edilizia

Incentivi per la valorizzazione edilizia

Il Decreto diventato ora legge mira a favorire la rigenerazione urbana, e con gli incentivi che contiene aumenterà la domanda di lavori e di acquisto di case sicure, efficienti e sostenibili. Ci sarà tempi fino al 31 dicembre 2021 per le imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che acquistano interi fabbricati per demolirli e ricostruirli, (anche con variazione volumetrica), oppure per l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia (per poi rivenderli entro i successivi 10 anni), e pagheranno l’imposta di registro e le imposte ipotecaria e catastale 200 euro ciascuna.

L’edificio, dopo i lavori, dovrà essere conforme alla normativa antisismica e classificato in classe energetica NZEB, A o B, altrimenti nessun beneficio. Se i requisiti richiesti non saranno rispettati, si dovranno pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura ordinaria, in aggiunta a una sanzione del 30% delle stesse imposte e gli interessi di mora a decorrere dall’acquisto dell’immobile.

Sconto Sismabonus

Detrazione pari al 75% del prezzo per chi comprerà una unità immobiliare in un edificio demolito e ricostruito in zona 1, 2 o 3, sempre a patto che dalla realizzazione degli interventi derivi una riduzione del rischio sismico pari al passaggio in una classe di rischio inferiore.

La detrazione sarà invece pari all’85% se dopo i lavori passerà a due classi di rischio inferiore. Attenzione però, perché fino a che la legge non entrerà in vigore, questa detrazione sarà riconosciuta solo per immobili e interventi ricadenti in zona 1.

Leggi in merito: Sismabonus 2018-2021: come funziona la detrazione

Sconto equivalente Ecobonus, Sismabonus e cessione del credito

Per i soggetti che eseguiranno interventi antisismici e di efficientamento energetico potranno ricevere un contributo, anticipato dal fornitore esecutore dell’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante.

Il contributo potrà poi essere recuperato dal fornitore come credito d’imposta: l’importo sarà di pari ammontare e da utilizzare in compensazione, in cinque quote annuali dello stesso importo. Esiste un’altra modalità: il fornitore che ha effettuato gli interventi potrà cedere il credito d’imposta ai propri fornitori di beni e servizi. Categoricamente proibita invece la cessione ad istituti di credito e ad intermediari finanziari.

Monitoraggio del conto termico

Se gli interventi oggetto di incentivo saranno eseguiti su impianti di amministrazioni pubbliche, nel caso di scadenza del contratto di gestione nell’arco di cinque anni successivi all’ottenimento degli incentivi stessi, dovrà essere assicurato il mantenimento dei requisiti tramite clausole contrattuali da inserire nelle condizioni di assegnazione del nuovo contratto.

I decreti che demandano l’erogazione dei contributi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni, dovranno anche stabilire gli eventuali obblighi di monitoraggio a carico del soggetto beneficiario.

Semplificazioni ISA (Indici sintetici di affidabilità)

Partendo dall’attuale periodo d’imposta fino al 31 dicembre 2020, i contribuenti interessati dall’applicazione degli ISA non saranno obbligati a dichiarare dati già contenuti negli altri quadri dei modelli di dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi.

Regime dei forfetari

Gli attuali contribuenti forfetari o quelli che, dal 2020, applicheranno il nuovo regime sostitutivo delle imposte sui redditi e dell’IRAP, e che hanno dipendenti e collaboratori, dovranno effettuare le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e sui redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

Leggi anche: Regime forfettario, le novità della maxi Circolare

IMU su beni strumentali

Sarà possibile per professionisti e imprenditori dedurre l’Imu sui beni strumentali dal reddito, e l’importo deducibile aumenterà con l’aumentare degli anni, partendo dal 50% per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, per poi passare al 60% e 70%.

Niente TASI per magazzini di imprese edili

Non saranno soggetti a TASI (dal 1° gennaio 2022) i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa edile alla vendita, ma solo fino a che sarà mantenuta tale destinazione e gli immobili stessi non siano locati.

Fondo garanzia per le PMI edili

Sarà possibile per le piccole e medie imprese del settore edile in difficoltà, o per quelle titolari di crediti certificati nei confronti delle PA, accedere al Fondo di garanzia per le PMI. Tale fondo sarà in grado di coprire fino all’80% dell’esposizione e un importo massimo di 2,5 milioni di euro.

Nuova Sabatini, anche per le PMI

Le agevolazioni della Nuova Sabatini, ossia i finanziamenti agevolati per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, saranno aperte anche alle PMI: l’importo massimo dell’agevolazione aumenterà, da 2 a 4 milioni di euro, ma i finanziamenti fino a 100 mila euro saranno erogabili in unica soluzione.

Assunzione di 80 professionisti tecnici

Come già previsto nelle prime bozze del Decreto, sarà prevista l’assunzione di 80 unità di professionisti tra ingegneri (ingegneria stradale, strutturale, edile e idraulica), architetti, geologi, dottori agronomi e dottori forestali. Porte aperte anche a oltre 20 giuristi, esperti di gare e contratti pubblici, per accelerare l’affidamento delle gare d’appalto.

Le regole per la selezione e i livelli di ingresso saranno stabilite da un decreto interministeriale del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, e verrà adottato entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge.

Sicurezza scuole ed edifici pubblici

Gli Enti beneficiari di finanziamenti statali per la messa in sicurezza degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico, relativi al triennio 2019-2021 e nell’ambito della programmazione triennale nazionale, potranno avvalersi di Consip S.p.a. per gli acquisti di beni e servizi, e di Invitalia S.p.a. per l’affidamento dei lavori di realizzazione.

Approfondisci su questo tema leggendo: Sicurezza scuole ed edifici pubblici, dal 1° luglio domande per gli enti

Se le due centrali di committenza non pubblicano gli atti di gara entro 90 giorni dalla presentazione dei progetti definitivi, gli Enti possono allora affidare le gare di importo fino alle soglie comunitarie (ovvero 5,5 milioni di euro) tramite procedura negoziata con consultazione, rispettando il criterio di rotazione degli inviti (almeno 15 operatori economici).

Fondo salva-opere e salva-imprese

Se l’impresa aggiudicataria di un appalto sarà in crisi, allora sarà coperto il 70% dei pagamenti a favore delle Pmi subappaltatrici. Il Fondo sarà alimentato con un contributo dello 0,5% del valore del ribasso offerto dall’aggiudicatario delle gare di appalti pubblici di importo pari o superiore a 200 mila euro, a base d’appalto, in caso di lavori; a 100 mila euro invece, nel caso di servizi e forniture.

Saranno appositamente stanziati nel Fondo 45,5 milioni di euro, 12 per il 2019 e 33,5 per il 2020, che andranno a rimpinguare i crediti verso le aziende interessate da crisi avviate dopo il primo gennaio 2018. Ad esempio il Mit riporta le imprese siciliane interessate dalla crisi di Cmc e quelle impegnate nella costruzione del Quadrilatero Umbria/Marche, interessate dalla crisi di Astaldi.

Tutte le domande di pagamento saranno eseguite a partire dalla documentazione fornita dai creditori o in base alle verifiche svolte presso il contraente generale.

Scarica il testo completo del Decreto Crescita 21 giugno 2019

Scarica il supplemento ordinario n. 26/L, GU n. 151 del 29 giugno 2019

Redazione Tecnica

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