Crisi produzione cemento: ricavi ridotti del 50% in un anno

Crollano i prezzi dei materiali edili e contemporaneamente giungono incoraggianti segnali di crescita dal settore dell’edilizia sostenibile. È ciò che affiora dal monitoraggio trimestrale effettuato dall’Osservatorio prezzi di “Edilizia e Territorio” pubblicato nella giornata di ieri dal Sole 24 Ore.

Rame e tondino d’acciaio hanno perso rispettivamente il 12,7% e circa l’11% del prezzo rispetto a settembre del 2013, mentre il settore del cemento dichiara ricavi ridotti del 50% e volumi di vendita scesi  sotto i 20 milioni di tonnellate. Per ciò che riguarda la ceramica, in Italia si prevede per il 2014 una flessione nella misura del circa il 20% delle vendite e un calo pari al 22% del valore, mentre nell’Unione Europea si intravede, in contrapposizione, un incremento significativo del prezzo medio di vendita (circa del 5% ).

Segnali positivi provengono invece dal mercato dell’edilizia green, con una crescita del 10% circa ed una tendenza al rialzo della produzione nazionale di pannelli fotovoltaici per industria (oltre che per l’edilizia). Tendenze alla crescita anche per l’industria dei materiali sostenibili per la bioarchitettura con relazione a particolari linee di finanziamento previste dall’Unione Europea.

Con particolare riferimento alla tematica della bioarchitettura, Maggioli Editore propone Edifici a consumo energetico zero, un interessante volume corredato di indicazioni e idee per la progettazione di edifici ad alta efficienza energetica, attraverso la definizione del quadro teorico e normativo di riferimento e la descrizione di casi esemplificativi.

I dati della rilevazione fanno inoltre riferimento alle ingenti difficoltà dei distributori con i pagamenti a merce pronta: per tale settore sono infatti venute a modificarsi le modalità di acquisto generate da un collasso del mercato finanziario. “Molti distributori – spiega Luigi Grosso, responsabile dell’Osservatorio prezzi – segnalano che il prodotto oggi si paga ad avviso di merce pronta, il che significa che quando il materiale è pronto al magazzino del distributore, prima di partire per essere consegnato, deve essere saldato. Le case produttrici rientranti nell’Ue non hanno più molta fiducia negli operatori italiani e pretendono il saldo merce prima della consegna con un anticipo all’ordine che può arrivare anche al 50% per certe tipologie di materiale, specie per il settore meccanico. Per materiali distribuiti da circuiti affermati e consolidati se fino a pochi mesi fa si concedevano pagamenti a 60-90 giorni oggi i contratti si chiudono al minimo con un anticipo del 20% e un saldo a 30 giorni”.

Edifici a consumo energetico zero

Il testo illustra indicazioni e idee per la progettazione di edifici ad alta efficienza energetica, attraverso la definizione del quadro teorico e normativo di riferimento e la descrizione di casi esemplificativi. Dopo la diffusione di politiche per il risparmio energetico in edilizia, uno degli obiettivi di lungo periodo dell’Unione Europea è la promozione di edifici a energia zero o a zero emissioni (ZEB), che non solo riducano drasticamente il loro fabbisogno energetico, ma anche producano l’energia necessaria al loro uso tramite fonti energetiche rinnovabili, puntando dunque all’autosufficienza energetica degli edifici. La recente direttiva europea 2010/31/UE impone che a partire dal 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione debbano essere “edifici a energia quasi zero”, lasciando però ampi margini di incertezza su come interpretare questa definizione. Pur nella evidente moltiplicazione di edifici e quartieri definiti Zero Emission o Zero Energy, le esperienze che siano riuscite a conseguire concretamente questo obiettivo sono pochissime e soprattutto manca ancora una definizione chiara e condivisa di ZEB. A fronte della complessità del quadro di riferimento, obiettivo del libro è costrui- re il più oggettivamente possibile un articolato e attuale stato dell’arte relativo agli sviluppi definitori e normativi degli ZEB e di illustrare, attraverso la lettura di casi emblematici, i criteri progettuali che ne consentano l’effettiva realizzazione. Monica Lavagna, architetto, è ricercatore di Tecnologia dell’architettura presso il Dipartimento BEST del Politecnico di Milano e docente presso la Scuola di Architettura e Società. Si occupa di innovazione ambientale e di valutazione della sostenibilità di tecniche e processi edilizi. Partecipa a gruppi normativi nazionali e internazionali sull’edilizia sostenibile (UNI, ISO, CEN, GPP) ed è coordinatore del gruppo di lavoro “Edilizia” della Rete italiana LCA. Marcella Bonanomi e Claudia de Flumeri, architetti, collaborano all’attività di ricerca sugli edifici ad alta efficienza energetica (ZEB) presso il Dipartimento BEST del Politecnico di Milano.

Claudia De Flumeri, Marcella Bonanomi, Monica Lavagna | 2012 Maggioli Editore

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